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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Zaia sull'Ospedale: “Abituatevi ai tagliandi annuali”
Il governatore, all'Ospedale di Bassano per inaugurare le nuove sale di Emodinamica, elogia la struttura ma sulle schede del Piano Sociosanitario Regionale avverte: “Le adegueremo costantemente alle effettive necessità del territorio”
Pubblicato il 17-02-2014
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Quando arriva in tarda mattinata all'ingresso dell'Ospedale di Bassano del Grappa, il governatore del Veneto Luca Zaia è atteso al varco dal solito affollato plotone di telecamere e cronisti. I quali lo intervistano su tutto, fuorché sul vero motivo per cui Zaia è giunto al San Bassiano: l'inaugurazione delle due nuove e moderne sale di Emodinamica, in dotazione al Laboratorio di Cardiologia Interventistica della Struttura Complessa di Cardiologia, diretta dal dr. Angelo Ramondo.
E così, attorniato dai microfoni e incalzato dalle domande, il presidente della Regione dice la sua sui più disparati argomenti di attualità.
Che spaziano dal Tribunale di Bassano (“Abbiamo vinto una battaglia, ma continuiamo a insistere su questo territorio. La guardia non va mai abbassata quando dall'altra parte c'è Roma. Intanto chiediamo al Tribunale di Vicenza di restituire il personale a Bassano.”) alle priorità del nuovo governo e alla protesta di domani degli imprenditori a Roma (“Meno tasse e più lavoro. Col 68,5% di tassazione media ci si aspetta una vera e propria riforma fiscale: imprenditori meno eroi e lavoratori con più soldi in busta paga. A Roma ci vuole l'elettroshock. Coi nostri imprenditori il nuovo governo sentirà la voce di chi mantiene l'Italia.”), e dal dilemma euro-sì euro-no (“Nell'eurozona i non virtuosi penalizzano i virtuosi. La soluzione è uscire dall'euro e lasciare spazio ai non virtuosi, che sguazzino in questa palude monetaria.”) fino, immancabilmente, al premier incaricato Matteo Renzi (“Ha detto che a marzo farà la riforma del lavoro, a maggio quella del fisco. Se farà quello che ha detto di voler fare, gli faranno il monumento. Il problema è che i programmi devono essere realizzati.”).

Il governatore Zaia, col primario di Cardiologia dr. Angelo Ramondo e il direttore generale dell'Ulss 3 Fernando Antonio Compostella, visita le nuove sale di Emodinamica dell'Ospedale di Bassano (foto Alessandro Tich)
Il botta e risposta di Zaia con la stampa si dilunga più del previsto, e l'altro ben più affollato plotone al varco dell'Ospedale - in prima fila, in ordine sparso: il direttore generale dell'Ulss 3 Fernando Antonio Compostella, il sindaco Stefano Cimatti, l'assessore alla Sanità del Veneto Luca Coletto, Mara Bizzotto, Nicola Finco, Elena Donazzan - deve aspettare un bel po' prima che il rito della “visita istituzionale” del governatore e dello stuolo di contorno abbia inizio.
Prima del taglio del nastro e del giro conoscitivo delle due nuove sale di Emodinamica al 2° piano del San Bassiano - dotate di strumenti e tecnologie “salvavita” di ultima generazione per la diagnosi e il trattamento delle patologie cardiache e cardiovascolari - il consesso inaugurale scende nella sala convegni al piano -1 per i discorsi di rito. Che con Zaia, in realtà - come poi regolarmente accadrà -, di rito non sono mai.
Il direttore generale Compostella, che gli dà del tu nonostante la formalità dell'occasione, rivolgendosi al governatore annuncia: “Sarà l'anno della declinazione pratica della nuova programmazione regionale”.
E ancora Compostella coglie la palla al balzo per bloccare sul nascere timori e illazioni - in realtà alquanto insistenti in città negli ultimi mesi - circa un paventato declassamento del San Bassiano: “A chi esprime preoccupazioni sul futuro dell'Ospedale di Bassano dico che quella della Regione è una programmazione che ha dato a questa Azienda e al suo presidio ospedaliero di Bassano e Asiago un'identità solida e precisa, da cui usciamo rafforzati.”
“In vista della riorganizzazione ospedaliera della Regione - dichiara invece un disincantato Stefano Cimatti, in veste di presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Ulss n.3 - abbiamo vissuto un momento preoccupante, ma tutto sommato ne siamo usciti bene. L'importante è che ci siano i servizi che richiede il territorio, che è sufficientemente ampio e merita attenzione.”
“Col Piano Sociosanitario, le schede e il Patto Salute - rileva l'assessore regionale alla Sanità Coletto - tutto il Veneto esce rafforzato e l'inaugurazione di oggi è un ulteriore punto cardine per le patologie cardiologiche.”
Luca Zaia ricorda che “su un bilancio regionale di 12 miliardi la Sanità vale 8,4 miliardi” e pertanto “in Sanità non ci possiamo permettere distrazioni” la cui conseguenza sarebbe quella di “devastare i conti pubblici”. E la parola magica, per non devastarli, è “deospedalizzazione”.
“L'Ospedale del futuro di svuoterà sempre di più - dichiara il presidente -, con le migliori tecnologie e professionalità per curare al meglio la gente e tenerla il meno possibile ricoverata.” Le nuove sale di Emodinamica “vanno proprio nella direzione auspicata” e costituiscono “un nuovo passo avanti nelle dotazioni tecnologiche della Sanità veneta”. Un obiettivo confermato dal “grande investimento sulla diagnostica”: 70 milioni stanziati dalla giunta regionale nel 2013 e 31 milioni deliberati la settimana scorsa.
“La riorganizzazione delle schede ospedaliere è stata affrontata con non poche difficoltà, dopo 16 anni di mancata programmazione” - puntualizza il governatore. Che riguardo al nuovo Piano Sociosanitario Regionale e alle relative schede di dotazione ospedaliera, avverte: “Abituiamoci e abituatevi ai tagliandi annuali. Dobbiamo adeguare costantemente il Piano alle effettive necessità del territorio.”
Già: ma “tagliandi” nel senso di verifiche periodiche oppure nel senso del verbo “tagliare”? Nessuno ha osato chiederlo: ma in molti lo avranno pensato.
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