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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Bassano Satyricon

Lettera al direttore di Giovanni Minoli, autore del manifesto con la caricatura del sindaco affisso sui negozi di Borgo Angarano per la chiusura del Ponte pro concerto. Con una nuova vignetta ispirata alla vicenda.

Pubblicato il 31-05-2021
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Quando ho letto “Giovanni Minoli” quale mittente di un'email trasmessa alla nostra redazione, mi sono un attimo confuso. E ho pensato: “Vuoi vedere che finiamo su una puntata di una rinnovata edizione di Mixer?”.
Niente di tutto ciò, per fortuna: non si tratta di “quel” Giovanni Minoli, ma di un suo omonimo che svolge per hobby l'attività di vignettista. Non un vignettista qualsiasi: è infatti l'autore dell'ormai famoso manifesto, affisso tra venerdì e sabato scorsi sulle vetrine di diversi esercizi pubblici e negozi di Borgo Angarano, con la caricatura del sindaco Elena Pavan ritratta come una bambina imbronciata e capriccosa che si tiene stretta tra le mani il suo “giocattolo” e cioè il Ponte Vecchio. Come noto, il manifesto esprimeva la protesta degli operatori economici del Borgo per la nuova chiusura del Ponte - ad appena due settimane dalla sua riapertura e peraltro di sabato pomeriggio, momento clou del fine settimana - per consentire l'esecuzione del concerto celebrativo “Un ponte di musica - Omaggio a Ennio Morricone”, di cui mi sono ampiamente occupato nell'articolo “Chiuditi Sesamo”.
A dire il vero, la protesta dei negozi e dei locali pubblici del Borgo è in minima parte “rientrata” nella mattinata di sabato, quando un paio di esercizi commerciali in prossimità dell'accesso del Ponte in Angarano hanno tolto dalla loro vetrina lo scomodo manifesto, a seguito di un intervento in loco dell'assessore comunale alla Sicurezza Claudio Mazzocco. Tutti gli altri aderenti alla mobilitazione, invece, lo hanno tenuto affisso fino a concerto eseguito. L'episodio della parziale rimozione dei manifesti ha dato lo spunto a una nuova vignetta che Giovanni Minoli ha realizzato, ispirato dagli articoli di Bassanonet, e ha inviato alla nostra redazione. “Invio esclusivamente a lei questa vignetta assolutamente spontanea - scrive l'autore nel testo dell'email in forma di “lettera al direttore” - come un omaggio personale e senza aspettarmi che decida di divulgarla o che mi invii un suo commento.”

Morale della favola: nel ringraziare Minoli per il pensiero esclusivo, ho deciso di divulgare la sua vignetta perché la satira politica è un elemento imprescindibile del confronto democratico. Bassano Satyricon. Prima di lasciarvi alla “lettera” ricevuta via email, comunico in conclusione all'autore che non gli invio invece alcun commento: quello che dovevo commentare, l'ho già fatto qui sopra.

LETTERA AL DIRETTORE

Buonasera Direttore,

Ebbene si, sono l’autore della scomoda vignetta del Ponte.

Non vivo più a Bassano da tanti anni e normalmente non seguo le vicende cittadine. Non conosco il Sindaco e nessuno della giunta e non ho una precisa collocazione politica.
Pur non facendo questo di mestiere ho fatto un favore a degli amici che mi hanno chiesto di interpretare i loro sentimenti per una antipatica vicenda, ai miei occhi nemmeno troppo grave.
Pare invece che inconsapevolmente abbia contribuito a sollevare il velo che copriva un malcontento più profondo, di cui proprio a causa del mio distacco non comprendo bene le ragioni.
Quello che però mi ha più colpito è stata la reazione scomposta delle “autorità” che hanno cercato di far rimuovere le vignette.
Tentare di imbavagliare le opinioni altrui è secondo me molto più grave del fatto per cui si protestava. La satira è per sua natura scomoda, ma tentare di cancellarla, oltre che essere antidemocratico, ha di solito portato sfortuna a chi ci ha provato.

Scrivo a lei perché in questo paio di giorni ho letto con piacere e divertimento le sue cronache puntute, e anche perché potrebbe essere considerato mio complice in questa mia seconda vignetta: ho infatti tratto ispirazione dalla sua espressione “C’era una volta il West Claudio Mazzocco” (ed era la prima volta che ne sentivo parlare).
Invio esclusivamente a lei questa vignetta assolutamente spontanea come un omaggio personale e senza aspettarmi che decida di divulgarla o che mi invii un suo commento.

La saluto cordialmente e le rinnovo i complimenti per il suo stile godibilissimo e pur non interessandomi più alle vicende di Bassano sicuramente frequenterò ancora il vostro sito.

Giovanni Minoli

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