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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Due Renzi al prezzo di uno
Vespaio di commenti al veleno sul profilo social di Renzo Rosso che ha postato le foto della visita del premier Matteo Renzi con la Moretti alla Diesel a Breganze. Oggi RR ha replicato ai suoi followers inviperiti con una “lettera personale”
Pubblicato il 22-05-2015
Visto 5.511 volte
“Mai più Diesel in casa mia”. “Delusione totale”. “Che brutte frequentazioni”. “Come sei caduto in basso Rosso, che perdita di stile e dignità”. “Campagna pubblicitaria deludente”. “Renzo Rosso, ti stimavo molto, con oggi assai meno”. “Caro Renzo Rosso sempre stimato da parte mia, ma vedendoti con certi tizi mi lascia pensare…”. “Far credere che i jeans strappati sono "in" equivale al "le famiglie italiane si stanno arricchendo" ! ... fari di civiltà !” “Renzo.... hai perso un cliente. ciao ciao”. Oppure: “Rosso (…), adesso che hai accolto il Segretario del PD, il partito degli operai, aumenta lo stipendio ai tuoi dipendenti e fai veramente il rosso.” E per la serie daghe dentro: “Ecco a voi l’imprenditore del terzo millennio.. sfrutta la manodopera estera a basso costo e vota pd perché fa figo !” Ma c’è anche un esplicito: “Per carità! Sensa paròe”. Oppure un ancora più esplicito: “Ma copeve voaltri e chi vi ha fotografato”.
Sono solo alcuni dei numerosi commenti al veleno postati dagli utenti di facebook sul profilo social di Renzo Rosso, patron della Diesel e del gruppo OTB. Il riferimento alle poco accomodanti espressioni del popolo del web è la visita - con pranzo compreso - resa ieri dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in tour elettorale nel Vicentino assieme alla candidata governatrice del centrosinistra Alessandra Moretti, al quartier generale della Diesel a Breganze.
Ospite - per la seconda volta, ma in “prima uscita” nella veste di premier - dell’industriale dei jeans. Il quale ha subito pubblicato sulla sua pagina facebook le foto dell’incontro e un post in cui scrive, ovviamente in inglese: “Oggi sono stato molto orgoglioso di ospitare il primo ministro italiano Matteo Renzi in visita alla nostra azienda. E’ giovane, pieno di energia e molto positivo: ciò di cui abbiamo bisogno per fare il futuro del nostro Paese. Gli auguro tutto il meglio!”
Happy People: Renzo Rosso, Matteo Renzi e Alessandra Moretti al quartier generale della Diesel a Breganze (foto tratta da Renzo Rosso / facebook)
Apriti cielo. E’ vero che il post di RR ha ricevuto, al momento in cui scriviamo, oltre 1900 “mi piace”, ma la voce del dissenso - sul profilo social del guru del casual, solitamente abituato all'incondizionata ammirazione dei suoi estimatori - supera il livello di guardia.
Su Renzi in visita alla Diesel sbotta un altro utente del social: “Ma invece che andare a farsi regalare un paio di pantaloni non può occuparsi delle nostre tasche che sono sempre più vuote?”
E sintomatica è una domanda sul premier postata sul profilo di Rosso da uno dei tanti dissidenti: “Perché non vanno anche dagli artigiani che tirano avanti nonostante tutte le loro tasse, o dalle aziende che lavorano sotto organico pur di non chiudere?”
La risposta - direbbe Bob Dylan - soffia nel vento.
La replica di RR
In giornata Renzo Rosso - sempre sul suo profilo social - ha replicato agli interventi postati su facebook con una “lettera personale” ai suoi “follower”, che riportiamo di seguito:
LETTERA PERSONALE AI MIEI FOLLOWER
Ho letto con molta attenzione i vostri commenti ai miei post sui diversi social network relativi alla visita del Premier Renzi nella nostra azienda ieri, e sono stato sinceramente sorpreso dalla negatività che vi ho trovato.
‘Sei caduto in basso’, ‘non compro più i tuoi jeans’, ‘cosa c’entra Renzi con te’, ‘che schifo’ ... Una dopo l’altra le parole che ho letto mi hanno fatto rendere conto di come questo Paese abbia ormai perso la speranza di migliorare la situazione. In Italia ultimamente ci si limita a criticare, criticare, criticare, come nei talk-show televisivi, invece che rimboccarsi tutti assieme le maniche e vedere le cose per quello che potrebbero essere.
Qualcuno di voi si è chiesto perché Renzo Rosso ha incontrato Matteo Renzi?
Innanzitutto, di qualsiasi schieramento politico sia, un Presidente del Consiglio che viene a visitare la tua azienda è sempre un onore. Ed è il riconoscimento dei risultati e del lavoro che meritano gli oltre 7.500 dipendenti del nostro gruppo. Siamo un modello d’impresa studiato in tutto il mondo, ed è questa l’unica ragione per cui Renzi ha scelto di venire a vederci dal vivo.
Abbiamo parlato non di questioni personali, ma dell’economia, della nostra Regione e del nostro Paese.
Gli ho detto della necessità di ridurre la burocrazia in Italia, il vero cancro di questo Paese che per cavilli legali blocca nuove iniziative, lo spirito imprenditoriale del nostro popolo, e soprattutto la creazione di nuova occupazione. Gli ho fatto esempi di casi che sono successi a me, in cui per creare 10 nuovi posti di lavoro ho dovuto aspettare 2 anni.
Abbiamo parlato di agricoltura e della necessità di avere più terreni destinati all’uso agricolo. Facendo parte di EcorNaturaSi ed essendo entrato nel mondo del biologico, gli ho fatto presente come questo settore sia in grande espansione e come si potrebbe riportare i giovani a coltivare la terra assicurando loro ritorni economici interessanti.
Mi ha chiesto della corruzione nel calcio, e gli ho raccontato del nostro Bassano Virtus, una perla nel mare di tutte le categorie di Lega in termini di trasparenza e ruolo sociale nel territorio, e di come sia fondamentale attuare un cambio culturale in questo sport che tocca cosi tante persone, con modelli d’eccellenza come quello inglese.
Gli ho parlato del Tribunale di Bassano, di come il fatto di averlo accorpato a quello di Vicenza non stia aiutando la velocità dell’Amministrazione Pubblica e di conseguenza causando danni economici non indifferenti per le tante imprese di questa zona che operano in un contesto competitivo sempre più dinamico.
Al di la che personalmente stimo Renzi, lui è il nostro Primo Ministro ed è giusto che lo incontri, come domani incontrerei Grillo, Salvini o chiunque diventasse il prossimo Presidente del Consiglio. Perché penso che imprenditori, grandi o piccoli, che hanno una visione innovativa e un’esperienza quotidiana sul campo, in Italia e all’estero, possano dare il loro contributo a capire come si potrebbe, e dovrebbe, lavorare meglio.
L’obiettivo di tutti noi, al di là di chi sia il Presidente del Consiglio, deve essere quello di creare stabilità per questo Paese. Basta con i governi che restano sei, dodici, diciotto mesi e poi tutto cambia di nuovo, e nel frattempo tutto si ferma.
Così non si costruisce nulla. Men che meno la ripresa.
La critica sterile non porta a nulla mentre positività porta positività. E’ solo con questo spirito che tutti assieme noi Italiani possiamo pensare di fare di questo il Paese più dinamico, moderno e attraente al mondo.
Enjoy,
Renzo Rosso
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