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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Ode Barbara
Intervista a Barbara Guidolin, candidata al Senato del Movimento 5 Stelle al collegio uninominale di Bassano e al plurinominale Veneto 02. “M5S unica forza che può cambiare questo Paese”
Pubblicato il 27-02-2018
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Rappresenta da 9 anni il Movimento 5 Stelle in un paese, come Rosà, dove amministrativamente da oltre un quarto di secolo comanda la Lega. A Rosà è stata in passato anche candidato sindaco e quindi consigliere comunale, portando avanti sempre con coerenza le istanze del pensiero pentastellato. Segni particolari: dire pane al pane e vino al vino. Ora Barbara Guidolin, operatrice socio sanitaria con la passione per la politica, tenta il grande salto. È lei la candidata per il Movimento 5 Stelle, alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, al collegio uninominale per il Senato Bassano 06.
È inoltre candidata nel listino M5S del plurinominale al collegio Veneto 02.

La candidata del M5S Barbara Guidolin
Barbara Guidolin, lei corre per il Senato dopo che il suo nome, come tutti i candidati 5 Stelle, è passato al vaglio preliminare delle “parlamentarie” sul blog di Grillo. Come commenta questo sistema di investitura elettorale?
“Tutto parte da una legge elettorale che il Movimento 5 Stelle non ha votato in parlamento. Non esprime preferenze e dobbiamo adattarci a quello che è già scritto sulla scheda. Noi siamo riusciti comunque a far scegliere i candidati sul blog di Beppe Grillo. Chiunque poteva candidarsi e chiunque, se iscritto al blog, poteva votare. Noi abbiamo potuto comunque scegliere i nostri candidati mentre gli altri partiti si sono chiusi in una stanza e hanno deciso chi candidare. Si può anche contestare il nostro metodo ma noi siamo una novità a livello mondiale, siamo sempre in fase di sperimentazione e di applicazione di metodi innovativi.”
Partiamo dall'ambito locale. Quali tematiche pensa di portare avanti, se eletta, per Bassano del Grappa e il suo territorio?
“Io parto dal nostro programma, che è bellissimo e che invito tutti a leggere. Ogni persona, in base alle sue peculiarità, vi trova almeno una parte che si rispecchia sulle proprie esigenze a cui vent'anni di politica non hanno saputo dare risposte. Il nostro programma nazionale contiene diversi punti adattabili al nostro territorio. Il primo punto è l'applicazione del modello francese a sostegno delle famiglie. In Francia è un sistema attivo da trent'anni. Lo Stato incentiva le nascite sostenendo le donne e le famiglie, rimborsando le spese per asili nido, baby sitter e pannolini. Per la scuola l'unica spesa per il bambino è quella dello zainetto. Questo è un punto importante anche per le famiglie del Bassanese, che in un momento di difficoltà economica possono trovare un attimo di respiro.”
Altri punti del programma adattabili al nostro territorio?
“La sicurezza. Per noi la sicurezza e il problema immigrati non devono essere tema di propaganda elettorale. La sicurezza non dipende dalla legittima difesa ma dall'assunzione di nuove unità nelle forze dell'ordine. Non si fanno più concorsi, l'età media degli operatori di Polizia e Carabinieri si sta alzando, vengono tagliati i fondi. È un punto di partenza fondamentale, dobbiamo partire dal monte del problema. Anche sugli immigrati la propaganda non serve, il problema va affrontato seriamente. Noi ci poniamo l'“obiettivo sbarchi zero”. Per risolvere la questione alla radice bisogna tirare via la gestione dei migranti alle cooperative e renderla pubblica attraverso quelle che noi chiamiamo commissioni territoriali, preposte all'accoglienza degli immigrati e a renderla trasparente. La gestione degli immigrati è però lo stadio ultimo del problema. Bisogna agire sulle cause delle migrazioni e diciamo basta vendere armi ai Paesi in conflitto. La legge 185/80 vieta la vendita di armi ai Paesi in stato di conflitto armato, ma non viene rispettata. È come un cane che si morde la coda. Un altro punto del programma, importante per il nostro territorio, riguarda invece le imprese...”
