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Ci si tiene il sacco del PalaCastellotti, arrivato dopo oltre 5 anni di digiuno e forse non è nemmeno il caso di sottilizzare sulla grana più o meno fina del successo. E' arrivato e basta, la classifica si fa progressivamente più rigogliosa (i giallorossi adesso sono terzi a -2 dal tandem di vertice Forte e Breganze) e insomma a una lettura superficiale va certamente benone così, non fosse altro che Bassano resta un work in progress, un cantiere coi segnali dei lavori in corso ancora in bella vista. Tralasciando l'assenza di Miguel Nicolas, un forfait pesante con cui Bassano dovrà convivere per almeno altri tre mesi, quelli di Giudice dopo il convincente pari europeo di Voltregà che indirizza il passaggio del turno, hanno visto arrestare a Lodi il loro processo di crescita: squadra sottoritmo, lenta e prevedibile nell'esecuzione dei giochi offensivi e troppi grossolani errori sottoporta che hanno finito col tenere inutilmente in bilico un risultato che alla distanza avrebbe dovuto essere certificato dai numeri. E invece se Illuzzi non fallisce la punizione di prima a un minuto dalla sirena, unica sbavatura della serata dell'Amatori, il Sind avrebbe dovuto divorarsi il fegato col pane per lo scempio. E questo non può essere accettato passivamente per un roster che strizza l'occhio a un posto tra le prime quattro. Perchè, tanto per essere chiari, Lodi disputa la Champions, ma il suo organico disossato dei big per motivi di bilancio, presenta una sola stellina (l'azzurro Illuzzi, appunto) e tanti apprendisti giocatori, formazione di enorme volontà e spirito (ieri sorretta dalle parate dell'eccellente Mauro Dal Monte, prodotto del vivaio giallorosso girato in Lombardia per la definitiva consacrazione) ma indubbiamente abbordabile e di seconda fascia. E invece Bassano esageratamente compassato in partenza, si è fatto infilzare da una correzione volante del furetto De Rinaldis, ha sprecato un rigore e un'occasionissima a porta vuota con Garcia, quindi, proprio l'argentino si è riabilitato prima della fine del tempo col gol del pari, nato da una rubata di Campagnolo e su un'assistenza di Gimenez. Lo stesso spagnolo si è mangiato il comodo raddoppio sulla sirena dell'intervallo e nella ripresa ancora De Rinaldis ha indovinato il tap in da rapinatore d'area del 2-1. Così Giudice ha rotto gli indugi rimettendo in pista il convalescente Ambrosio, con una spalla malconcia, e il biondo non si è fatto pregare: al primo assalto ha chiuso con uno smash nel sacco la combinazione tranciante (una delle poche del match) con Zen e Garcia, quindi nell'attacco seguente ha sfondato con un dribbling e una percussione centrale che non ha dato scampo a Dal Monte. Poi Bassano ha scialato due punzioni di prima e un 2 contro il portiere in campo aperto sul gong. In mezzo, invece, Cunegatti ha salvato la baracca fermando il piazzato del teorico pari di Illuzzi.
Ci si tiene il bottino che fa brodo e morale, sabato sera compare il Trissino nel derby del palazzo, ma talune smagliature rimangono, oltre al timore che la panchina corta e poco profonda del Sind, alla lunga possa lasciare cicatrici.
Il Sind scala la classifica ma stenta ancora sul piano del gioco (Foto Roberto Bosca)
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