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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il Ministero di Fatima

Inidoneità della Cittadella della Giustizia per il Tribunale della Pedemontana: il senatore Zanettin interroga in ministro Nordio, citando l’articolo di Bassanonet. Interviene anche il Comitato di Vicenza. E intanto il sottosegretario Ostellari…

Pubblicato il 05-03-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

C’è il Mistero di Fatima e c’è il Ministero di Fatima.
Quest’ultimo, che altri non è che il Ministero della Giustizia, è chiamato a reggere le sorti dell’ancora ipotetico Tribunale della Pedemontana Veneta.
E come ogni Ministero di Fatima che si rispetti, lo sta facendo ancora in gran segreto e senza rivelazioni. Lo ha fatto almeno fino a ieri, il giorno della pubblicazione del mio articolo “La Cittadella della Mestizia” che ha riportato la clamorosa notizia dell’inidoneità della Cittadella della Giustizia di Bassano del Grappa ad ospitare la dotazione organica di magistrati e di dipendenti amministrativi prevista per il Tribunale della Pedemontana. Come da esito del sopralluogo compiuto lo scorso 21 febbraio da un funzionario dirigente del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e del personale del Ministero stesso.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (foto: pagellapolitica.it/archivio Bassanonet)

Sull’ispezione tecnica del dirigente ministeriale si apprendono intanto ulteriori sviluppi, sempre da fonti bene introdotte negli ambienti giudiziari vicentini.
Quella di febbraio non è stata infatti la prima visita a Bassano dell’alto funzionario, ma la seconda.
La prima si era svolta a dicembre, limitatamente solo al nuovo edificio della Cittadella della Giustizia. E già allora era stato decretato il pollice verso nei confronti della inadeguata capienza della struttura, ampiamente insufficiente in relazione al personale che dovrebbe esserne allocato.
Il sopralluogo di febbraio è stato così allargato anche ad altri due edifici: Palazzo Cerato, già sede della vecchia Procura della Repubblica, e un altro palazzo di proprietà comunale.
Ma anche in questo caso l’insieme delle “proposte” si è rivelato insoddisfacente in rapporto ai 36 magistrati e ai 120 amministrativi che complessivamente, fra nuovo Tribunale e nuova Procura, dovrebbero costituire la pianta organica del palazzo di giustizia del Circondario pedemontano.
La grana è dunque scoppiata nel dicembre 2023.
La qual cosa fa scaturire una oggettiva considerazione: che la Cittadella della Giustizia non corrisponda ai requisiti logistici richiesti è un problema noto all’amministrazione comunale non da due settimane, ma già da tre mesi.

Intanto, l’articolo pubblicato ieri sera su Bassanonet ha già raggiunto i quartieri alti del Ministero della Giustizia.
Oggi il senatore vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin ha trasmesso un’interrogazione parlamentare a risposta orale sulla questione al ministro Carlo Nordio.
Zanettin riferisce al ministro che “in data odierna, sul sito di informazione Bassanonet è stato pubblicato un articolo del noto giornalista Alessandro Tich, secondo cui mercoledì 21 febbraio si sarebbe svolta una visita a Bassano del Grappa di un funzionario dirigente del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e del personale del Ministero della Giustizia…” eccetera eccetera.
Il senatore riporta quindi quanto scritto nell’articolo in merito all’esito negativo dell’ispezione in rapporto alla pianta organica prevista per il Tribunale della Pedemontana.
Il parlamentare interroga pertanto Nordio “per sapere se le indiscrezioni di Bassanonet corrispondano a verità e quali siano i conseguenti intendimenti del Ministro interrogato in ordine alla istituzione dell’ipotizzato Tribunale”.
L’articolo della nostra testata è stato “intercettato” anche dal Comitato a Tutela di una Giustizia di Qualità a Vicenza, come si evince dal comunicato stampa trasmesso oggi alle redazioni dal Comitato medesimo, a firma del presidente avv. Gaetano Crisafi.

