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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Politica

Repubblica di San Marin

Intervista al leader di Impegno per Bassano Roberto Marin, il “più gradito” dai bassanesi nel sondaggio promosso dal PD. “Io candidato sindaco? La situazione è ancora di confusione e poca chiarezza, ritengo prematura qualsiasi scelta”

Pubblicato il 08-01-2024
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Mamma mia, quanti Santi.
Su una parete del suo studio di commercialista a Rossano Veneto, Roberto Marin ha appeso la raccolta dei San Bassiano che ogni anno vengono disegnati o dipinti da un artista diverso per gli inviti alla cerimonia del Santo Patrono del 19 gennaio.
Ed è proprio qui, nella Repubblica di San Marin, che incontro il leader di Impegno per Bassano. Il quale, politicamente parlando, è l’uomo del momento.

Roberto Marin (foto Alessandro Tich)

L’ex vicesindaco ha infatti salutato il 2024 con il botto dei risultati del sondaggio promosso dal Partito Democratico sul gradimento degli elettori nei confronti dei politici cittadini, nel quale si è collocato al primo posto con un indice di fiducia del 69%.
Al netto della scientificità del sondaggio stesso, che è comunque un’iniziativa commissionata da una determinata parte politica, si tratta in ogni caso di un biglietto da visita non da poco in prospettiva elettorale.
Stiamo parlando dell’amministratore pubblico che per oltre tre anni ha fatto parte della giunta Pavan in veste di “numero due”, salvo poi dimettersi il 5 settembre 2022 per una diversità di vedute sul modo di amministrare la città diventata oramai inconciliabile.
Da allora la storia a Palazzo della civica Impegno per Bassano, senza più Marin nella stanza dei bottoni e con la sola Marina Bizzotto a rappresentarla in consiglio comunale, si è trasformata in una anomala e soprattutto combattuta convivenza con il resto della maggioranza, che più di una volta ha portato a dei veri e propri strappi da parte di Impegno a suon di voti contrari o di comunicati stampa al calor bianco.
La condizione di “separati in casa” della lista di Marin da una parte e delle restanti componenti della coalizione di centrodestra dall’altra, perdura ormai da quasi un anno e mezzo e tutto fa presagire che continuerà fino alla scadenza di questo mandato amministrativo.
Al momento fatidico del voto comunale 2024, questo atteggiamento di forte distacco nei confronti di Lega, FdI, Forza Italia & C. pagherà come ha già pagato in occasione del sondaggio realizzato dal centrosinistra?
Agli elettori, come sempre, l’ardua sentenza.

Roberto Marin, partiamo con una domanda secca. Lei ha intenzione di candidarsi a sindaco?
Diciamo che per ora, e vista la situazione di confusione e anche di quadro non chiaro, ritengo prematura qualsiasi scelta. Anche in virtù delle valutazioni che stiamo facendo come lista civica sul nostro impegno nel 2024. È stata sicuramente una buona notizia e una bella apertura del 2024 il risultato del sondaggio che, sebbene commissionato dal Partito Democratico, comunque dà una lettura e uno spaccato della città. È un riconoscimento al sottoscritto, ma direi un riconoscimento anche alla città di Bassano del Grappa, in qualche maniera. Il sondaggio ha dato un’indicazione di preferire una scelta di coerenza concreta, una scelta fatta sì di moderazione ma anche di decisioni ben precise, concrete, a partire dalle mie dimissioni e poi con le posizioni assunte.

In un precedente comunicato stampa di Impegno per Bassano, voi avete detto in sostanza di avere le mani libere in prospettiva elezioni 2024. In che senso? Correte da soli, pensate a salire su qualche treno o cosa?
Intanto, il posizionamento della nostra lista è quello di una civica di centrodestra. E naturalmente questa è la nostra collocazione. Abbiamo diverse opzioni in campo e stiamo facendo le valutazioni più opportune. Valutazioni fatte anche vendendo cosa sta succedendo nel quadro politico locale. E ribadisco che si vede confusione e poca chiarezza. Vogliamo correre soprattutto con la città di Bassano del Grappa, al di là degli schieramenti politici.

Torniamo un attimo alla legislatura attuale. Come fate ancora a stare in maggioranza?
Sostanzialmente, noi, più che stare in maggioranza, abbiamo detto che siamo una lista civica di centrodestra. Attualmente la lista civica Impegno per Bassano non viene convocata nei gruppi di maggioranza e non viene convocata alle riunioni dei capigruppo, complessivamente parlando, per dimenticanza o non so per cosa, ma comunque non viene presa in considerazione. Noi ce ne facciamo una ragione e proseguiamo con il nostro compito e incarico soprattutto di rappresentare bene e nel miglior modo la nostra città.

Da 1 a 10, quanto è possibile, tra le varie opzioni che state valutando, che alla fine e dopo tutti questi “fuochi artificiali” Impegno per Bassano comunque entri in una coalizione di centrodestra e quindi con Lega, Fratelli d’Italia, eccetera?
Ad oggi non siamo mai stati contattati dal centrodestra. Vedremo quindi cosa succede. Non so dare una valutazione perché la politica è anche l’arte del compromesso, qualche volta. La vedo difficile.

Lei è un moderato. Non è l’unico moderato, però, tra i nostri leader politici locali e cito ad esempio Angelo Vernillo. Non è che tutti questi moderati, alla fine, si calamitino reciprocamente? Potrebbe nascere una coalizione moderata, chiamiamola così?
Mah, io più che legare una scelta al modello moderato, la legherei al modello dell’interesse primario per la città. Non più le bandierine di partito, per questo e per l’altro sindaco, per questa o per l’altra coalizione, ma finalmente una scelta che possa fare esclusivamente gli interessi della città. Bassano soffre e ha sofferto di questo posizionamento centrodestra-centrosinistra e invece aspetta solo ed esclusivamente risposte dall’amministrazione.

Questo non posso non chiederglielo: mi può dire almeno una volta la parola “lungimiranza”?
Certo! (ride, NdR). Aggiungerei un’altra parola, oltre alla lungimiranza: la necessità della coerenza. La coerenza che, ribadisco, inizio a vedere come un bene prezioso assai raro nella politica locale.

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