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Direttore Responsabile
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Nicola Ignazio Elio
Oltre 10.000 persone al Concertozzo di Elio e le Storie Tese al Bassano Music Park. Più di tre ore di spettacolo, preceduto dal Concertozzino, con un’ampia scaletta di successi e con ospiti sul palco tra cui un’ottima Francesca Michielin
Pubblicato il 06-07-2025
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Nicola Ignazio Elio, sindaco di Bassano per una notte, compare sul palcoscenico del Bassano Music Park con la fascia tricolore, per il taglio del nastro del Concertozzo 2025 di Elio e le Storie Tese affidato alla madrina ovvero madrinozza dell’evento Geppi Cucciari.
In realtà la grande kermesse è in corso già da ore, col Concertozzino dei gruppi e degli artisti emergenti prescelti dagli Elio (Ladri di Carrozelle, Pax Side of the Moon, Pepp1, Viadellironia, Elton Novara, Planet Butter, Vanarin e Francamente) che presentati dal Trio Medusa hanno animato il pomeriggio di un Parco Ragazzi del ’99 gremito all’inverosimile.
Ma è col simbolico taglio del nastro poco dopo le 21 che parte ufficialmente, tra l’euforia generale, l’annuale reunion dell’inossidabile gruppo pop-rock-satirico-demenziale i cui componenti (della formazione originaria manca solamente Rocco Tanica) non sembrano avvertire il passare degli anni.

Foto Alessio Marini
L’invito a partecipare a questa “Woodstock dell’inclusione”, che attraverso la musica promuove la sensibilizzazione sulle opportunità sociali e lavorative per l’autismo e per le altre disabilità, ha raccolto anche questa volta - come nelle precedenti tre edizioni di Bergamo, Carpi e Monza - un’adesione di massa: sono infatti presenti all’evento oltre 10.000 persone, come da dato certificato dalla bigliettazione diffuso in serata dall’organizzazione DuePunti Eventi.
Se il giorno prima in piazza Libertà Elio aveva detto scherzando che “possiamo puntare a un grande sogno, un obiettivo che sembrava impossibile, cioè battere Sting”, quel grande sogno quindi si è avverato.
Il concerto “sold out” di Sting di questa sera al Bassano Music Park ha esaurito tutti gli 8.500 biglietti disponibili. Ma quello di Sting è un concerto con posti a sedere e in quanto tale con una capienza limite prefissata.
Il Concertozzo si svolge invece con la formula, assai più aperta per lo spazio a disposizione, dell’happening: c’è anche una tribuna con posti a sedere ma la gran parte del popolo Eliano è concentrata in piedi sul grande prato davanti al palco, con piena libertà di muoversi in tutti gli altri spazi di Parco Ragazzi.
In particolare nell’area food, retrostante alla tribuna, dov’è collocata la maggior parte degli stand e dei “food truck” delle associazioni, capitanate da PizzAut di Nico Acampora, che si occupano di dare lavoro ai ragazzi autistici e con altre disabilità e che erogano il cibo e le bevande per la serata.
Che dire? Dal sold out a PizzAut il passo è breve.
Quella degli Elio e le Storie Tese è una reunion degna di tale nome.
Assieme al sempreverde Stefano Belisari alias Elio nel ruolo di frontman e di instancabile trascinatore della serata, si scatenano sul palco gli altrettanto evergreen Faso al basso, Cesareo alla chitarra, Jantoman alle tastiere e Christian Meyer alla batteria, quest’ultimo affiancato alle percussioni dai suoi due giovani “badanti” Riccardo Marchese e Paolo Rubboli. Non mancano le incursioni sulla scena di Mangoni, l’architetto e artista con un pizzico (e anche più di un pizzico) di sana follia, che interpreta vari personaggi tra cui Supergiovane.
Completano la formazione Vittorio Cosma alle tastiere e la bravissima vocalist Paola Folli.
Una band ben assortita per oltre tre ore di spettacolo continuato.
Il pubblico è più che reattivo (ma con una serata del genere è difficile che non lo sia) e mi colpiscono i ragazzi più giovani, e sono veramente tanti, che conoscono a memoria e cantano a squarciagola dei classici del Novecento - come “John Holmes”, “Cassonetto differenziato per il frutto del peccato”, “Servi della Gleba” o “Born to be Abramo” - portati al successo dagli Elio quando loro non erano ancora nati.
Nella scaletta del Concertozzo ce n’è per tutti i gusti e per tutte le generazioni: dalla reliquia sanremese “La terra dei cachi” a “Parco Sempione” e da “Il vitello dai piedi di balsa” e da “Essere donna oggi” a “Ignudi fra i nudisti”, intervallati da improvvisazioni alla Elio come l’“ascolto forzato” di “Cuoricini” dei Coma_Cose.
Oltre agli Elio’s e assieme agli Elio’s, si alternano sul palco anche gli ospiti dell’evento.
A cominciare da Lillo (quello di Lillo & Greg) che canta “Una pagnotta e un sogno in tasca”, canzone dei Latte & i Suoi Derivati, storico gruppo da lui fondato negli anni ’90 assieme a Greg.
Spazio poi al melodico kitsch d’autore con l’acclamata esibizione di Ruggero de I Timidi, che offre alla serata l’interpretazione di due titoli che la dicono lunga sul suo repertorio, “Timidamente io” e “Vibratore”, prima di eseguire assieme ad Elio “Uomini col borsello” (sottotitolo: “Ragazza che limoni sola”), altro ed ennesimo brano antologico dell’infinito repertorio della band.
Infine la star di casa: Francesca Michielin.
La quale, nonostante “non stia bene” come rivela Elio al microfono, non ha voluto mancare all’appuntamento e regala anzi una performance di ottimo livello.
Prima cantando il suo vecchio cavallo di battaglia “Nessun grado di separazione” e poi scatenandosi assieme agli Elio e le Storie Tese nell’interpretazione di “Mio Cuggino” e di “Heavy Samba”.
“Canta bene”, commenta uno spettatore di fianco al vostro umile cronista.
E così Francesca Michielin entra di diritto nella Hall of Fame della storia dei Concertozzi.
Quindi, dopo un travolgente “Supergiovane” con Mangoni in costume da supereroe tarantolato sul palco, la scaletta ufficiale del Concertozzo 2025 si conclude.
Ma il pubblicozzo vuole ovviamente il bis, richiesto in coro da tutti gli astanti al grido ritmato di “Forza Panino”, citazione dall’iconico brano “Tapparella”.
Ed eccolo accontentato.
Elio e gli altri ritornano osannati sul palco per concludere definitivamente il grande evento con quattro bis: “La ditta”, una sfrenata jam session dei tre batteristi Paolo Rubboli, Riccardo Marchese e Christian Meyer, “Pagano” e infine, inevitabilmente, “Tapparella”.
The End.
Nicola Ignazio Elio, sindaco di Bassano per una notte, si accomiata assieme ai suoi assessori nel tripudio di una serata perfetta.
Eletto sindaco per plebiscito, con più di 10.000 voti favorevoli.
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