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Pengo anch’io? No, tu no
La capogruppo di Impegno per Bassano Marina Bizzotto esclusa dagli inviti a un incontro convocato dalla giunta coi capigruppo consiliari sulla questione Baxi/Pengo. “Lungi da me il voler pensare male, ma la cosa fa riflettere”
Pubblicato il 08-07-2023
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Sbadataggine o atto politico?
Amnesia o dietrologia?
Sono due le opposte chiavi di lettura dell’episodio accaduto in seno al Palazzo comunale.

La capogruppo di Impegno per Bassano Marina Bizzotto
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha convocato i capigruppo consiliari, sia di maggioranza che di opposizione, a un tavolo di discussione sulla questione Baxi/Pengo, il tema bollente di queste settimane in città.
Li ha convocati tutti, fuorché uno: la capogruppo di Impegno per Bassano Marina Bizzotto.
Lo segnala la stessa Bizzotto con una comunicazione trasmessa in redazione, che riportiamo di seguito.
E allora, per l’appunto, i casi sono due.
O l’ufficio di segreteria di competenza ha compiuto per errore la clamorosa omissione oppure si è trattato di un “segnale politico” nei confronti di Impegno per Bassano, la cui posizione nei confronti del trasferimento di Pengo a San Lazzaro, per consentire a Baxi di espandersi nell’attuale stabilimento Pengo ad essa confinante in via Trozzetti, sarebbe contraria.
Che Impegno per Bassano sia da tempo una “costola staccata” dalla maggioranza è cosa risaputa. Ma formalmente la civica della Bizzotto e dell’ex vicesindaco Roberto Marin appartiene ancora all’alleanza di centrodestra che ha fatto eleggere sullo scranno più alto di via Matteotti il sindaco Elena Pavan.
E anche se - come spero sia stato - si trattasse di una tanto banale quanto pesante disattenzione, la stessa Bizzotto sottolinea che non c’è stato “nemmeno il tentativo di mettere una pezza e scusarsi a riunione in corso con un invito in zona Cesarini, dopo che qualcuno ha fatto presente la dimenticanza”.
Ed ecco che - come se in questo mese di luglio gravido di fatti di attualità e di polemiche politiche le notizie non bastassero - scoppia un nuovo caso all’interno dell’amministrazione.
E come avrebbe cantato il grandissimo Enzo Jannacci:
“Pengo anch’io? No, tu no.”
COMUNICATO
Ci sono molti temi importanti e urgenti che la nostra città di Bassano si accinge ad affrontare e ci sono le giuste sedi per farlo, coniugando la necessità mediatica del far trasparire il risultato e il rispetto per chi è stato chiamato, mediante il voto, a rappresentare i cittadini.
Decisioni decennali come l'area PPE4, il piano Mar, questioni delicate come il futuro dell'Isaac e vicende contingenti come l'area di San Lazzaro e quella delle ex Smalterie.
Su quest'ultima mi devo soffermare mio malgrado non tanto per il tema in sé, ma per non aver potuto portare la mia opinione e quella di chi mi ha dato fiducia ad un tavolo, convocato e voluto dalla giunta con tutti i capigruppo di minoranza e maggioranza, per fare un punto e trovare una quadra sul protocollo di intesa sottoscritto da Baxi e Pengo, pervenuto a tutti gli amministratori in settimana.
Un momento di confronto a cui però chi di dovere non si è preso la briga di invitarmi.
Il tema è divisivo, è terreno di scontro in quanto tutti i vari portatori di interesse e le molte persone, quartieri, associazioni, aziende, sindacati chiamati in causa vanno ascoltati e hanno il diritto di esprimere la propria rispettabilissima opinione, condivisibile o meno che sia.
Il compito sta poi a noi amministratori di poter discernere quella che riteniamo la miglior soluzione per la città, ognuno secondo propria coscienza.
Se però in fase di conoscenza, discussione e valutazione Ci, e in particolare Mi in questo caso, viene impedita la partecipazione diventa difficile fare scelte consapevoli e che ci vedono lungo.
Lungi da me il voler pensare male, perché magari le opinioni sono divergenti rispetto a chi gestisce attualmente la cosa pubblica, ma fa riflettere, di fronte all'evidente errore della mancata convocazione, nemmeno il tentativo di mettere una pezza e scusarsi a riunione in corso con un invito in zona Cesarini, dopo che qualcuno ha fatto presente la dimenticanza.
Tanto più che, fin dalle prime volte che se ne discusse nella maggioranza da me allora assiduamente frequentata, della tematica in questione ho sempre cercato di capirne le ragioni e interessarmi a tutto tondo senza pregiudizi, evidenziandone criticità e complessità di gestione fin da subito. E non ero di certo l’unica.
Vero che Impegno per Bassano non è in armonia con il governo della città, vero che come abbiamo sempre ribadito non ci sentiamo affini alla “sinistra”, vero però che più di 2000 persone, esprimendo il voto a Impegno per Bassano, hanno contribuito a portare all'elezione l'attuale sindaco. Persone che magari meritano un po' più di rispetto su quelle che possono essere le loro sacrosante e doverose opinioni, a prescindere delle divisioni interne che cammin facendo si sono create nella maggioranza.
Spero di poter chiarire la faccenda e di poter dare, a tempo debito e prima che i giochi siano fatti, il mio contributo e quello di tutti i cittadini preoccupati per le sorti di quelle aree affinché il sano esercizio della democrazia possa continuare ad avere un valore.
Marina Bizzotto, capogruppo di Impegno per Bassano
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