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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il Golf passa per un voto

Il consiglio comunale di Bassano approva definitivamente la variante urbanistica e il recepimento dell'accordo pubblico/privato per l'area di colle Boschetto. 14 a 13: e la pallina va in buca. E intanto spunta il mistero di una “talpa” di Palazzo

Pubblicato il 27-02-2014
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Rinascimento in bianco e nero

Guerra del Golf, atto finale. Dopo tre anni di discussioni e polemiche e alla quarta seduta dedicata all'argomento, il consiglio comunale di Bassano del Grappa approva in tarda serata la delibera con la quale viene dato il via libera alla Variante del Piano degli Interventi relativa al campo da golf a tre buche nell'area di colle Boschetto in destra Brenta.
Con la stessa delibera vengono recepite le controdeduzioni degli uffici comunali alle 11 osservazioni pervenute in merito alla Variante e viene quindi approvato, definitivamente, l'Atto di Accordo pubblico/privato tra il Comune e la proprietà dell'area Chimes Servizi S.r.l. denominato “Brolo Bassano S.r.l. in via Fontanelle”.
Come già accaduto l'anno scorso, nella seduta dedicata al recepimento dell'accordo pubblico/privato e della relativa variante urbanistica, anche questa volta sull'esito finale pesa un solo voto di scarto: 14 favorevoli e 13 contrari, più tre astenuti. Per un punto di differenza, la pallina va in buca.

Uno scorcio del campo da golf nell'area Boschetto. Foto: Alessandro Tich - archivio Bassanonet

Votano a favore i consiglieri: Bertoncello, Cavalli, Merlo (Pd); Fantinato (Democrazia e Trasparenza); Giunta, Brunelli, Giacon, Schirato, Guglielmini (Bassano ConGiunta); Bettiati, Lo Giudice (Città Vostra); Celestino (Fli); Zen (Pdl); più il sindaco Cimatti.
Votano contro: Reginato, Borsato (Pd); B.Bernardi (Cittadini per Bassano); Mauro (Città Vostra); Poletto (Un'altra Bassano); Monegato, G.Bizzotto, Facchin, Marin, Lazzarotto (Pdl); Todaro, T.Bizzotto, Viero (Lega Nord).
Si astengono: Lanaro (Cittadini per Bassano); Sandonà (Udc); Facchinello (Un'altra Bassano).
E' la votazione che scrive la parola “fine” alla più controversa telenovela politica dell'ultimo quinquennio amministrativo bassanese, riguardante l'argomento urbanistico - sostenuto dall'Amministrazione e inviso all'assessore all'Urbanistica Beraldin - che più di altre e ben più importanti questioni ha risucchiato tempo, attenzione ed energie.

Osservazioni vs controdeduzioni

Prima di addentrarci nei punti salienti della discussione in aula, vi chiediamo qualche attimo di sano masochismo nel leggere le righe che seguiranno, riferite ad un aspetto burocratico assolutamente noioso, ma necessario a capire i contenuti del dibattito.
Perché - come già scritto sopra - l'approvazione definitiva dell'Accordo pubblico/privato con relativa Variante urbanistica è stata contestuale anche all'approvazione delle “controdeduzioni alle osservazioni” alla Variante medesima, adottata dal consiglio comunale nel giugno dell'anno scorso.
Le “osservazioni” sono degli atti che i cittadini, entro un termine prefissato, possono presentare per esprimere generalmente le proprie proposte, suggerimenti e considerazioni rispetto gli atti di pianificazione urbanistica e le relative varianti.
Le “controdeduzioni” (ovvero “proposte di controdeduzione”) sono invece la risposta alle osservazioni da parte degli uffici dell'area comunale Urbanistica, che possono recepirle, in pieno o in parte, oppure - come è accaduto nel caso del Golf - non accoglierle.
Le osservazioni presentate sono state in tutto 11. Anzi, 12 per la verità: ma l'ultima osservazione, non considerata nella delibera, si trova al centro di un vero e proprio “mistero di Palazzo” come vedremo in seguito.
Francesco Fantinato ne demolisce l'impianto: “Undici osservazioni che hanno un unico valore e un unico collante, che è quello ideologico.”
“Non si può immaginare oggi - afferma ancora - di contraddire le decisioni che questo consiglio ha già preso, sulla base di osservazioni autoreferenziali e incapaci di cogliere l'argomento in senso unitario.”
E questo perché, come emerge anche da altri interventi, le osservazioni “non contengono proposte e suggerimenti per modificare o migliorare la Variante urbanistica”, ma “tendono al suo annullamento”.
Diversa è la posizione della Lega (una delle osservazioni è stata presentata da Nicola Finco e Luciano Todaro): per il consigliere Andrea Viero “manca a tutti gli effetti una corretta valutazione del tornaconto su un intervento di gran poco vantaggio per la comunità e per il territorio bassanese”.
Il tornaconto economico al Comune da parte del privato, la valutazione di “rilevante interesse pubblico” dell'Accordo pubblico/privato e l'impatto urbanistico: sono i tre filoni principali su cui le osservazioni presentate hanno contestato l'Accordo e la Variante urbanistica del Golf e su cui si concentra il confronto consiliare.

