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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L'Assessore e il Podestà
A proposito di Polizia Locale, del super consulente Scarpellini, di assessorato alla Sicurezza e delle voci di rimpasto
Pubblicato il 28-10-2020
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Anche oggi a Bassano è stata una giornata di bel tempo, ma in via Matteotti sta imperversando la tempesta perfetta. Nulla si ode al di fuori dei muri del municipio: tuttavia, grazie all'amplificazione a mezzo stampa, si tratta di una perturbazione che emette comunque dei potenti rimbombi. La tempesta di cui all'oggetto è unicamente concentrata, come una gigantesca nuvola di Fantozzi, sulla questione della gestione politico-amministrativa della Polizia Locale. Vale a dire di quel Comando di via Vittorelli di cui il Comune di Bassano si vuole liberare, trascinando il procedimento già da un anno e mezzo, trasferendo i vigili sotto le competenze della ancora non costituita Unione Montana del Bassanese.
Adesso il gran momento del passaggio di consegne dovrebbe accadere entro la fine di quest'anno - previa morte e resurrezione con nuovo nome della attuale Unione Montana Valbrenta - e per arrivare in porto l'amministrazione Pavan ha affidato il timone della nave al super consulente dottor Giovanni Scarpellini, comandante dei due distinti Consorzi di Polizia Locale Nordest Vicentino di Thiene e Alto Vicentino di Schio, nella sua nuova veste di coordinatore del Corpo intercomunale di Polizia Locale di Bassano del Grappa.
Fin qui nulla di trascendentale, se non fosse per il fatto che proprio Scarpellini ha sparigliato le carte della consueta prassi istituzionale assurgendo a protagonista della scena politica di questi giorni. Come documentano anche le nostre cronache più recenti, per la prima volta assoluta la città di Bassano del Grappa si trova di fronte alla figura di un consulente parlante. E cioè di un dirigente tecnico che si mette a dire pubblicamente quello che dovrebbe invece dire la politica, sopperendo in qualche modo al vuoto di comunicazione sull'argomento sicurezza e Polizia Locale da parte dei cosiddetti decisori eletti, le cui ultime parole registrate dai taccuini dei cronisti risalgono alla famosa conferenza stampa-monologo dell'assessore Tamara Bizzotto dello scorso 12 ottobre. Con tutto quello che nel frattempo è successo e che è stato detto a suon di dichiarazioni sui media e di comunicati trasmessi alle redazioni, praticamente una vita fa.
L'assessore Tamara Bizzotto (foto Alessandro Tich) e il comandante Giovanni Scarpellini (fonte immagine: altovicentinonline.it)
In questo vuoto di comunicazione istituzionale il podestà Scarpellini ha preso in mano la situazione, ha dichiarato ai media - tra le altre cose - che il Comando dei vigili di Bassano è “obsoleto, notevolmente indietro rispetto alle polizie locali di pari importanza, troppo vincolato all'isolazionismo” e di sua sponte si è messo a contestare l'amministrazione precedente, presente oggi sui banchi consiliari della minoranza, colpevole di averlo accusato sulla carta stampata di mancanza di rispetto per la città.
Della dura presa di posizione dell'ex sindaco Riccardo Poletto e dell'ex assessore alla Sicurezza Angelo Vernillo nei confronti della fuga in avanti del consulente parlante ho già scritto nei precedenti articoli. È di ieri invece una comunicazione alle redazioni del Circolo del Partito Democratico di Bassano del Grappa, intitolata “A ciascuno il suo”, che esprime perplessità “sul dibattito a mezzo stampa ingaggiato dal consulente del Comune Scarpellini e alcuni esponenti della minoranza consiliare” e getta ulteriore benzina sul fuoco.
“Chiediamo al dott. Scarpellini di dedicarsi al suo lavoro - dichiara nella nota stampa Chiara Campana, consigliera comunale del PD -. Lasci la dialettica politica agli amministratori comunali e porti rispetto per il lavoro fatto dal Comando dei Vigili fino al suo arrivo. Scarpellini non è un assessore alla Sicurezza, anche se la pochezza della gestione di questo referato a Bassano lascia grandi vuoti amministrativi.” “Ognuno pensi a svolgere il proprio lavoro - prosegue la consigliera Campana -, solo così possiamo ricominciare ad avere un comandante della Polizia Locale a Bassano.”
“Alla sindaco Pavan ed all'assessore Bizzotto - conclude il comunicato del partito di opposizione - chiediamo meno parole e più fatti, perché dopo 17 mesi del cambiamento promesso, come di un dirigente per la Polizia Locale, non è rimasta alcuna traccia.”
