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Via del CRISCO

Una cinquantina di delegati di nove Paesi da oggi a venerdì a Bassano per il meeting del progetto europeo CRISCO sul coinvolgimento dei cittadini per la coesione e inclusione sociale

Pubblicato il 14-03-2018
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Se c'è una cosa che mi fa illuminare d'immenso, nel senso di una continua sorpresa, sono gli acronimi dei progetti dell'Unione Europea. Che spesso rappresentano dei fulgidi esempi di fantasia al potere. È il caso della sigla CRISCO, che è l'acronimo di “Crossroad of the Regions-fostering involvement of all citizens in local life to Improve Social Cohesion” (“Incrocio del coinvolgimento di tutti i cittadini promosso dalle Regioni nella vita locale per Migliorare la Coesione Sociale”). Il progetto rientra nel programma “Europe for Citizens” promosso e finanziato dalla Commissione Europea e come dice il suo stesso complicato nome si propone la promozione e il coinvolgimento di cittadini nel perseguire una più profonda coesione sociale, una maggiore partecipazione in iniziative inclusive e la promozione del dialogo tra cittadini e tra diverse culture che coesistono e si incontrano nei diversi territori d’Europa.
L'iniziativa si rivolge in particolare - come leggiamo nel sito criscoeurope.eu - a “città europee di media dimensione con un alto tasso di popolazione straniera e migrante che tende a formare gruppi socio-demografici separati e non sufficientemente coinvolti nella vita locale, talvolta a spese della coesione e integrazione sociale”.
Il progetto si propone quindi di sviluppare la comprensione reciproca tra la componente maggioritaria e quella minoritaria della popolazione locale attorno alle quattro principali ragioni ritenute alla base di questa integrazione “debole”: barriere culturali e sociali, pregiudizi e situazioni individuali precarie, barriere linguistiche e mancanza di spazi pubblici per le attività di inclusione. Musica per le orecchie di un'Amministrazione comunale “inclusivista” come quella di Bassano del Grappa. E proprio Bassano - attraverso un progetto che coinvolge sia l’assessorato alle Politiche dell’infanzia, Giovani generazioni, Sport e sia quello alla Cultura e promozione del territorio - si è aggiudicata il bando europeo CRISCO assieme ad altre 9 città partner del continente.

Foto Alessandro Tich

E da oggi si fa sul serio: sono infatti arrivati in città una cinquantina di rappresentanti delle delegazioni europee delle città partner coinvolte in un fitto programma di tre giorni di approfondimento, riflessione, spettacoli e workshop sul tema dell'inclusione, in parte anche aperti al pubblico.
Anche se la lingua veicolare dell'incontro europeo è come sempre l'inglese, si tratta di una piccola Babele giunta in riva al Brenta da un'area geografica estesa dallo Ionio al Baltico. Partecipano infatti al meeting internazionale bassanese i delegati della Municipalità di Etterbeek (Belgio), leader partner; del VIFIN-Resource Center for Integration della Municipalità di Vejle (Danimarca); dell'Associazione ALDA (European Association for Local Democracy) di Strasburgo (Francia) e delle Municipalità di Delft (Paesi Bassi), Vlora ovvero Valona (Albania), Rēzekne (Lettonia), Novo Mesto (Slovenia), Jonava (Lituania) e Tartu (Estonia).
Tutti insieme appassionatamente per condividere le buone pratiche e la ricerca di nuove modalità per favorire l'inclusione e la cittadinanza attiva.
Nel pomeriggio il gruppone della CRISCO-people si è dato appuntamento a Villa San Giuseppe per il convegno introduttivo dell'intensa tre-giorni. Ma il vero big moment è il primo appuntamento pubblico previsto per domani, giovedì 15 marzo dalle 10.45 alle 13, con una tavola rotonda che si terrà al Museo Civico e nella quale si rifletterà sul tema, naturalmente in English, “Cultural and social barriers to integration”. Nel corso dei lavori ogni partner sarà invitato ad esporre una sua “buona pratica”: i partecipanti avranno così modo di confrontarsi e considerare analogie e differenze che emergeranno tra le varie situazioni di inclusione/esclusione sociale nei rispettivi territori.
Il resto del programma si svolgerà in collaborazione con quella corazzata delle arti performative internazionali che risponde al nome di Operaestate Festival.
Sempre domani alle 21, nell'ambito dei CRISCO-days, andranno infatti in scena al Garage Nardini i danzatori di Dance Well - progetto che promuove la pratica della danza, in contesti artistici e musei, per persone che vivono con il Parkinson e per qualsiasi altro potenziale danzatore - che eseguiranno la Nelken Line, coreografia ideata da Pina Bausch. A seguire (21.15) saliranno sul palco del Garage Nardini i musicisti della Banda di Quinnipack, formazioni musicale nata nel 2009 con l'obiettivo di includere, attraverso la musica, soggetti più svantaggiati, affiancati da volontari, maestri e musicisti, raggiungendo nel tempo risultati davvero sorprendenti.
La giornata di venerdì 16 inizierà alle 11, sempre al Garage Nardini, con un workshop condotto da Matteo Maffesanti. L’artista, fondatore del collettivo “Elevator Bunker”, vuole coinvolgere persone comunemente considerate svantaggiate all’interno di un processo artistico e performativo inteso in senso ampio.
L’obiettivo fondamentale del progetto è quello di creare un ambiente aperto, svincolato dall’ambito socio-assistenziale, in cui poter esprimere e sviluppare la propria creatività, considerando le caratteristiche individuali non un limite ma una risorsa. In serata alle ore 21 andrà in scena “Assolo per Achab” uno spettacolo di Ullalà Teatro in collaborazione con la compagnia Din Don Down, vincitore come miglior spettacolo al festival nazionale “Teatro e disabilità” di Monza 2017.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
Nel corso di questi tre giorni di lavoro, ciascuno dei partner sarà impegnato a sperimentare e riconsiderare le proprie iniziative in ambito di integrazione locale, e a scambiare le esperienze tra la rete CRISCO. Dal lavoro condiviso, tra i gruppi di cittadini europei, l’obiettivo è quello di generare una ricaduta locale dalle iniziative più rilevanti e impattanti, con la possibilità di contestualizzare e applicare nei territori coinvolti le buone pratiche individuate, oltre a renderle disponibili per l’intera Unione Europea.
È l'obiettivo del programma tutto-incluso sul tema dell'inclusione a Bassano.
Che è l'acronimo di “Buone Attività Sociali Sorgono A Nuovi Orizzonti”.

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