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L’anima pulsante sono loro, le giovani promesse che con entusiasmo e dedizione affollano il campo di Via Gaidon. Non si esagera se si usa il termine “affollare”, sono oltre un centinaio gli iscritti, un numero in costante aumento a gratificare il lavoro e l’impegno profuso dalla Società. Se per i più piccoli giocare a rugby rappresenta, il più delle volte, un divertentissimo modo per potersi rotolare a terra e insozzare gli abiti senza che mamma brontoli, crescendo la spensieratezza diventa passione e con essa la consapevolezza che il rugby sa regalare emozioni e soddisfazioni, ma richiede sacrificio. Lo sanno bene i giovanotti dell’under 16, anni ’94 e ’95, che sono nella delicata fase di passaggio che li vede crescere sia dal punto di vista personale, sia dal punto di vista sportivo. Ci si aspetta da loro il salto di qualità, rappresentano il futuro dell’ovale giallorosso. Non sta deludendo le aspettative la formazione allenata dall’energico duo Segafredo-Remonato, attualmente terzi in girone a pari merito con l’Este, squadra che incontreranno nel prossimo turno, e dietro a Villorba e Mogliano, due realtà consolidate nell’ambiente.
“Il primo obiettivo della stagione – commenta coach Segafredo - era quello di arrivare almeno al secondo posto del barage per poi disputare il secondo girone del triveneto. Obiettivo pienamente raggiunto avendo perso solo con il Valsugana, squadra campione d’Italia under 15 stagione 2008/2009. Il nostro neo era la difesa, ma il lavoro fatto ha dato i suoi frutti ed ora non dovremo abbassare la guardia per poter mantenere l’attuale piazzamento che ci vede nella parte alta della classifica, nonostante all’inizio del campionato ci siamo imbattuti in une serie di infortuni che hanno pesato non poco ”.
Le doti di alcune pedine cardine non sono passate di certo inosservate, ben sei giocatori sono stati notati da Arturo Bergamasco (padre dei noti Mauro e Mirko, pilastri della Nazionale), allenatore/selezionatore del CIV (Comitato Interegionale Veneto).

In foto U16. Foto di Marco Ganassin
Mirko Caron, Manolo Arsie e Leonardo Franceschini classe 1995, Giulio Crestani, Lucato Giovanni e Memedovsky Afan classe 1994 sono stati selezionati e con una cadenza di circa un paio di volte al mese si trovano con i coetanei del Veneto per fare degli allenamenti con la rappresentativa regionale. Sicuramente una soddisfazione personale e per chi ha seguito passo passo il loro cammino, ma anche un impegno ad organizzarsi per riuscire a portare avanti parallelamente lo studio, un primo passo verso la loro "carriera" rugbistica,
che, volendo sognare e pure in grande, potrebbe portare un giorno, magari non tanto lontano, il Bassano in serie A.
“Non lo so se il Bassano arriverà un giorno in serie A –replica ancora coach Segafredo –me lo auguro, ma di certo l’obiettivo che io e Remonato ci sia posti è di plasmare giocatori di alto livello, ad oggi ci sono validi elementi, la squadra è affiatata e hanno dimostarto di saper ripartire a testa alta anche nelle situazioni di difficoltà. Un ringraziamento speciale lo devo a Marco e Riccardo, genitori di due atleti, ma ormai parte integrante dell’organico giallorosso, che mettono anima e corpo per adempiere al meglio al loro ruolo di accompagnatori. Figure che si sono rivelate fondamentali per l’amalgama del gruppo, la loro disponibilità è un bene prezioso e grazie al loro lavoro ”dietro le quinte” la macchina procede senza intoppi”.
Ancora una volta si svela il segreto del successo e del seguito sempre più numeroso del Rugby Bassano, allenatori competenti che seguono il cammino delle giovani leve coudiuvati da uno staff di volontari che dedicano tempo ed energie, senza limitarsi a seguire le gesta sportive dalle tribune, ma diventando parte attiva di una società, che a tutti gli effetti può considerarsi una Grande Famiglia!!!
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