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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Cavillo di battaglia
L’attacco frontale dell’ANM (“Ennesimo spreco di risorse per logiche di consenso clientelari”) e i peana della politica. Il nuovo Tribunale di Bassano del Grappa continua a dividere le acque
Pubblicato il 24-07-2025
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Sarà anche destinato a dirimere le liti giudiziarie, ma non riuscirà mai a dirimere le liti istituzionali che lo riguardano.
Il nuovo Tribunale di Bassano del Grappa, detto anche Tribunale della Pedemontana per gli amici ma non per il Governo, la cui riapertura è prevista nel disegno di legge governativo approvato dal Consiglio dei Ministri e inoltrato per l’approvazione definitiva alle Camere, continua a dividere e dividerà sempre le acque.
E se da una parte si registra un durissimo attacco frontale dell’ANM, Associazione Nazionale Magistrati, dall’altra assistiamo ai peana della politica “No VI” (“No Vicenza”) affrettatasi a salire sul carro dei bassanesi.

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È di ieri, nel Day After dell’annuncio del Governo che farà conferire al ministro Nordio il Premio Giustizia Città di Bassano, la severa presa di posizione della giunta nazionale dell’ANM, affidata ad un comunicato stampa intitolato “La riapertura dei piccoli tribunali danneggia la giustizia”.
“Riaprire i piccoli tribunali - afferma l’Associazione Nazionale Magistrati - significa adottare logiche di consenso clientelari e danneggiare ancora una volta l’efficienza della giustizia. La decisione del governo di riaprire le sezioni distaccate già soppresse nel 2012, è disarmante. Mentre inquieta l’Intenzione di aprire un tribunale - Bassano del Grappa - dinanzi alla cui incomprensibile istituzione gli stessi avvocati di Vicenza avevano chiesto di soprassedere.”
“Dobbiamo denunciare - aggiunge la nota - l’ennesimo spreco di risorse, che vanifica, come in un surreale gioco dell’oca, tutto lo sforzo profuso dai magistrati per offrire ai cittadini un servizio quanto più possibile efficiente e razionale e soprattutto rapido. Questa scelta rallenterà i tempi della giustizia e danneggerà la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.”
Niente di nuovo sotto la toga: la contrarietà della magistratura, sul piano regionale e nazionale, e dell’avvocatura non bassanese al progetto giudiziario “pedemontano” era già stata espressa pubblicamente in più occasioni e per le motivazioni più volte riportate anche negli articoli di questo portale.
Questa volta però l’asticella del dissenso si è alzata notevolmente, con la pesante accusa di “adottare logiche di consenso clientelari” direttamente rivolta al Governo e al Ministero, già nel mirino dei magistrati per la riforma della giustizia che prevede, tra le altre cose, la separazione delle carriere.
Ma in opposizione alla requisitoria dei Pm e alla rigidità dei giudici, il Tribunale di Bassano ha il suo avvocato difensore: ed è appunto la politica, che in vista anche e soprattutto delle prossime elezioni regionali ne sta facendo un cavillo di battaglia.
Che il governatore Luca Zaia, uno dei primi a intervenire nelle caselle di posta elettronica delle redazioni dopo il Consiglio dei Ministri del 22 luglio, abbia ringraziato il Governo “per aver mantenuto la parola data” ed espresso la sua soddisfazione per “il via libera al Tribunale della Pedemontana” con il quale “si apre un nuovo corso per la giustizia in Veneto e per un territorio fortemente produttivo come quello bassanese”, non fa neanche più notizia.
Zaia è stato sempre un presidente partigiano, incondizionatamente a favore del presidio di giustizia in riva al Brenta.
Plaude alla decisione del Governo di centrodestra persino il Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, anche se con alcuni distinguo alla San Tommaso.
Maria Di Pino, che è la segretaria del PD bassanese ma che è anche avvocato, già componente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bassano del Grappa, rileva che “dopo tanti anni di attese e non pochi proclami potremmo essere giunti all’avvio di una vera svolta per la nostra città”.
“Andrà letto naturalmente il testo della preannunciata legge delega, che darà l'avvio a quello che sarà comunque un lungo iter parlamentare - aggiunge -. Il Governo ha sicuramente tutti i numeri per procedere velocemente, come ha dimostrato in varie occasioni su questioni molto meno condivisibili di questa.”
“Attendiamo quindi gli sviluppi di questo primo passo, sperando che le giornate definite storiche siano finalmente tali e non finiscano per essere invece solo cronache pre elettorali - conclude Di Pino -. Bassano merita di essere la sede di un presidio di giustizia irrinunciabile, sia per le persone che per le imprese del territorio. Lo è stata storicamente e deve tornare ad esserlo.”
“Finalmente è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri per il ripristino del Tribunale della Pedemontana a Bassano del Grappa.”
Chi gioisce invece con queste parole è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio, già in pieno assetto da campagna elettorale.
