Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 25-07-2023
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Clamoroso in via Matteotti.
Stefano Facchin ha protocollato in municipio le sue dimissioni da presidente del consiglio comunale di Bassano del Grappa e dal gruppo consiliare della Lega.
Contestualmente, Facchin ha aderito al Gruppo Misto, lo stesso che raggruppa i due consiglieri comunali di opposizione Roberto Campagnolo e Giovanni Cunico.
L’ormai ex presidente del consiglio comunale Stefano Facchin (fonte immagine: ilgiornaledivicenza.it)
Il terremoto politico è stato formalizzato questa mattina, con atto di protocollo numero 0049422.
Nella lettera ufficiale indirizzata al sindaco Elena Pavan, agli assessori, ai consiglieri comunali e al segretario generale del Comune, Facchin comunica testualmente “le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio della città di Bassano del Grappa, continuando altresì a svolgere normalmente il proprio ruolo di Consigliere Comunale eletto democraticamente dalle persone”.
“Si comunica inoltre - prosegue e conclude il testo -, anche di lasciare il Gruppo Consiliare “LEGA SALVINI-LIGA VENETA” e il passaggio al gruppo già costituito “Gruppo Misto”.”
Appresa la notizia nel pomeriggio di oggi, chi vi scrive ha cercato di contattare direttamente Facchin per avere ulteriori informazioni e raccogliere eventuali dichiarazioni, ma l’ormai ex presidente del consiglio comunale ed ex esponente leghista non ha risposto al messaggio.
La qual cosa, a modo suo, rappresenta già una risposta.
Mi ha risposto solamente in serata, durante la scrittura di questo articolo, chiedendo scusa per non averlo fatto prima e proponendomi di sentirci domani senza aggiungere altro.
Mi faccio dunque, e fatevelo anche voi, un nodo al fazzoletto.
Come si evince dal testo della comunicazione di dimissioni, nella lettera ufficiale Stefano Facchin non ha spiegato i motivi del suo passo indietro.
Come riferiscono fonti della maggioranza, la decisione è stata presa questa mattina a seguito di una a dir poco animata riunione del gruppo di maggioranza tenutasi ieri sera, nel corso della quale sarebbe scoppiata una accesa disputa tra Facchin e qualche altro consigliere in merito alla questione Baxi/Pengo/San Lazzaro, che sarà discussa e votata nel decisivo consiglio comunale di giovedì prossimo.
Facchin risiede a San Lazzaro, lì è maggiormente concentrato il suo bacino elettorale e il suo nome è indicato tra i “dissidenti” della maggioranza a riguardo del trasferimento di Pengo nel quartiere a sud di Bassano, in predicato di votare contrario all’atto di indirizzo per il recepimento del protocollo d’intesa proposto al Comune di Bassano dalle due aziende.
La clamorosa notizia è fresca di giornata e non è ancora il momento di analisi e approfondimenti.
Certamente, aderendo al Gruppo Misto, giovedì prossimo Stefano Facchin avrà maggiore libertà di votare secondo coscienza e non secondo schieramento. Mani sLegate.
Ma sarebbe riduttivo limitare lo scenario della sua decisione all’impegno contingente del voto consiliare su Baxi/Pengo e su Pengo/San Lazzaro.
Comunque sia, il caso Facchin fa risuonare, in prospettiva, molto più di un campanello d’allarme sulla tenuta politica della maggioranza Pavan negli ultimi mesi del proprio mandato legislativo.