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Rapinano in casa il conoscente: arrestati
Assicurati alla giustizia gli autori della rapina nell'abitazione di un 72enne in via Boschetto a Bassano. Si tratta di due donne e un uomo (madre e due figli), conosciuti alle forze dell'ordine. Una delle donne era conosciuta anche dalla vittima
Pubblicato il 22-05-2013
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Si erano introdotti nell'abitazione di un 72enne di Bassano del Grappa per sottrargli dei soldi, a volto scoperto, noncuranti del fatto che l'uomo era in casa e che una dei tre era conosciuta e riconoscibile dalla vittima dell'incursione. Dopo un mese dal movimentato episodio, sono stati arrestati dai carabinieri.
Si tratta di Franco Sguario, 35 anni, noto già da una ventina d'anni alle forze dell'ordine, residente a Pradipaldo (Marostica); la sorellastra Rossella Mazzaro, 33 anni, con alcuni precedenti alle spalle, residente pure a Pradipaldo e la madre dei due, Tosca Zaborra, 52 anni, da più di 30 anni conosciuta agli archivi giudiziari, residente a San Nazario. Tutti e tre di fatto nullafacenti, sono accusati di rapina e lo Sguario anche di lesioni personali.
Il fatto era accaduto attorno alle 14 dello scorso lunedì 20 aprile nella casa di Domenico Bordignon, classe '41, in via Boschetto 8 in quartiere Angarano in città.

La conferenza stampa di oggi al Comando Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa (foto Alessandro Tich)
Il 72enne, mentre stava riposando in camera da letto al primo piano, aveva sentito un forte rumore al piano terra. Si era quindi trovato di fronte allo Sguario e alle due donne, che erano entrati nell'abitazione sfondando la porta di vetro dell'ingresso.
Il Bordignon aveva riconosciuto la Mazzaro, con la quale aveva un rapporto di conoscenza. La 33enne, qualche tempo prima, lo aveva avvicinato casualmente per strada dicendogli di avere dei problemi e di avere bisogno di aiuto. Il 72enne le aveva dato più volte dei soldi e le aveva anche offerto da mangiare. La Mazzaro aveva continuato a importunare con richieste il suo benefattore, portandosi dietro qualche volta anche la madre e il fratellastro. Una situazione di cui il Bordignon si stava cominciando a stancare decidendo di troncare i rapporti con l'insistente famiglia.
E' stato questo il probabile movente dell'incursione dei tre nella sua abitazione.
L'anziano aveva chiesto a “Rossella” di uscire di casa, ma ne era sorta una violenta discussione, con minacce e richieste di denaro da parte del trio di malintenzionati.
Lo Sguario era passato quindi dalle parole ai fatti: armato di un bastone, aveva percosso il malcapitato padrone di casa che aveva riportato ferite e contusioni alla testa e all'avambraccio per una prognosi di 15 giorni.
Il terzetto si era quindi dileguato portando via un portafogli con 100 euro oltre ad effetti personali, al cellulare e alle chiavi dell'auto del Bordignon. L'uomo, ancora stordito, aveva avuto tuttavia la lucidità di rivolgersi subito a un vicino di casa per chiamare il 112 dei carabinieri, facendo subito scattare le ricerche dei tre soggetti e la raccolta di testimonianze sull'episodio ad opera dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Bassano del Grappa.
E' qui che è scattato il seguito della vicenda, riferito in conferenza stampa dal comandante Compagnia Carabinieri di Bassano cap. Mario Rocco e dal comandante del Norm dei Carabinieri di Bassano lgt. Enrico Losavio.
Due ore dopo la rapina in casa, i militari dell'Arma hanno intercettato la Zaborra alla stazione ferroviaria di Bassano. La donna non ha saputo giustificare la sua presenza in città: perquisita, aveva in tasca un cellulare con la Sim card intestata a Domenico Bordignon. E' stata quindi accompagnata in caserma e successivamente rilasciata per non insospettire i due figli che, nel frattempo, avevano fatto perdere le loro tracce evitando in questo modo la flagranza di reato e il conseguente arresto immediato. Lo Sguario e la Mazzaro sono riapparsi a Pradipaldo, ma separatamente, dopo qualche giorno.
La misura cautelare nei confronti degli autori della rapina, richiesta dal Pm di Bassano Gianni Pipeschi e disposta dal Gip, si è potuta mettere in atto - per evitare il pericolo di fuga - solo nel momento in cui tutti e tre gli accusati, controllati dagli appostamenti degli investigatori, sono stati contemporaneamente presenti nelle loro abitazioni: cosa che è avvenuta nelle scorse ore, con un blitz dei carabinieri che ha portato finalmente al loro arresto.
Per lo Sguario è stata disposta la misura cautelare in carcere. Le due donne sono invece attualmente agli arresti domiciliari a Pradipaldo.
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