L'assordante silenzio del Pd

“Si può dare di più”. E' il senso di alcune osservazioni secondo le quali il tornaconto dell'ente pubblico, ovvero la contropartita economica da parte del privato, non è sufficiente in relazione al “rilevante interesse pubblico” dichiarato per l'intervento.
“Il tornaconto non è semplice monetizzazione - replica Giunta -, ma il privato realizza a proprie spese anche un parcheggio pubblico e libero a servizio della destra Brenta e un percorso pubblico nell'area con servitù di passaggio.”
“A chi parla di “colate di cemento” - afferma ancora Giunta - ricordo cosa potrebbe succedere se l'Accordo non passasse: il privato può aderire al Piano Casa che la legge gli consente.”
Il che significa che respingendo l'Accordo e la relativa Variante, la proprietà - oltre a mantenere il campo da golf, ma ad uso esclusivamente privato, e senza più concedere parcheggi e passaggi pubblici - potrebbe legittimamente aumentare del 30% la superficie fuori terra degli edifici esistenti, del 22% la superficie degli interrati e fino a 9,2 metri l'altezza degli stessi. Lo prevede il Piano Casa regionale: e nessuno potrebbe contestare alcunché.
Fantinato riassume il senso della delibera: “Stabilire se avere quello che ci è stato proposto e dare quello che vogliamo dare.” “Un'operazione - aggiunge - che non stravolge niente, ma che modifica e migliora la situazione urbanistica del luogo.”
Non è dell'avviso Bruno Bernardi, che parla di “situazione forzata”: “Dobbiamo votare assieme le controdeduzioni e il recepimento dell'Accordo. Ma sono osservazioni fatte prima dell'integrazione dell'Accordo fatta a novembre.
E' una forzatura e una limitazione.”
Drastico Marin (Pdl), che esordisce ironizzando (“Tre buche sono la cosa più importante per la città?”) e si chiede se “qualcuno si è mai chiesto i costi diretti e indiretti dei nostri uffici rispetto a questa pratica”. “Siamo al terzo anno che il cittadino sta aspettando la nostra risposta - prosegue -. In questa vicenda sono mancati i tre requisiti fondamentali del nostro operato di consiglieri: lucidità, imparzialità, responsabilità.”
In tutto questo confronto resta assordante il silenzio del Pd, il cui capogruppo Reginato e i cui consiglieri non intervengono né al dibattito né in sede di dichiarazione di voto. Voto nel quale, come abbiamo visto sopra, il gruppo del Partito Democratico si dimostrerà spaccato in due: tre favorevoli e due contrari, nonostante l'indicazione del direttivo cittadino del Pd di votare “no” in blocco al progetto del Golf e relativo Accordo.
Eppure lo scorso novembre, quando si trattò di approvare l'“Atto di Accordo pubblico/privato con modifiche e integrazioni” - ultimo passaggio prima dell'approvazione definitiva del progetto urbanistico di colle Boschetto - l'intero gruppo Pd aveva votato a favore. Come mai questo improvviso cambio di rotta, a cui però tre consiglieri si sono ribellati?
E' la frittata della politica, signori: per girarla basta un colpo di padella.

