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Carlo III manda in pensione il treno della regina
La si sfanga così, allo spasimo e all'ultimo tuffo e non è nemmeno il caso, adesso, di sottilizzare sulla grana più o meno fina della vittoria. E' arrivata e basta. Il giorno dopo non ci si inorridisce più, sarebbe un inutile esercizio di snobismo fare anche gli schizzinosi. Ma ora possiamo dirlo: se Emanuel Garcia non avesse imbucato la punizione salvavita in retta d'arrivo, ora sarebbero scattati i processi più o meno sommari. Invece il balsamo dei tre punti tutto purifica. Per il momento. Già, ci si tiene solo l'incasso ma, il pessimo finale ha rovinato il resto del film. E' accaduto quello che si temeva e che tutti speravamo non capitasse. E cioè che una squadra con una panchina poco profonda di suo e spolpata di due sultani come Nicolas e Gimenez, alla lunga non ne aveva umanamente più dinanzi a una gang di giovanottini scalpitanti guidati dai veterani Cinquini e Palagi. Alla distanza, il quintetto obbligato e senza cambi di Giudice ha dovuto patire il ritorno di fiamma e la superiore freschezza dei tirrenici e cara grazia che il talento smisurato di Garcia ha raddrizzato in tempo la baracca su un decimo fallo sacrosanto, dopo che in almeno un paio di occasioni i rossoneri di casa l'avevano passata liscia.
La speranza è che almeno Gimenez riappaia rapidamente, poichè il Giovinazzo sabato sera per il debutto al palazzo (alle 20.45) è un clientaccio e col modulo 5-0 non si sopravvive ai pugliesi, anche migliorando una condizione oggi fatalmente precaria. Dopo il diagonale di Vecoli del provvisorio 1-0 a schiodare la faccenda, poi Bassano ha impattato cin un missile sul palo opposto di Ambrosio, ha sorpassato con una fucilata da metà campo di Campagnolo, e ha gonfiato con Garcia in controtempo l'1-3. Una fuga su rubata difensiva consentiva a Polacci di timbrare il 2-3 della pausa e, in avvio di ripresa, una punizione di Garcia e un contropiede due contro uno sull'asse Garcia-Ambrosio consentiva a Federico di bollare il 2-5. Abbastanza per abbassare la serranda e cominciare una botta di conti. Invece a forza di spingere coi soliti noti, la benza finiva e quegli scapicollati della SPV innescavano ancora Vecoli, poi una magata di Deinite solcava il 4-5 pareggiato da Muglia con la girata dal limite dell'area. A fine turno la punizione scacciapensieri di Garcia scongiurava una notte altrimenti spettrale. Ma col Giovinazzo, a costo di ricorrere a una zonetta bulgara, tanto cara a Mariotti, per preservare uomini ed energie, va raccolto il pieno. Il neo sponsor Sind merita un'accoglienza col sorriso e senza magone già alla prima recita al palazzo.
Doppietta fondamentale per Federico Ambrosio in Versilia (FOTO ROBERTO BOSCA)
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