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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
“Salviamo i nostri marò”
Blitz in Consiglio Regionale a Venezia. Il capogruppo Pdl Dario Bond e l'assessore Elena Donazzan srotolano uno striscione sul Canal Grande a sostegno dei due Lagunari trattenuti in India. I due politici: “Non c'è tempo da perdere”
Pubblicato il 27-02-2012
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Un blitz in piena regola per sensibilizzare cittadini, turisti e istituzioni. Il capogruppo del Pdl Dario Bond e l’assessore regionale Elena Donazzan sono stati protagonisti questo pomeriggio di una dimostrazione a Palazzo Ferro-Fini a Venezia, sede del Consiglio Regionale del Veneto.
I due esponenti del Popolo della Libertà hanno srotolato da uno dei poggioli del palazzo che si affacciano sul Canal Grande, di fronte alla Chiesa della Madonna della Salute, uno striscione che chiede la liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri del reggimento San Marco della Marina Militare (il primo tarantino, il secondo barese), trattenuti in India da circa dieci giorni con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani dopo averli scambiati per pirati che stavano per assaltare una nave mercantile italiana.
“Siamo qui per lanciare un messaggio forte e inequivocabile. Sul Canal Grande passa tutto il mondo” - affermano Bond e Donazzan, convinti che serva una mobilitazione ancora più ampia per favorire la liberazione dei due soldati.
Il blitz di Elena Donazzan e Dario Bond dal balcone di Palazzo Ferro Fini a Venezia
“Erano lì per difendere un’attività economica italiana, in un ambiente lontanissimo da casa e non facile da tutti i punti di vista” - sottolinea il capogruppo del Popolo della Libertà, promotore dell’iniziativa accanto alla collega Donazzan.
“Sia chiaro - dice Bond - questa non vuole essere una battaglia singola del nostro partito, ma una campagna di sensibilizzazione e solidarietà che mira a coinvolgere tutta la società civile italiana”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Donazzan, che rimarca l’appartenenza dei due marò al Reggimento San Marco: “un corpo - afferma - che sentiamo profondamente nostro”.
E proprio sul principio di appartenenza si sofferma l’assessore: “Dobbiamo sostenerli con fermezza e orgoglio - rimarca Elena Donazzan -. Devono sentire la nostra vicinanza morale e materiale. Oggi siamo qui anche per dire che non li lasceremo soli”.
“In un momento così difficile per l’Italia - conclude Dario Bond - occorre dire grazie a questi due ragazzi e a tutti quelli come loro che difendono il nostro Paese e le nostre attività nel mondo.”
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