Mai dire Tv

Ma non è solo il Golf in quanto tale a scaldare gli interventi in aula.
C'è un altro argomento correlato che compare a più riprese nelle pubbliche dichiarazioni di vari consiglieri, immortalate anche dalla diretta web dei lavori consiliari: e cioè l'atteggiamento di un'emittente televisiva locale che - secondo quanto segnalato da più di un intervento già nel corso di altre sedute dell'assemblea civica dedicate al medesimo tema - avrebbe da tempo messo in atto una vera e propria campagna mediatica contro il progetto del Golf e l'Amministrazione comunale che lo sostiene, attaccando il sindaco e alcuni amministratori comunali senza concedere diritto di replica.
Un nodo che in occasione dell'ultima seduta consiliare dedicata alla questione arriva clamorosamente al pettine, e il cronista non può non renderne conto.
“In una Tv locale - afferma Paola Facchinello, che rompe il ghiaccio sul problema - si insinua che qualcuno abbia interessi particolari. Io qui voglio dire che non ho alcun interesse particolare.”
“Voglio stigmatizzare - rincara la dose Francesco Fantinato - la posizione di disinformazione costante e totale dell'emittente, utilizzata come sistema per colpire qualcuno che non la pensa come loro, segno dell'autoreferenzialità e poca professionalità di questa rete.”
Stefano Giunta spiega le motivazioni della sua posizione favorevole all'atto urbanistico e ne auspica l'approvazione “con buona pace di una rete locale”.
Mauro Zen del Pdl va giù duro: “Condanno anch'io l'operato dell'emittente. Se certe informazioni vengono date dalla televisione, chi di noi le ha date è un ignorante, e qui mi fermo.”
Su tutti, lo sfogo di Giorgio Bettiati in dichiarazione di voto: “Esprimo il voto favorevole mio e del consigliere Lo Giudice ma anche il nostro disagio.
Una rete televisiva ha detto che i consiglieri comunali sono condizionati nel voto, ma è la stessa emittente che sta condizionando i consiglieri. Non è possibile affidarsi a questo sistema per avere un ritorno in termini di consenso, solo per la potenza dei mezzi di comunicazione. La gente comune è stanca di malelingue e delatori.”
Ipsi dixerunt: e noi riportiamo.

E spunta anche la “talpa” di Palazzo

Ce n'è quanto basta per poter affermare che l'infinita storia del Golf è formalmente chiusa, ma non gli strascichi polemici che alimenteranno sicuramente, e focosamente, l'imminente campagna elettorale di fatto già iniziata. Ma - come se non bastasse - ecco che si aggiunge anche un “mistero” pubblicamente emerso nella stessa seduta di consiglio.
Ed è lo strano caso della dodicesima osservazione pervenuta in Comune in merito all'argomento. Un'osservazione che tuttavia - badate bene - non si riferisce alla Variante al Piano degli Interventi e all'Atto di Accordo pubblico/privato, bensì alle controdeduzioni degli uffici comunali riguardo alle altre 11 osservazioni presentate.
E tutto ciò è avvenuto nel momento in cui le controdeduzioni non erano ancora state pubblicate. E' Fantinato a segnalarlo per primo: “Si tratta di un'osservazione “spuria” su controdeduzioni non ancora ufficializzate e non ancora note ai consiglieri.”
Ribadisce Giunta: “C'è stata la presentazione di un'ulteriore osservazione alle controdeduzioni, e cioè a un testo che non era ancora reso pubblico.
Dall'ufficio Urbanistica qualcuno ha fatto uscire il testo delle controdeduzioni prima che fossero rese pubbliche. Si tratta di un atto penalmente rilevante.”
E così, dentro la buca del campo da Golf, si annida anche la presunta “talpa” di Palazzo. Seguiranno denunce e accertamenti interni? Staremo a vedere.
Per il momento terminiamo qui: pensiamo che abbiate letto abbastanza e se siete arrivati fino a questo punto meritate una medaglia.
Ma il nostro sentore è che della vicenda amministrativa del Golf - con i suoi annessi e connessi politici e non solo, e nonostante i ben più rilevanti problemi della città che attendono risposta - saremo costretti a scrivere ancora: una questione che più che a un campo verde, assomiglia sempre più a un libro giallo.

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