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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
El bidon de San Marco
Segnalazione dei residenti di quartiere San Marco sull’abbandono di rifiuti presso la campana per la raccolta indumenti davanti alla chiesa. Un mese fa l’amministrazione comunale aveva istallato le telecamere ma non sono funzionanti
Pubblicato il 20-09-2024
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Non solo ecopiazzole.
C’è anche la questione - in realtà un déjà vu mai completamente risolto - dell’abbandono selvaggio dei rifiuti da parte dei soliti incolti in questo o in quell’altro punto del territorio.
Questa volta è il turno di quartiere San Marco a Bassano, dove un gruppo di residenti ha trasmesso una segnalazione a Bassanonet “sul grave problema di abbandono dei rifiuti davanti alla chiesa della parrocchia”.
Cumuli di rifiuti abbandonati accanto alla campana di quartiere San Marco
Il problema denunciato dai cittadini riguarda la campana per la raccolta degli indumenti usati posizionata sul piazzale della chiesa di San Marco Evangelista, vicino alla strada, sul lato di via Marinoni di fronte al bar S. Marco.
Ai lati della campana, come lamentano i residenti, continuano ad accumularsi sacchi di immondizie, ovvero “dai 2 ai 3 depositi alla settimana di rifiuti che in un anno fanno 152 sacchi di rifiuti davanti alla chiesa”.
“Il problema - aggiungono - nasce dal fatto che davanti alla chiesa c’è una campana gialla e basta questo fatto perché certe persone maleducate depositino sacchi di ogni genere.”
Gli abitanti rivolgono quindi “un forte appello ai Parroci Don Enrico e Don Andrea”, i quali secondo gli scriventi “finora pur sapendo, sono stati indifferenti al problema”, affinché “facciano rimuovere la campana gialla” che “non è a servizio della comunità” (in quanto l’abbigliamento dentro la campana è ritirato da una cooperativa che “ci guadagna pure”) ma “è un ricettacolo di immondizie”.
“Inoltre - prosegue la comunicazione trasmessa a Bassanonet - nel quartiere siamo tutti arrabbiati perché l’amministrazione comunale ci aveva finalmente installato le telecamere circa un mese fa, proprio davanti al piazzale della chiesa, ma queste non sono funzionanti… quindi oltre al danno la beffa.”
“Vi preghiamo di portare all'attenzione questa grave situazione - continua il testo -, anche perché il quartiere ha già le sue problematiche di ordine pubblico (per questo avevamo fatto richiesta di mettere le telecamere), a cui si aggiunge il degrado delle immondizie davanti ad un luogo sacro come la chiesa e il monumento degli Alpini.
“Vi ringraziamo - conclude la nota - per quello che potete fare per il nostro quartiere.”
Firmato: Residenti quartiere S. Marco.
Ringrazio anch’io i residenti di quartiere San Marco per essersi rivolti alla nostra testata allo scopo di segnalare questa incresciosa situazione.
E come sono solito fare, mi sono recato sul posto per constatarla di persona.
Nel tardo pomeriggio dell’altro ieri ho fatto una capatina in loco e vicino alla campana gialla non c’erano i cumuli di sacchi immortalati nelle foto trasmesse in allegato al comunicato dei cittadini.
Evidentemente sono arrivato in quartiere in un momento di intervallo di quelli che sono “dai 2 ai 3 depositi alla settimana di rifiuti”
C’era però un bel sacco di scoasse, abbandonato a lato della campana stessa, necessario e sufficiente a confermare il degrado.
Poi sono ritornato ieri, non appositamente ma perché spesso parcheggio l’auto in via Velo, e ho dato nuovamente un’occhiata: il bel sacco di scoasse del giorno prima era sparito.
In compenso ce n’era un altro, diverso, alla base del lato opposto della campana.
Ho anche notato il cartello, che in base alla segnalazione dei residenti appare inutile, davanti al monumento a pochi metri dall’ecopiazzola abusiva: “Area di rispetto videosorvegliata”. Davvero assurdo.
Rilancio quindi la comunicazione degli abitanti del quartiere e segnalo anch’io el bidon de San Marco, poco edificante esempio di inciviltà reiterata in quella che fu la terra della Serenissima.
Che fare quindi per risolvere il problema?
Togliere via la campana-ricettacolo di immondizie, come richiesto dai residenti, sarebbe la soluzione più drastica e anche la più semplice.
Anche se la campana per la raccolta degli indumenti usati verrebbe ricollocata altrove e non farebbe che spostare il problema da qualche altra parte.
Poniamo tuttavia il caso che quel grande bussolotto di colore giallo rimanga lì al suo posto.
Innanzitutto l’amministrazione comunale dovrebbe prendersi la briga di attivare il funzionamento delle telecamere della videosorveglianza sul piazzale della chiesa, ma non basterebbe.
Per contrastare l’abbandono selvaggio dei rifiuti e far desistere chi vorrebbe metterlo in pratica sono necessarie due altre cose: volontà politica ed efficacia operativa.
Faccio l’esempio a noi vicino del Servizio Associato di Polizia Locale dell’Asolano, competente per i Comuni di Asolo, Fonte e Maser.
Su impulso delle tre amministrazioni comunali (volontà politica) quel comando di Polizia Locale ha messo in atto un vero e proprio piano di contrasto (efficacia operativa) all’abbandono di sacchi e rifiuti all’aria aperta.
Vengono svolti pattugliamenti mirati allo scopo e più volte è stata data la notizia della denuncia degli autori degli abbandoni, identificati con nome e cognome grazie soprattutto alle tracce personali recuperate all’interno dei sacchi lasciati per strada.
È una cosa che si potrebbe fare benissimo anche a Bassano del Grappa.
Ma con la dispersione di energie che sta caratterizzando l’attività di servizio della Polizia Locale dell’Unione Montana del Bassanese, forse è chiedere troppo.
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