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Le megattere usano anelli di bolle per comunicare con gli umani
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Partita di Bridge
Sindaco Poletto e vicesindaco Campagnolo, pressati dai media, fanno il punto sullo stallo della partenza del cantiere del Ponte degli Alpini
Pubblicato il 27-02-2017
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“Spiegatemi perché il Comune non dovrebbe avere l'interesse a partire immediatamente col cantiere del Ponte.”
Il vicesindaco Roberto Campagnolo, affiancato dal sindaco Riccardo Poletto, sintetizza con queste parole la situazione in atto sullo stallo che - a oltre un mese e una settimana dalla firma del contratto con la Nico Vardanega Costruzioni di Possagno - sta ancora riguardando la partenza dei lavori sul Ponte degli Alpini. Con un continuo ping-pong tra dichiarazioni del tipo “ormai ci siamo” (Vardanega) e “non ci siamo ancora” (Comune).
La questione riemerge a seguito di alcune domande “fuori sacco” dei rappresentanti dei media a margine della conferenza stampa sui lavori in via Verci, di cui ci occupiamo nel precedente articolo.

Foto: archivio Bassanonet
“Gli uffici comunali - afferma il sindaco Poletto - dal 17 gennaio sono pronti ad affidare il cantiere che, per norma, va consegnato con una documentazione molto precisa. Ad oggi la documentazione della ditta non è ancora completa.”
Ma di quale documentazione si tratta?
“Trattandosi di un appalto da 3 milioni e 970mila euro, deve essere effettuato con tutti i sacri crismi - risponde Campagnolo -. Una parte della documentazione riguarda ad esempio il cronoprogramma. La ditta ha un margine discrezionale rispetto al progetto, ma il “timing” dei lavori deve essere coerente col progetto, e al momento non lo è ancora.”
Il vicesindaco aggiunge che comunque, negli ultimi giorni, “sono stati fatti dei progressi”. L'ultimo incontro fra i tecnici comunali e la Vardanega risale a venerdì scorso e gli uffici del Comune “stanno facendo pressing costante perché la documentazione mancante venga consegnata prima possibile”.
Riguardo invece all'ennesima invettiva dell'assessore regionale Elena Donazzan, che a fronte del contributo della Regione per l'intervento di restauro ha invocato la necessità di inviare a Bassano un tecnico della Regione che faccia da supporto ma anche da “controllore” all'iter di restauro, il vicesindaco la bolla come “una cosa di poco conto” (usiamo un eufemismo).
“Il sindaco è in costante contatto con gli enti che hanno finanziato l'intervento: Fondazione Cariverona con 1 milione, il Ministero dei Beni Culturali con 3 milioni e la Regione Veneto prima con 1 milione e quindi con ulteriori 700mila euro - dichiara The Vice -. Il rapporto con gli uffici regionali c'è già. La Donazzan vorrebbe portare un funzionario regionale, ma nella convenzione con la Regione è già previsto.”
Anche sull'interrogazione in Regione presentata dal gruppo consiliare di Forza Italia, che chiede alla giunta regionale “i motivi del grave ritardo dei lavori di restauro del Ponte di Bassano” i due amministratori comunali minimizzano.
“La maggior parte delle interrogazioni, anche in Parlamento - sottolinea Poletto -, non hanno un contenuto tecnico ma politico, e questa è una di quelle.”
“Da una parte ci dicono di spendere bene i soldi pubblici e dall'altra di iniziare i lavori - gli fa eco Campagnolo -. Se noi siamo fermi, siamo fermi perché vogliamo spendere bene i soldi pubblici. Che sono ancora nelle casse degli enti finanziatori e che saranno pagati, ciascuno per la propria parte, quando il lavoro sarà eseguito e rendicontato.”
Queste le dichiarazioni dell'Amministrazione di Bassano. La partita di Bridge continua.
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