Pubblicità

Opera Estate Festival

Pubblicità

Opera Estate Festival

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il Blu e il Giallo

“Un’azione di solidarietà verso questa tragedia infinita.” Da questa sera Villa Rezzonico illuminata con i colori dell’Ucraina

Pubblicato il 27-02-2022
Visto 7.466 volte

Pubblicità

Opera Estate Festival

Il Blu e il Giallo. Da questa sera la facciata di Villa Rezzonico a Bassano è illuminata con i colori della bandiera dell’Ucraina. Un atto di solidarietà nei confronti del popolo ucraino coinvolto nella guerra proclamata da Putin.
L’iniziativa simbolica è stata decisa e messa in atto dal proprietario dello storico edificio Bernardo Finco, in collaborazione con la figlia Francesca, che gestisce la struttura, e col curatore della Villa e ricercatore storico Mario Bonaldi.
L’ironia della sorte, come mi spiega lo stesso Bonaldi, vuole che il gesto dimostrativo interessi quella che fu la dimora della potente famiglia Rezzonico, che oltre ad esprimere un Pontefice, il cardinale Carlo Rezzonico salito al soglio di Pietro nel 1758 come Papa Clemente XIII, ebbe stretti legami con la Russia zarista. In particolare con la grande imperatrice Caterina II, i cui rapporti con i Rezzonico contribuirono alla sopravvivenza in Russia dell’ordine dei Gesuiti, che era stato soppresso dal successore di Papa Rezzonico, Clemente XIV.

Foto Alessandro Tich

Ma la storia di ieri cede il passo ai fatti di oggi. E il proprietario Bernardo Finco, che nella sua veste di imprenditore conciario ha girato l’Ucraina in lungo e in largo, lancia il suo forte messaggio visivo.

Bernardo Finco, come nasce questa idea di illuminare Villa Rezzonico con i colori dell’Ucraina?
L’idea è venuta a me perché ho vissuto molto tempo in Ucraina per lavoro. Ho visitato praticamente tutto il Paese. Mi sono arrivate oggi sul cellulare dall’Ucraina fotografie tremende di distruzione, devo ancora capire se sono le case dei miei amici o dei direttori della conceria. Allora, visto che è partita questa guerra, abbiamo le luci con i colori e abbiamo scelto come palcoscenico la facciata della Villa. È un’azione di solidarietà verso questa tragedia infinita, perché l’opzione della guerra nel 2022 non deve essere più un’opzione. C’è la diplomazia, c’è l’ONU, e sinceramente io che ho vissuto tanto in Russia e ho contatti coi russi ero convinto che Putin si sarebbe fermato. E invece, purtroppo, ha fatto la scelta più facile e più devastante. Quindi solidarizzo con l’Ucraina, anche se le ragioni magari stanno da tutte due le parti, però la guerra non è la soluzione. Quindi sono dalla parte ucraina per motivi di ragionamento anche morale e etico.

Come mai, come imprenditore conciario, ha viaggiato così tanto in Ucraina?
Perché l’Ucraina era il granaio della Russia, però era anche il paese delle stalle. Io ci ho viaggiato, hai centinaia e centinaia di chilometri di pianura, c’era il bestiame che poi andava nella Russia che è più fredda dell’Ucraina. L’ho girata perché l’Ucraina aveva anche tante concerie. Io acquistavo pellame ucraino e le devo dire che mi ha colpito la povertà di quei posti. Io ci sono andato fino a circa quindici anni fa, quindi è parecchio tempo. C’era povertà ma anche un senso di speranza. Poi l’Ucraina è europeista da prima che ci fosse la divisione dell’Unione Sovietica, perché loro hanno una tradizione e una storia in questo senso. Io sono sconvolto che Putin abbia scelto la guerra. Per me è anche una grande delusione, perché lo facevo molto più capace di pensare a scenari nuovi. E invece ha fatto l’opzione che ha fatto. Quindi solidarizzo con l’Ucraina, in cui sono stato. So cosa può soffrire, un po’ perché era un Paese già povero. Mentre in Russia c’è un’oligarchia che ruba a un Paese ricco, in Ucraina l’oligarchia rubava ai poveri. Poi hanno cercato di recuperare una dimensione di modernità, ma è arrivato il gigante russo.

Per quanto tempo Villa Rezzonico rimarrà illuminata alla sera di blu e di giallo?
Noi pensiamo di lasciare questa illuminazione per un po’ di tempo. Non abbiamo deciso una scadenza. Ad libitum.

Finché dura la guerra?
Sì certo, finché dura la guerra.

Quindi, in definitiva, qual è il messaggio finale per chi passa per via Ca’ Rezzonico davanti alla Villa?
Noi siamo per il Paese ucraino che adesso sta soffrendo. Il messaggio è “soffriamo con voi”.

Più visti

1

Politica

21-07-2024

Bassano Summer Festival

Visto 13.462 volte

2

Il "Tich" nervoso

22-07-2024

Potenti mezzi

Visto 10.131 volte

3

Politica

23-07-2024

Cavolini di Bruxelles

Visto 9.141 volte

4

Attualità

24-07-2024

Stato confusionale

Visto 8.851 volte

6

Attualità

25-07-2024

E.R. - Medici in ritirata

Visto 4.971 volte

7

Attualità

25-07-2024

Chef…igata

Visto 4.609 volte

8

Attualità

25-07-2024

Niente di personale

Visto 4.197 volte

9

Teatro

23-07-2024

Intrecci tra impresa e comunità

Visto 3.835 volte

10

Teatro

20-07-2024

Manifatture d'autore

Visto 3.713 volte

1

Elezioni 2024

27-06-2024

Ma Guarda un po’

Visto 21.581 volte

2

Elezioni 2024

29-06-2024

Ciak, ripresa

Visto 21.174 volte

3

Politica

21-07-2024

Bassano Summer Festival

Visto 13.462 volte

4

Politica

05-07-2024

È giunta l’ora

Visto 12.106 volte

5

Politica

11-07-2024

Vitamina P

Visto 11.340 volte

6

Politica

29-06-2024

Premiato Ambulatorio Dr. Finco

Visto 10.902 volte

7

Politica

08-07-2024

Giada adesso

Visto 10.841 volte

8

Politica

09-07-2024

Via col Momento

Visto 10.787 volte

9

Politica

17-07-2024

Green Pass

Visto 10.522 volte

10

Attualità

03-07-2024

Mi ha portato la cicogna

Visto 10.466 volte