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Più del brodo caldo di Sarzana, comunque confortevole a chi è convalescente, il botta e risposta in Liguria partorisce un punto e riga ma soprattutto riconsegna a Giudice un bucaniere di razza. Che poi è la nota più lieta del viaggio spezzino: la quaterna calata nel covo rossonero da Alvaro Gimenez certifica la rinascita del cannoniere iberico, alzatosi dal letto di dolore di una mano fratturata e finalmente risolutivo in area secondo capacità. Una prodezza che acuisce i rimpianti di averlo avuto solo per onor di firma col Giovinazzo sette giorni prima, quando Bassano non è sopravvissuto al doppio forfait offensivo (Gimenez e Nicolas) e alle cattive condizioni di molti suoi interpreti.
CANTIERE APERTO: Tuttavia è indispensabile andare al di là di una lettura superficiale, figlia diretta dei risultati, poichè la mancanza di Miguel e lo stop forzato di Gimenez spiegano molto ma non tutto degli impacci di partenza giallorossi, c'è molto altro. C'è ad esempio lo stato di forma precario di Ambrosio e Garcia, guarda caso protagonisti dell'ultimo mondiale in Angola che ha rilasciato tossine nocive per l'intera spedizione azzurra e per le principali stelle del nostro torneo. Un rendimento migliorabile solamente col tempo, quando cioè i due assi di briscola completeranno una preparazione fatalmente monca e spezzettata conferendo ritmo e slancio al loro hockey.Solo in quel momento sarà plausibile pesare l'organico, inclusi quei prospettini che a Sarzana hanno lasciato felicemente il segno come Pilati e Trento, entrati sempre negli assalti chiave collezionando pregiate assistenze. La netta sensazione è che già nelle prossime settimane lieviterà e di parecchio la cifra tecnica di un quintetto che ha uno spasmodico bisogno di cementarsi, di sviluppare un vissuto assieme e di crescere nell'esperienze condivise. Ecco perchè in un torneo ogni volta più equilibrato dove, a parte il Forte dei Marmi, re annuciato, tutte le altre navigano a vista, raggrumate in classifica, tenere la rotta adesso per poter prendere il largo poi è opera.
COL PRATO A MONTECCHIO: Così nel braccio di ferro di sabato col Prato (dirottato ahinoi a Montecchio Precalcino alle 20.45 per l'indisponibilità del palazzo, precettato da Operaestate), la Sind che procede a un ruolino di una vinta, un ko e un pari, provveda ad agguantare il primo successo interno (che nella fattispecie tanto casalingo non è) per rilanciarsi a ridosso delle battistrada di testa e stemperare le attese dell'ambiente e svelenire il clima un po' frusto di questo mese zoppicante e un po' urticante. Ma anche se è una frase un po' trita e ritrita, fatte le sue brave prove tecniche di trasmissione, sabato comincia il vero campionato di Bassano. Ora che ha rispolverato il suo torero, è il momento di iniziare a matare come si deve e smetterla di far flanella.