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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Santa Chiara + Iva
Anno del Signore 2022: il Comune di Bassano continua a pagare i conti del vecchio progetto del Polo Museale Santa Chiara, ormai da tempo finito alle ortiche
Pubblicato il 27-05-2022
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La cifra complessiva non è esorbitante, anzi. Neanche 20.000 euro, Iva compresa.
Rispetto ai circa 100.000 euro spesi dalle casse comunali per le due società consulenti (Mesa Srl e Grisdainese Srl) incaricate per le loro rispettive competenze di delineare il “concept museale” e il “concept progettuale” del futuro e ancora fantomatico Hub Urbano per la Cultura e l’Innovazione, sono praticamente bruscolini.
Ma è significativa di una cosa: nell’anno del Signore 2022 il Comune di Bassano del Grappa continua a pagare i conti del vecchio progetto del Polo Museale Santa Chiara, ormai da tempo finito alle ortiche proprio per essere soppiantato dal progetto del Hub Urbano che verrà (forse, magari, chissà).

Foto Alessandro Tich
Infatti, dopo quasi un’era geologica, c’erano ancora delle spettanze da saldare nei confronti dell’associazione temporanea di imprese (ATI), con capogruppo Sintecna Srl di Torino, a cui era stato affidato il servizio di progettazione e direzione dell’esecuzione del Polo che fu nell’area dell’ex monastero di Santa Chiara ed ex caserma Cimberle Ferrari.
Polo che fu e che mai sarà: anche perché, visto il persistente “nulla” attorno all’eventuale e possibile prosieguo dei lavori, ancora nel maggio del 2020 Fondazione Cariverona aveva ritirato il contributo di 5,6 milioni di euro per il primo stralcio del Polo Museale per destinarli ad altri e più costruttivi (in tutti i sensi) lidi.
Come tutti sappiamo, là dove c’era un cantiere oggi c’è un cratere ed è intenzione dell’amministrazione Pavan, per fare almeno qualcosa al riguardo durante il proprio mandato, riconvertire l’attuale paesaggio lunare oltre le mura di viale delle Fosse in una “piazza ipogea”, che era peraltro già prevista dal progetto originale, con gradinate ad arena per la gente e spazi per incontri e spettacoli.
Speriamo, dopo gli annunci, di avere presto notizie sul concreto avvio dell’iter di progettazione ed esecuzione della nuova Santa Chiara Square, al posto dell’odierna landa desolata che ha l’unica fortuna di essere nascosta agli occhi dei cittadini. Il tempo passa e ricordo che a Bassano fra due anni esatti si vota.
Ma torniamo al Polo che fu e che mai sarà. Accade che Sintecna e le aziende partner dell’ATI abbiano trasmesso una nota al Comune di Bassano, ancora nell’ottobre 2021, con la richiesta del riconoscimento dell’importo per prestazioni e per il mancato utile relativo alla mancata prosecuzione e ultimazione dei lavori previsti.
Con la velocità di Flash, il supereroe dei fumetti, e cioè otto mesi dopo, il Comune ha finalmente risposto e, soprattutto, ha disposto.
“L’Amministrazione Comunale di questo Ente - afferma la determinazione dirigenziale dell’area Lavori Pubblici - è intenzionata a procedere con una definizione dei lavori differente da quella finora intrapresa e concludere, conseguentemente, tutti i rapporti in essere relativamente all’opera incompiuta.”
Viene pertanto stabilito “di procedere con la definizione conclusiva dell’affidamento del servizio affidato all’Associazione temporanea di professionisti con capogruppo Sintecna Srl di Torino”. In altre parole: chiudiamo i conti e chiudiamo il rapporto. Liquidazione in tutti i sensi.
Gli importi richiesti sono stati calcolati dai competenti uffici “sulla base dell’affidamento avvenuto, comprensivo delle integrazioni successive all’affidamento originario”.
Un calcolo retroattivo, potremmo dire. Da qui anche la quantità “contenuta” dell’importo totale.
Non vi tedio con i dettagli numerici impresa per impresa. Vi dico solo che le imprese o studi professionali che compongono l’ATI, oltre alla capogruppo Sintecna Srl, sono lo Studio Pession Associato (Torino), la Base Engineering Srl (Torino), la Prodim Srl (Torino), l’arch. Carlo Aymonino (Venezia) e la Geodes Srl (Torino).
Tutti insieme, e appassionatamente, riceveranno un corrispettivo complessivo di 18.715,88 euro, Iva al 22% e oneri previdenziali al 4% compresi.
Con questo atto amministrativo-burocratico, che segue comunque le “intenzioni” dell’amministrazione politica, si chiude pertanto un’infinita partita iniziata ancora con l’amministrazione Bizzotto II: l’appalto per l’affidamento del servizio di progettazione al raggruppamento con capogruppo Sintecna risale infatti al 12 ottobre 2006. Quasi 16 anni fa.
Il progetto esecutivo del primo stralcio funzionale del Polo veniva approvato dalla giunta Cimatti il 22 marzo 2011 ed è del 2 aprile 2011 il mio primo articolo sul Santa Chiara pubblicato su Bassanonet e intitolato - pensate un po’ - “Polo Museale, si avvicinano le ruspe”. Il resto è storia. Tanti anni che hanno prodotto, come avevo già scritto tempo addietro reinterpretando il vecchio slogan delle mentine Polo, il buco con il niente intorno.
Bassano è riuscita nel capolavoro di trascinare così a lungo i tempi e le vicende riguardanti il progetto del Polo Museale Santa Chiara, da renderlo ormai “vecchio” per concezione e non più consono alle esigenze dei tempi nuovi.
Da qui i nuovi “concept” studiati e elaborati da Mesa e Grisdainese per il nuovo e ancora ipotetico Hub Urbano per la Cultura e l’Innovazione, allargati anche alla Mazzini e al Giardino Parolini e pervenuti sul tavolo del sindaco Pavan.
Ma in quale cassetto siano rinchiusi, non si sa.
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