Ovvero?
“Luigi Di Maio lo ha detto chiaramente: via subito 400 leggi inutili. In Italia abbiamo oltre 185.000 leggi, sfido chiunque a districarsi in questa giungla. Per questo le aziende estere non vengono più da noi. Vogliamo ridurre tutto a una quarantina di leggi-quadro per regolamentare ogni settore in modo chiaro. Un altro punto strategico è quello della “Smart Nation”: nuovo lavoro e lavori nuovi per favorire gli investimenti in nuova tecnologia, imprese 4.0, nuove figure professionali, banda ultra larga, internet delle cose, digitalizzazione delle aziende e della Pubblica Amministrazione. È una nostra priorità. Il programma prevede inoltre 50 miliardi di euro di investimenti nei settori strategici produttivi. È una cosa che interessa moltissimo il Bassanese. Sul piano strettamente locale c'è poi il problema del Tribunale della Pedemontana. È un'esigenza del territorio che condividiamo. Ricordo che la Lega e il Centrodestra nel 2011 hanno votato la delega al governo per chiudere il Tribunale di Bassano e gli altri tribunali nelle sedi non capoluogo di provincia e il governo del PD ha attuato la delega. Gli unici a non aver votato quella delega siamo stati noi. È il momento di spazzare via ogni equivoco, al di là della propaganda elettorale.”
Sul grande rumore provocato in questa campagna elettorale dalla buriana per i mancati rimborsi di una quota dello stipendio di alcuni parlamentari 5 Stelle cosa ha da dire?
“Il Movimento 5 Stelle ha volutamente restituito in cinque anni 23 milioni di euro al Fondo per il microcredito. È un dato certificato. Sbagliare è umano, ma da noi vige una regola: se una persona sbaglia, è fuori. Negli altri partiti invece chi sbaglia viene promosso, fatto ministro oppure capo del governo. Da noi invece sei fuori e Di Maio lo ha dimostrato, per chi ha sbagliato non c'è posto.”
Assistenza alle famiglie “alla francese”, reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, riduzione della pressione fiscale, aumento delle risorse per la Sanità Pubblica, investimenti nei settori produttivi strategici per 50 miliardi. Sono solo alcuni dei 20 punti del vostro programma. Chi non la pensa come voi, mette in dubbio il fatto che questi interventi possano avere una copertura economica. I soldi per fare tutto questo, cioè, da dove vanno presi?
“Per ogni punto del nostro programma indichiamo anche le rispettive coperture e spieghiamo quindi dove andiamo a prendere i soldi. Trasparenza totale. Chi ci contesta il fatto che sono azioni troppo dispendiose rappresenta un sistema per il quale i soldi per gli amici degli amici ci sono sempre, mentre non ci sono i soldi per fare il bene dei cittadini. Queste critiche io non le accetto, soprattutto da quelli del PD.”
Barbara, come nelle tribune politiche di vecchio stampo, se vuole faccia pure un appello al voto...
“Sono nel Movimento 5 Stelle dal 2009 e oggi come allora credo che il M5S sia l'unica forza che può cambiare questo Paese. Il 4 marzo votare Centrodestra o Centrosinistra non cambierà le cose. Se votiamo M5S diamo invece la possibilità a volti nuovi, a cittadini comuni, di risollevare il Paese. Infine vorrei dire ancora una cosa...”
La dica pure...
“Voglio dire agli elettori di Centrodestra che se nella scheda al Senato mettono la X sul simbolo della Lega, Fratelli d'Italia ecc... in automatico il loro voto andrà a Niccolò Ghedini che ha totalizzato il 99,28% di assenze nella scorsa legislatura. Praticamente l'abbiamo pagato per cinque anni per non lavorare. Io ci penserei.”
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