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La mia Africa
Costruita una scuola in un piccolo villaggio in Burkina Faso. Con un progetto dei Lions coordinato dal bassanese Eugenio Rinaldi, in partenza per l'Africa per l'inaugurazione
Pubblicato il 27-01-2011
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Il suo tempo libero, ritagliato nelle pause dell'attività professionale, lo ha sempre dedicato all'impegno civico per Bassano. Dalle questioni urbanistiche e ambientali - Torri di Portoghesi, Castello degli Ezzelini, piste ciclabili - alla battaglia per la restituzione del Teatro Astra alla città.
Ora l'ing. Eugenio Rinaldi, per 15 anni presidente delle sezione bassanese di “Italia Nostra” - incarico che ha lasciato dal 1 gennaio di quest'anno - guarda ben oltre le rive del Brenta e il suo orizzonte arriva fino al cuore sconosciuto dell'Africa.
In Burkina Faso, per la precisione: uno dei cinque Paesi più poveri del mondo, senza risorse e senza sbocchi al mare, stretto nella morsa della grande siccità - che insiste per gran parte dell'anno, causando una progressiva desertificazione - e delle inondazioni che si abbattono sistematicamente nella stagione estiva. Uno Stato grande come l'Italia dove il 58% della popolazione, che sussiste di agricoltura, non ha accesso all'acqua potabile e con un tasso di scolarizzazione del 19%.

L'ing. Eugenio Rinaldi, coordinatore per gli aiuti all'Africa dei Lions
Ma il Burkina Faso, rispetto ad altri Stati africani, ha un governo stabile e le iniziative umanitarie dall'estero, che rappresentano il 40% del Pil, arrivano regolarmente a buon fine.
E' qui che tra pochi giorni accadrà un piccolo miracolo: l'inaugurazione di una scuola nel villaggio di Gagarà, nel Comune di Gorom Gorom nel nordest del Paese.
La costruzione dell'edificio scolastico è stata promossa dal Distretto 108 Ta1 del Lions International - che rappresenta i Lions Club delle province di Vicenza, Verona, Trento e Bolzano - nel cui ambito opera il “Coordinamento distrettuale per gli aiuti all'Africa” di cui Rinaldi, che è socio del Lions Club Bassano del Grappa Host, è il coordinatore.
La scuola, i cui lavori sono stati finanziati grazie ai liberi contributi dei Club e dei soci del Distretto, è ora pronta. Costruita in meno di otto mesi per gettare le basi di un migliore futuro di un alto numero di bambini.
Sabato 12 febbraio, a Gagarà, è in programma l'inaugurazione. Ci sarà anche Rinaldi, e con lui stanno preparando le valigie per l'Africa gli altri “officer” dei Lions che hanno collaborato all'iniziativa. Tra questi, Guido Cella (socio del Lions Club Marostica) e la moglie Birgit Rastetter (Lions Club Bassano Jacopo Da Ponte), entrambi medici.
Perché il progetto non è rivolto solo all'istruzione: oltre alla scuola (un fabbricato con tre aule, l’ufficio Direzione, l’alloggio per gli insegnanti, un’area per la refezione, servizi igienici separati per maschi e femmine) è stato infatti realizzato un pozzo a servizio di tutto il villaggio e sarà attuata un'azione di prevenzione sanitaria con vaccinazioni, farmaci e assistenza medica locale.
L'intervento a Gorom Gorom non è isolato, ma è inserito nel progetto più generale “Tutti a scuola in Burkina Faso”, promosso dal Multidistretto Italia dei Lions e dal Governo Burkinabè in collaborazione con i locali club Lions e che prevede entro il 2011 la consegna di ben 20 edifici scolastici - con uguale struttura e funzionalità - ad altrettante comunità del Paese.
“Il nostro Coordinamento distrettuale per gli aiuti all'Africa - ci dice Eugenio Rinaldi - ha individuato in questo progetto nazionale dei Lions per la scuola in Burkina Faso un'ottima iniziativa da condividere. La prima pietra della nostra scuola è stata posata nel giugno scorso e adesso i lavori sono terminati, secondo una metodologia collaudata e un progetto preciso. Scuola, in Africa, non significa solo educazione ma anche fare in modo di nutrire questi bambini, curarli e dare un aiuto alle famiglie”.
“Vado alla cerimonia inaugurale - afferma ancora il professionista bassanese - non solo per presenziare all'evento, in cui sarà apposta sui muri della scuola una targa di ringraziamento al Distretto Lions. Ma vado anche per capire cosa possiamo fare per mantenere vivo il rapporto con questi ragazzi, con adozioni a distanza o con la fornitura delle cose di cui hanno bisogno come quaderni, medicine, abbigliamento. E' un filo diretto importante, bisogna evitare che in futuro si disperda.”
Per Rinaldi non si tratta della prima iniziativa rivolta al continente nero.
Quattro anni fa, quand'era presidente del Lions Club Bassano Host, aveva organizzato al Teatro Astra un concerto col grande violinista Salvatore Accardo, il cui ricavato è stato devoluto alla costruzione di quattro pozzi per l'acqua in Nigeria e in Etiopia.
E adesso “la sua Africa” chiama ancora. E l'attivissimo ingegnere promette, al suo ritorno, di raccontare i risultati e le sensazioni di questa esperienza.
“Sempre se torno - scherza affettuosamente -. Magari, se lì mi trovo bene, non torno più...”
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