Pubblicità

Il mondo che vorrei

Pubblicità

Il mondo che vorrei

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il Blu e il Giallo

“Un’azione di solidarietà verso questa tragedia infinita.” Da questa sera Villa Rezzonico illuminata con i colori dell’Ucraina

Pubblicato il 27-02-2022
Visto 7.990 volte

Messaggi Elettorali

Elena Pavan

Il Blu e il Giallo. Da questa sera la facciata di Villa Rezzonico a Bassano è illuminata con i colori della bandiera dell’Ucraina. Un atto di solidarietà nei confronti del popolo ucraino coinvolto nella guerra proclamata da Putin.
L’iniziativa simbolica è stata decisa e messa in atto dal proprietario dello storico edificio Bernardo Finco, in collaborazione con la figlia Francesca, che gestisce la struttura, e col curatore della Villa e ricercatore storico Mario Bonaldi.
L’ironia della sorte, come mi spiega lo stesso Bonaldi, vuole che il gesto dimostrativo interessi quella che fu la dimora della potente famiglia Rezzonico, che oltre ad esprimere un Pontefice, il cardinale Carlo Rezzonico salito al soglio di Pietro nel 1758 come Papa Clemente XIII, ebbe stretti legami con la Russia zarista. In particolare con la grande imperatrice Caterina II, i cui rapporti con i Rezzonico contribuirono alla sopravvivenza in Russia dell’ordine dei Gesuiti, che era stato soppresso dal successore di Papa Rezzonico, Clemente XIV.

Foto Alessandro Tich

Ma la storia di ieri cede il passo ai fatti di oggi. E il proprietario Bernardo Finco, che nella sua veste di imprenditore conciario ha girato l’Ucraina in lungo e in largo, lancia il suo forte messaggio visivo.

Bernardo Finco, come nasce questa idea di illuminare Villa Rezzonico con i colori dell’Ucraina?
L’idea è venuta a me perché ho vissuto molto tempo in Ucraina per lavoro. Ho visitato praticamente tutto il Paese. Mi sono arrivate oggi sul cellulare dall’Ucraina fotografie tremende di distruzione, devo ancora capire se sono le case dei miei amici o dei direttori della conceria. Allora, visto che è partita questa guerra, abbiamo le luci con i colori e abbiamo scelto come palcoscenico la facciata della Villa. È un’azione di solidarietà verso questa tragedia infinita, perché l’opzione della guerra nel 2022 non deve essere più un’opzione. C’è la diplomazia, c’è l’ONU, e sinceramente io che ho vissuto tanto in Russia e ho contatti coi russi ero convinto che Putin si sarebbe fermato. E invece, purtroppo, ha fatto la scelta più facile e più devastante. Quindi solidarizzo con l’Ucraina, anche se le ragioni magari stanno da tutte due le parti, però la guerra non è la soluzione. Quindi sono dalla parte ucraina per motivi di ragionamento anche morale e etico.

Come mai, come imprenditore conciario, ha viaggiato così tanto in Ucraina?
Perché l’Ucraina era il granaio della Russia, però era anche il paese delle stalle. Io ci ho viaggiato, hai centinaia e centinaia di chilometri di pianura, c’era il bestiame che poi andava nella Russia che è più fredda dell’Ucraina. L’ho girata perché l’Ucraina aveva anche tante concerie. Io acquistavo pellame ucraino e le devo dire che mi ha colpito la povertà di quei posti. Io ci sono andato fino a circa quindici anni fa, quindi è parecchio tempo. C’era povertà ma anche un senso di speranza. Poi l’Ucraina è europeista da prima che ci fosse la divisione dell’Unione Sovietica, perché loro hanno una tradizione e una storia in questo senso. Io sono sconvolto che Putin abbia scelto la guerra. Per me è anche una grande delusione, perché lo facevo molto più capace di pensare a scenari nuovi. E invece ha fatto l’opzione che ha fatto. Quindi solidarizzo con l’Ucraina, in cui sono stato. So cosa può soffrire, un po’ perché era un Paese già povero. Mentre in Russia c’è un’oligarchia che ruba a un Paese ricco, in Ucraina l’oligarchia rubava ai poveri. Poi hanno cercato di recuperare una dimensione di modernità, ma è arrivato il gigante russo.

Per quanto tempo Villa Rezzonico rimarrà illuminata alla sera di blu e di giallo?
Noi pensiamo di lasciare questa illuminazione per un po’ di tempo. Non abbiamo deciso una scadenza. Ad libitum.

Finché dura la guerra?
Sì certo, finché dura la guerra.

Quindi, in definitiva, qual è il messaggio finale per chi passa per via Ca’ Rezzonico davanti alla Villa?
Noi siamo per il Paese ucraino che adesso sta soffrendo. Il messaggio è “soffriamo con voi”.

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 16.449 volte

2

Attualità

10-10-2025

Jacopo Marostica

Visto 10.537 volte

3

Attualità

08-10-2025

Tutto Casa e Ospedale

Visto 9.720 volte

4

Attualità

08-10-2025

Luce su Olivetti

Visto 9.603 volte

5

Attualità

09-10-2025

Il silenzio delle innocenti

Visto 8.810 volte

6

Attualità

13-10-2025

Scempio Ossario

Visto 6.901 volte

7

Politica

14-10-2025

La deturpAzione

Visto 4.036 volte

8

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 3.772 volte

9

Arte

11-10-2025

Bassano Fotografia 2025: visioni in movimento

Visto 3.689 volte

10

Incontri

09-10-2025

Aperilibro in poesia, con Mauro Spigarolo

Visto 3.507 volte

1

Elezioni Regionali 2025

21-09-2025

L’evoluzione della specie

Visto 22.582 volte

2

Elezioni Regionali 2025

17-09-2025

Capitan Futuro

Visto 20.505 volte

3

Elezioni Regionali 2025

01-10-2025

Global Chiara Flotilla

Visto 20.170 volte

4

Elezioni Regionali 2025

16-09-2025

Tutti i rinvii del presidente

Visto 19.646 volte

5

Elezioni Regionali 2025

18-09-2025

Elec-scion Dei

Visto 19.545 volte

6

Attualità

28-09-2025

Un sacco bello

Visto 17.906 volte

7

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 16.449 volte

8

Politica

19-09-2025

Righelli d’Italia

Visto 15.673 volte

9

Attualità

24-09-2025

La prova del Nove

Visto 11.535 volte

10

Attualità

22-09-2025

A Day in the Life

Visto 11.440 volte