Ultimora
18 Jul 2025 20:42
Morto il 17enne caduto da terrazzo a Corfù durante vacanza
18 Jul 2025 18:15
Dal Veneto all'Abruzzo natio per investire in agricoltura
18 Jul 2025 16:43
Gardaland compie 50 anni, specchio evoluzione del tempo libero
18 Jul 2025 15:08
Malattia di Lyme, un biofilm rende batteri resistenti a terapie
18 Jul 2025 15:04
Trovata morta escursionista dispersa su Croda del Becco
18 Jul 2025 14:56
Attacco informatico a sistemi Biennale di Venezia
19 Jul 2025 00:38
Usa, Israele e Siria hanno concordato il cessate il fuoco
18 Jul 2025 16:04
Morto in parapendio, ispezione cadaverica su Felix Baumgartner
18 Jul 2025 22:57
Tremano ancora i Campi Flegrei, paura ma nessun danno
18 Jul 2025 18:44
Borsellino 33 anni fa, la verità processuale oscurata dal depistaggio
18 Jul 2025 22:50
Falso allarme bomba sul traghetto a Livorno, la nave può partire
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Ci mancava Radetzky
Vi spiego perché nella pagella dell'amministrazione comunale di Bassano c'è scritto “storia: insufficiente”
Pubblicato il 21-01-2021
Visto 3.699 volte
Rullino i tamburi. In quell'inedito home video del Comune di Bassano del Grappa che martedì 19 gennaio ha celebrato in streaming la cerimonia di San Bassiano in versione distanziamento da Covid-19, non sono mancate anche la sigla di apertura e quella di chiusura, eseguite dai musicisti dalla Filarmonica Bassanese, ciascuno dei quali collegato dalla propria abitazione. All'inizio sono state suonate le note dell'Inno di Mameli, alla fine quelle della Marcia di Radetzky (Radetzky-Marsch) di Johann Strauss padre.
Si tratta della più famosa marcia militare del repertorio asburgico, contraddistinta da un ritmo e da una musica travolgenti: non a caso, dopo “Sul Bel Danubio Blu”, viene immancabilmente eseguita dai Wiener Philharmoniker come bis del Concerto di Capodanno di Vienna, col pubblico che batte le mani in eurovisione seguendo il tempo scandito dal direttore d'orchestra.
Ma il Comune di Bassano del Grappa non è il Musikverein di Vienna e per un'amministrazione a trazione leghista come quella di Bassano, con riconosciute presenze venetiste in maggioranza, non si tratta propriamente di una scelta azzeccata.

Fonte immagine: Facebook/Città di Bassano del Grappa
La Marcia di Radetzky venne infatti composta da Strauss senior per celebrare la riconquista austriaca di Milano ad opera del feldmaresciallo e comandante dell'esercito imperiale Josef Radetzky, dopo i moti rivoluzionari del 1848. Radetsky, tra le altre cose che ne contraddistinsero la lunga vita e carriera militare, fu anche il condottiero della riconquista austriaca del Veneto, tolto di mano all'esercito sabaudo, con un'avanzata militare che da Verona portò al bombardamento e alla resa di Vicenza il 10 giugno 1848, in quella che viene ricordata come la “Battaglia di Monte Berico”.
Ma non solo: fu pure lo stratega dell'assedio che segnò l'immatura fine della Repubblica di San Marco di Venezia, costituita solamente l'anno prima a seguito dell'insurrezione anti-austriaca della città, la quale dovette arrendersi stremata dalla fame e da un'epidemia di colera (da qui i celeberrimi versi dello scledense Arnaldo Fusinato: “Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca...”).
La biografia del maresciallo austriaco, ma di origini boeme, è lunga e complessa e in quanto tale affidata ai libri di storia. E accanto alle medaglie conquistate sui campi di battaglia, che gli riservarono però anche delle sconfitte come quella di Goito, di lui gli storici ricordano anche la opprimente e repressiva gestione dell'amministrazione del Lombardo-Veneto, di cui fu nominato governatore da un ancora giovane imperatore Francesco Giuseppe. Visto dunque con occhi italiani e soprattutto veneti, l'ispiratore della Radetzky-Marsch altro non è stato che il capo militare e quindi il ferreo prefetto di una potenza occupatrice, di cui vanno riconosciuti, ma non certo celebrati, i trascorsi bellici.
Suonarne la Marcia a Vienna fa parte della tradizione di una grande capitale che deve i suoi fasti, ma anche il suo eterno fascino, all'Impero Asburgico. Suonarla a Bassano del Grappa rappresenta invece una nota stonata, sufficiente a far ruggire di rabbia el Leon. Certamente l'idea è stata quella di eseguire per la giornata del Santo Patrono una musica di atmosfera festosa da Capodanno viennese, ma nella pagella dell'amministrazione comunale di Bassano, già sotto tiro per la gaffe del tentativo di conferimento della cittadinanza onoraria all'esule istriana Egea Haffner, c'è scritto “storia: insufficiente”.
Il 19 luglio
- 18-07-2024Un, due, Pré
- 18-07-2023Cento di questi Scacchi
- 18-07-2023Rigore è quando arbitro fischia
- 18-07-2022Tutti per uno
- 18-07-2021Notte Magica
- 18-07-2020Giochi d'estate
- 18-07-2020Bonus Malus
- 18-07-2019Ricomincio da 3
- 18-07-2017Rogo nel camion a Rossano Veneto
- 18-07-2017Vedo doppio
- 18-07-2017Totem e Tabù
- 18-07-2016Bassano: suonatore ambulante ubriaco ferisce due vigili
- 18-07-2016C'è chi dice Sì
- 18-07-2015Caffè senza zucchero
- 18-07-2015“Saltate Venezia, visitate Bassano”
- 18-07-2015Viabilità, una settimana di passione per lavori in zona piazzale Cadorna
- 18-07-2015Francesco Sarcina e Ligabue Jr. al Grifone
- 18-07-2015E Cena sul Ponte sia
- 18-07-2014“Un intervento strutturale per il Ponte”
- 18-07-2014A Romano le multe...tornano in strada
- 18-07-2014Tutto in due ore
- 18-07-2014Ristoratori...restauratori
- 18-07-2013Africa Unite
- 18-07-2013Pove, rubati da un furgone 50 chili di argento
- 18-07-2013Tutti in centro a ritmo di jazz
- 18-07-2013Diciamo grazie alla pioggia
- 18-07-2013E a Marostica nasce il governo ombra
- 18-07-2012“Vandali!” a Bassano
- 18-07-2011Il Pdl bassanese a Chisso: “Priorità per la Valsugana e la Bretella Ovest”
- 18-07-2011Nasce la ZTL in Centro Studi
- 18-07-2010E' arrivata a Primolano la prima locomotiva 880 001
- 18-07-2009Anoressia e bulimia: a Bassano un centro di cura