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Coppia di fatto
In consiglio regionale Nicola Finco (Lega) e Joe Formaggio (FdI) fondano assieme al collega Valdegamberi l’“Intergruppo a favore della vita”, istituito “contro la cultura della morte” e per “contrastare l’ideologia LGBTQ+ e quella gender”
Pubblicato il 12-07-2023
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Nicola Finco e Joe Formaggio: questa sì, politicamente parlando, che è una coppia di fatto.
E siccome le coppie di fatto sono espressione di una società liquida e aperta, al consigliere regionale e vicepresidente del consiglio della Lega e al consigliere regionale di Fratelli d’Italia si aggiunge anche un terzo partner: Stefano Valdegamberi, consigliere regionale del Gruppo Misto, già Lista Zaia.
I tre moschettieri, pardon consiglieri, hanno annunciato ieri in consiglio regionale a Venezia la nascita di un nuovo “intergruppo” di cui sono i promotori: l’“Intergruppo a favore della vita” (ragione sociale completa: “Intergruppo a favore della vita contro la cultura della morte”).
Nicola Finco e Joe Formaggio
Il neonato raggruppamento consiliare ha lo scopo “di promuove ogni azione culturale, amministrativa e legislativa che si occupa di tutte le tematiche legate al mondo pro vita”.
“Uno strumento - dichiarano Finco, Formaggio e Valdegamberi - che si occuperà di contrastare l’ideologia LGBTQ+ e quella gender, gli attacchi alla famiglia e la cultura della morte.”
E come lo si farà? “Promuovendo - spiegano - tutte quelle politiche a difesa della vita, del padre e della madre e a sostegno della natalità e dunque contro l’inverno demografico, con un occhio di riguardo soprattutto al delicato tema del fine vita, proponendo valide alternative a quelle proposte dall’associazione Luca Coscioni e alla mozione presentata dalle opposizioni, poche settimane fa, a sostegno della cultura della morte.”
“Il compito delle istituzioni - concludono i tre consiglieri - non è quello di eliminare i sofferenti seguendo assurde ideologie, ma accompagnare gli stessi con adeguati sostegni psicologici e medici, incentivando le cure palliative e dando il giusto sostegno e riconoscimento ai caregiver. Invitiamo tutti quei consiglieri che difendono i valori della vita ad aderire a questo intergruppo.”
Certo è che sullo scabroso tema del fine vita si registrano degli importanti distinguo anche all’interno della stessa maggioranza in Regione.
Lo scorso 30 giugno la consigliera regionale della Lega Milena Cecchetto aveva accolto “con grande emozione” l’iniziativa del cassolese Stefano Gheller, malato di distrofia muscolare, e di Ornella Vezzaro, in trasferta a Palazzo Ferro Fini per il deposito delle 9mila firme a favore della proposta di legge regionale di iniziativa popolare “Liberi Subito” che definisce l’applicazione e le modalità di accesso al suicidio medicalmente assistito.
Deposito firme che è avvenuto al termine di un corteo organizzato a Venezia proprio dall’associazione Luca Coscioni.
“Quello che questo progetto di legge vuole fare - ha dichiarato Cecchetto - è proprio concedere la libera scelta, nel pieno rispetto della sofferenza altrui e della dignità dell’essere umano. Nella nostra terra, pur rimanendo convintamente ancorati a valori cristiani, si può anche esercitare la possibilità di portare avanti qualsiasi libero pensiero.”
Difficile quindi che Milena Cecchetto e chi in consiglio regionale la pensa come lei aderisca al nuovo Intergruppo. Chi vivrà, vedrà.
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