“Il Comitato per una Giustizia di qualità a Vicenza - esordisce la nota - viene a conoscenza dal sito Bassanonet.it che nei giorni scorsi ha avuto luogo un’ispezione ministeriale nella Cittadella della Giustizia a Bassano del Grappa che i promotori dell’apertura del Tribunale della Pedemontana avevano indicato quale sede per il nuovo Tribunale sostenendo che sarebbe bastato accendere la caldaia e tutto era pronto per accogliere magistrati, avvocati, e personale amministrativo.”
“L’esito dell’ispezione è stato negativo: la Cittadella della Giustizia di Bassano del Grappa sarebbe risultata ampiamente insufficiente in relazione al personale che dovrebbe esserne allocato - continua il Comitato -. Dopo mesi passati a discutere sull’impossibilità di procedere a nuove aperture di Tribunali per carenza dei magistrati e personale in quelli già esistenti e per l’inefficienza che i nuovi piccoli tribunali porterebbero con sé, si scopre che si stava parlando del nulla perché il progetto del nuovo Tribunale della Pedemontana di fatto era già irrealizzabile all'origine.”
“Insomma - prosegue il testo - la retorica di chi ha promosso il progetto basandosi sul fatto di utilizzare per il nuovo Tribunale un palazzo già pronto all’uso e senza spese ha tratto in inganno molte persone, anche amministratori ed esponenti politici, che in buona fede si sono accodati ad un progetto che abbiamo scoperto essere improponibile. Inutile dire che appare grave che tale circostanza sia venuta a galla solo ora e solo grazie ad un’ispezione ministeriale.”
“Il Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza - conclude il comunicato - ribadisce la scelleratezza del progetto di istituzione del nuovo Tribunale della Pedemontana, che appare sempre più disvelarsi come un mero interesse di bottega elettorale a costo dei cittadini e non certo una scelta per garantire un servizio di Giustizia di Qualità per Vicenza e Bassano.”
Fin qui le reazioni, certamente non morbide per usare un eufemismo, dal fronte berico.
Ma oggi, egregi lettori, è stato anche l’Ostellari-Day.

Questa mattina, e cioè a poche ore dalla diffusione urbi et orbi dell’articolo di Bassanonet, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, notoriamente favorevole all’istituzione del Tribunale della Pedemontana, ha trasmesso un comunicato stampa che trascrive il testo di un breve intervento video che lo stesso Ostellari ha affidato ad un reel su Instagram.
“Voglio dare una buona notizia a proposito del Tribunale della Pedemontana - dichiara l’esponente di governo -. Recentemente i tecnici del Ministero della Giustizia si sono recati a Bassano del Grappa per effettuare un sopralluogo, presso la struttura di via Marinali. L’esito del sopralluogo è positivo. Quindi l’iter per la realizzazione del Tribunale prosegue. Le chiacchiere non contano, contano i fatti”.
Non una parola di più.
Il problema, per parafrasare un noto slogan pubblicitario nel campo immobiliare, è che quello che ho scritto nel mio articolo di ieri non sono chiacchiere, ma solide realtà.
Sull’intervento del sottosegretario, che contraddice l’esito dell’ispezione tecnica, non è mancata la reazione praticamente immediata del Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, che riprende ancora i contenuti da me scritti (“Apprendiamo da un articolo di Bassanonet...”) ed è intitolato “Trasparenza, questa sconosciuta”.

“La visita del funzionario dirigente si è conclusa, secondo le fonti giornalistiche, con un parere tutt’altro che positivo da parte del funzionario ministeriale: il tribunale non avrebbe gli spazi e gli uffici che servono per ospitare il numero di dipendenti e magistrati necessari alla riapertura”, evidenzia la nota riguardo ai fatti riportati.
“Oggi invece, e stranamente solo oggi dopo due settimane dalla visita - prosegue il comunicato del PD -, il sottosegretario Ostellari diffonde un video di pochi secondi sui suoi social dicendo che il parere del funzionario è positivo. È in campagna elettorale anche il sottosegretario?”.
“In attesa di leggere la relazione ministeriale, quello che ci sconcerta è il silenzio assordante di Lega e Fratelli d'Italia cittadini - interviene Luigi Tasca, segretario e consigliere comunale del PD di Bassano -. In questi anni hanno sfilato a Bassano numerosi esponenti politici: il presidente della regione Zaia e il sottosegretario alla Giustizia della Lega Ostellari oltre all'europarlamentare di Fratelli d'Italia Berlato. Ora arriva un funzionario, la parte tecnica, che potrebbe mettere una pietra tombale sul Tribunale e nessuno apre più bocca, da Roma, a Venezia fino a Bassano per due settimane.”
“Pensiamo che le giuste ragioni per la riapertura del Tribunale debbano essere patrimonio di tutta la città - conclude il comunicato del partito di opposizione - e che le parti politiche non debbano appropriarsene per proprio tornaconto personale, insabbiando i problemi quando si presentano.”

In conclusione, va detto che il sindaco di Bassano Elena Pavan è stata colta in contropiede dalla rivelazione di Bassanonet ma sarà stata sicuramente rinfrancata dall’immediato video-messaggio di Ostellari, che ha fatto presto il giro dei telefonini della città.
Fonti interne questa volta alla maggioranza riferiscono infatti che la sindaca avrebbe detto ai suoi che tra il sottosegretario e i funzionari ha ragione il primo, perché non sono i tecnici a decidere ma la politica.
Fatto sta che la dichiarazione del senatore Andrea Ostellari è rimasta comunque sul vago e lascia aperto uno scenario in sospeso fra il tutto e il contrario di tutto.
Il Ministero di Fatima continua.

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