“È un grande risultato per il centrodestra, in particolare per Fratelli d’Italia - continua JF -. Ricordo che il senatore Luca De Carlo ha presentato un progetto di legge al Senato proprio per il Tribunale, e che il sindaco di Bassano, Nicola Finco, già da consigliere regionale aveva promosso atti di indirizzo a favore del ripristino, ai quali anch’io ho dato il mio voto.”
“Sono fermamente convinto che il ritorno del Tribunale della Pedemontana rappresenti un’opportunità non solo per Bassano, ma per tutta la Regione - continua -. Ora si passa alla discussione parlamentare per completare l’iter, e poi sarà realtà.”
“Il Tribunale della Pedemontana - sottolinea è il frutto di una collaborazione concreta tra amministratori locali e Governo centrale, è proprio questo ciò che gli italiani si aspettano da un centrodestra guidato da Fratelli d’Italia.”
Così Joe Formaggio in un comunicato stampa sulla decisione del Consiglio dei Ministri, intitolato:
“Grande vittoria di Fratelli d’Italia e dell’amministrazione del sindaco Nicola Finco.”
Gli fa eco il suo fido scudiero e addetto stampa Gianluca Pietrosante, consigliere comunale di FdI, che in un suo post su Facebook inerente al Tribunale esprime il suo grazie a Fratelli d’Italia “e anche alla Lega, che con il sottosegretario alla Giustizia Ostellari e l’attuale sindaco di Bassano Nicola Finco si sono spesi moltissimo”.
Dichiarazioni sui meriti dell'attuale sindaco - sia di Formaggio che del suo seguace, ma anche di Zaia in un passaggio del suo comunicato - che però, visto che di giustizia stiamo parlando, non rendono giustizia alla realtà delle cose.
Perché il sindaco Finco ha solamente raccolto i frutti che sono stati seminati dal vero promotore e fautore del percorso politico e di coesione territoriale sfociato nella decisione dell’altro ieri del Consiglio dei Ministri: il suo predecessore Elena Pavan.
Ma ecco che oggi il Circolo di Fratelli d’Italia di Bassano del Grappa corre ai ripari.
Esprimendo in un comunicato stampa “piena soddisfazione per il Tribunale della Pedemontana”, FdI Bassano fa infatti intervenire al riguardo proprio Elena Pavan, nella sua veste di responsabile provinciale del Dipartimento Giustizia del partito.
“Per me è una grande soddisfazione vedere il percorso che avevo ripreso con determinazione nei miei cinque anni da sindaco oggi arrivare a un punto di svolta decisivo - dichiara l’ex primo cittadino -. Quando il Tribunale fu soppresso, Bassano fu ingiustamente penalizzata, la densità di aziende, il tessuto produttivo, il carico di contenzioso e la conflittualità economico-giuridica meritavano ben altra considerazione.”
“Ora si compie un atto di giustizia verso un territorio che contribuisce in maniera significativa al PIL nazionale - aggiunge -. Un tessuto economico che in proporzione, per concentrazione, ha pochi eguali. Il Tribunale è già pronto, le strutture ci sono.”
Prosegue Elena Pavan:
“Condivido appieno le parole dell’on. Ciro Maschio, presidente della Commissione Giustizia della Camera, che a Bassano - lo scorso 9 giugno - ha anticipato con grande lucidità la portata della riforma della geografia giudiziaria: si ripristineranno solo quei Tribunali per cui c’è una reale necessità. Tra questi c’è, con indicazione esplicita, proprio quello della Pedemontana.”
“Fratelli d’Italia - conclude l’ex sindaco leghista - dimostra ancora una volta di avere a consapevolezza e la volontà politica di costruire una giustizia di prossimità, moderna ed efficiente, all’altezza di territori vitali come il nostro.”
In questo tourbillon di voci, c’è anche la voce del portavoce del Circolo bassanese di Fratelli d’Italia Nicola Giangregorio:
“Fratelli d’Italia Bassano del Grappa è sempre stato favorevole alla riapertura del Tribunale, e oggi possiamo dire con fierezza che questo obiettivo è sempre stato nel nostro orizzonte politico. Ringraziamo Elena Pavan per essersi attivata in modo determinante durante la sua amministrazione e per aver saputo portare il tema con serietà e coerenza, anche quando era difficile farsi ascoltare.”
“A differenza di altre forze politiche, come il Partito Democratico bassanese che all’epoca giocò al classico “gioco delle tre carte" sulla questione del Tribunale, oggi celebriamo il risultato con la consapevolezza di non aver mai cambiato posizione - aggiunge il portavoce FdI -. La riapertura del Tribunale è un chiaro segnale di rafforzamento della giustizia sul territorio, a tutela dei cittadini e dell’economia. In questi anni abbiamo raccolto testimonianze concrete di grandi investitori che hanno rinunciato a operazioni nel bassanese proprio per l’assenza di un presidio giudiziario.”
Da qui il canto giangregoriano:
“Bene, dunque. Avanti con convinzione verso la riapertura del Tribunale, un atto di giustizia, una scelta sociale e di civiltà.”
Alleluia, Alleluia.
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