Le dichiarazioni di cui sopra del Partito Democratico costituiscono anche un formidabile assist per il vero tema politico del momento, che sta in realtà prendendo corpo - come da informazioni in mio possesso - da alcune settimane e che è stato svelato per primo dall'articolo di oggi del Giornale di Vicenza. Trattasi di quello che dovrebbe essere il nuovo e imminente rimpasto di giunta dell'amministrazione Pavan: Claudio Mazzocco, attuale consigliere di #Pavan Sindaco e già Security Man della giunta del sindaco Gianpaolo Bizzotto, nuovo assessore alla Sicurezza al posto di Tamara Bizzotto. Niente di nuovo sotto il sole: della “staffetta” Bizzotto-Mazzocco si parla già da mesi, ovvero da quella famosa intervista sulla stampa rilasciata lo scorso maggio dal consigliere regionale Nicola Finco, in cui lo sponsor politico della candidatura a sindaco di Elena Pavan, in occasione del primo anno della attuale amministrazione comunale, aveva “bacchettato” alcuni assessori della giunta “che sembrano non ancora pienamente consapevoli del ruolo importante che ricoprono”.
Tradotto dal finchese in italiano: Tamara Bizzotto, che nell'ambito degli equilibri interni della Lega non è mai stata nelle grazie del neo eletto vicepresidente del consiglio regionale.
Poi un rimpasto di giunta c'è stato, e sappiamo tutti come è andata.
Ma adesso che lo scoglio delle elezioni regionali è stato superato, un rimpasto-bis sarebbe ormai alle porte e tutte le voci e gli spifferi dei corridoi di Palazzo lo confermano.
Un ruolo importante in questo caso sarebbe stato giocato dietro le quinte dallo stesso Finco, che avrebbe promosso una serie di incontri che hanno coinvolto anche gli “amici” (si fa per dire, politicamente parlando) di Fratelli d'Italia. Scopo dei contatti esplorativi, tuttora in corso: sondare “la fedeltà alla causa” della maggioranza Pavan di Gianluca Pietrosante, l'elegante Giamburrasca della destra bassanese che fa vedere i sorci verdi ai verdi della Lega.
E il perché, egregi lettori, è presto detto.
Sondare le condizioni per l'ingresso in consiglio comunale di Gianluca Pietrosante, che è il primo dei non eletti di #Pavan Sindaco e che ha in tasca la tessera di Fratelli d'Italia, altro infatti non significa che preparare il terreno alla promozione in giunta di Claudio Mazzocco, al cui posto tra i banchi della maggioranza subentrerebbe proprio il giovane ex presidente dell'associazione Destra Brenta. In altre parole, sono tutti dati in fase di calcolo per arrivare al risultato della duplice equazione: Pietrosante in consiglio = Mazzocco in giunta = Bizzotto fuori.
Quello di domani sera giovedì 29 ottobre 2020, al cui ordine del giorno figurano oltretutto anche un'interrogazione e una mozione delle minoranze proprio sui temi del comandante Scarpellini e della Polizia Locale, potrebbe quindi essere l'ultimo consiglio comunale di Tamara Bizzotto. Scrivo “potrebbe” per quella regola che impone in questi casi di usare sempre i verbi al condizionale. Ma a questo punto, e in conclusione, vanno specificate alcune cose.
Quello che afferma il PD di Bassano sull'attuale assessorato alla Sicurezza, e cioè che “la pochezza della gestione di questo referato a Bassano lascia grandi vuoti amministrativi”, è un dato di fatto. L'ho scritto anch'io più volte, in altri termini e in tempi non sospetti, e non intendo certamente rimangiarmi le parole. Ma mi colpisce molto, e non da oggi, il fatto che le polemiche sugli scarsi risultati dell'assessore alla Sicurezza riguardino una figura di lunga e riconosciuta esperienza amministrativa, molto apprezzata nella sua trascorsa attività di consigliere di opposizione, con dieci anni di consiglio comunale alle spalle vissuti anche nel ruolo di presidente del consiglio e molto votata dai cittadini (la più votata della lista comunale della Lega) anche per questo.
L'impressione che ho sull'assessore Bizzotto è nettamente quella di un “corpo separato” dal resto del governo cittadino, in primis per motivi politici interni alla Lega, che non ha saputo ma anche non ha potuto esprimere al meglio le proprie competenze.
E se a Bassano c'è un assessore che viene messo in discussione, c'è anche un sindaco che sopra di lui non ha saputo gestire e sovrintendere alla situazione lasciando “in solitaria” la componente della sua giunta e consentendo negli ultimi giorni a un consulente esterno di parlare in sua vece. Ora la soluzione sembra quella di una sostituzione in corsa, come il cambio di allenatore in panchina a metà campionato. Ma se e qualora la cosa si verificherà, come predice l'oroscopo, Tamara Bizzotto sarà il capro espiatorio per una situazione di cui non è l'unica colpevole.
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