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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Roberto Tell

Comune e democrazia diretta. Il candidato sindaco Roberto Campagnolo si ispira al modello svizzero: referendum consultivo obbligatorio per le grandi questioni che emergono durante il mandato e non sono state previste dal programma elettorale

Pubblicato il 04-03-2024
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Un nuovo personaggio irrompe nell’agone politico della campagna elettorale per le amministrative a Bassano: è la zia Ancilla.
È una zia di Roberto Campagnolo, candidato sindaco della coalizione Bassano Passione Comune - Partito Democratico, emigrata in Svizzera a Lugano.
È a lei, e al modello svizzero di partecipazione diretta dei cittadini alle grandi questioni di competenza comunale, che si ispira la prima proposta del nipote candidato, come si evince alla conferenza stampa convocata a un mese esatto dall’annuncio ufficiale della sua discesa in campo.

Roberto Campagnolo in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)

Nell’incontro coi cronisti, Campagnolo è affiancato dalla consigliera comunale di Bassano Passione Comune Anna Taras e, per il Partito Democratico, dal segretario politico cittadino nonché consigliere comunale Luigi Tasca e da Stefano Mocellin.
“In questo mese abbiamo messo a punto la prima organizzazione operativa e ho incontrato molta gente, ottenendo un riscontro positivo e di disponibilità a parlare - esordisce il candidato sindaco -. Continuano le riflessioni interne delle nostre due liste e i contatti anche per un eventuale allargamento della coalizione ad altre liste.”
“La nostra caratteristica partirà dalla consapevolezza della storia del sottoscritto - continua -. Dieci anni di amministrazione, di cui cinque al governo della città e cinque all’opposizione. I primi cinque anni sono stati importanti per capire il funzionamento della macchina comunale, i secondi per comprendere le dinamiche comunali da un diverso punto di vista.”
“Partiamo da un presupposto molto “anglosassone” - rimarca Campagnolo -. Tutti parlano di programmi, ma non c’è una operazione-verità fino in fondo e cioè, per ogni punto del programma, l’indicazione di quanto sia fattibile, economicamente sostenibile e in quanto tempo. Per ogni capitolo del nostro programma, noi accompagneremo la proposta con questi dati.”
“Tutti dicono, ed è vero, che il futuro sindaco di Bassano, bene che vada, andrà a rappresentare un terzo degli elettori, fra assenteismo e forte frammentazione - prosegue -. Qui c’è il tema del rapporto fra i cittadini e la politica che oggi a tutti i livelli si allontana sempre di più dal cittadino perché non è credibile. Questo rapporto si misura dalla verifica tra quello che la politica promette in campagna elettorale e quello che fa durante il mandato amministrativo.”
Da qui il nuovo “concept” del programma elettorale: cosa si propone, quanto è sostenibile per il bilancio comunale e in quanto tempo si intende realizzarlo.
Ma in cinque anni di mandato ci sono anche gli imprevisti, le questioni di effettiva rilevanza che emergono strada facendo e non sono state previste in campagna elettorale.
Ed è qui che entra in gioco il modello della zia Ancilla e della Confederazione Elvetica.

“Non è detto che tutti i temi che si presentano oggi siano anche tutti i temi di domani - spiega Campagnolo -. Basti pensare al caso di San Lazzaro: nessun gruppo politico nel 2019 aveva messo San Lazzaro nella sua programmazione. Poi sono arrivate le richieste dei privati e la questione è entrata al centro della vita amministrativa.”
E allora cosa bisogna fare? Oltrepassiamo idealmente il confine e andiamo in Svizzera. Neanche tanto lontano, perché è la Svizzera italiana.
“La zia Ancilla era una sorella del mio nonno paterno, trasferitasi a Lugano a seguito di matrimonio - racconta il nipote candidato -. In estate andavamo spesso a trovarla assieme ai miei cugini. Un giorno ho visto un grosso plico sopra il suo tavolo e le ho chiesto che cos’era. Lei mi ha risposto: “Dobbiamo votare perché il Comune vuole fare un parcheggio interrato”. Era il modello svizzero di democrazia diretta: il Comune che chiede il parere ai cittadini.”
Quella cosa è rimasta molto impressa a Campagnolo, al punto che ne è scaturita la sua prima proposta per l’amministrazione di Bassano:
“Quando noi ci troviamo di fronte a una questione importante per la città che non era stata prevista nel programma elettorale, si indice un referendum consultivo tra i cittadini su azione dell’amministrazione.”
Si chiama, tecnicamente, “referendum consultivo programmatico obbligatorio”.
L’istituto del referendum, sia consultivo che abrogativo, anche se non in questi termini, è già previsto all’art. 58 dello Statuto Comunale per “materie di competenza locale”.
Per il candidato sindaco “basta fare una modifica all’articolo dello Statuto Comunale”, introducendo la voce “referendum consultivo obbligatorio”.
“La proposta che lanciamo oggi - aggiunge - intende recuperare un rapporto diretto con i cittadini. Bisogna essere credibili, giustificando le cose da fare e come farle, e nel caso in cui emergano importanti cose nuove non previste dal programma, si chiamano i cittadini ad esprimersi.”
Per procedere coi referendum consultivi obbligatori sul piano comunale, informa una nota diffusa per l’occasione, “viene istituito un apposito fondo a bilancio per poter svolgere le consultazioni ed assicurare una adeguata campagna preventiva di informazione verso i cittadini; tempo amministrativo previsto per realizzare il procedimento amministrativo dal giorno dell’insediamento: 180 giorni.”
“Bisogna essere chiari in campagna elettorale, coerenti durante il mandato e quando l’amministrazione si trova ad affrontare questioni importanti non programmate, si torna ai cittadini”, riassume Roberto Campagnolo.
Sono i princìpi lanciati dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra per fare centro nel bersaglio, in questo caso elettorale, come il leggendario eroe nazionale svizzero Guglielmo Tell.
Prepariamoci dunque ad una avvincente contesa, in vista dello scontro titanico tra la zia Ancilla e la signora Maria.

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