Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 04-07-2019
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Libera nos a Malo. Chiedo scusa al compianto Luigi Meneghello se ho preso in prestito il titolo del suo fantastico romanzo autobiografico, ma la cosa ci sta.
Non c'è infatti pace, veramente, per la Superstrada Pedemontana Veneta, un cui primo moncherino di 7 chilometri, tra Breganze e la A31 Valdastico, è stato inaugurato da un mese e un giorno. La nuova tegola cade in testa al concessionario SPV Spa su intervento della Procura della Repubblica, che ha disposto il sequestro del cantiere della galleria di Malo, per l'ipotesi di reato di frode a danno della Regione Veneto causa l'utilizzo di materiali, da una parte, non regolamentari e, dall'altra, diversi da quelli previsti dagli elaborati progettuali. Il provvedimento dell'autorità inquirente comporta un inevitabile dilazionarsi dei tempi di realizazzione del tunnel mentre il resto dell'infrastruttura stradale sarà completato entro il 2020.
È quanto afferma una nota, trasmessa in redazione dall'ufficio stampa della giunta regionale, della Struttura di progetto Pedemontana Veneta, che pubblichiamo di seguito:
Fonte immagine: regione.veneto.it/web/superstrada-pedemontana-veneta
COMUNICAZIONE
L’Ufficio stampa della Giunta Regionale del Veneto diffonde la seguente nota della Struttura di progetto Pedemontana Veneta:
La Struttura di progetto Pedemontana Veneta della Regione del Veneto informa che nella giornata odierna è stata notificata al concessionario una ordinanza della Procura della Repubblica di Vicenza per il sequestro del cantiere della galleria di Malo, lunga circa 6 km.
L'ipotesi di reato è frode nella esecuzione della galleria a danno della Regione per utilizzo di materiali non marchiati CE e miscele di calcestruzzo diverse da quelle previste dagli elaborati progettuali.
Gli uffici della Regione sono ovviamente a disposizione della Procura qualora dovesse essere necessaria qualsiasi collaborazione o documentazione depositata agli atti.
Si ritiene che il provvedimento assunto dalla Procura non produca effetti particolarmente rilevanti rispetto ai tempi di realizzazione dell'intera opera. Si ricorda infatti che già sulla medesima galleria gravavano da tempo due sequestri, il primo sul lato di Malo a seguito dell'incidente mortale del 2016, ed il secondo sul lato di Castelgomberto, a seguito del cedimento del terreno occorso nel 2017, ancora non risolti.
Pertanto l'intera opera, esclusa la galleria, procede a ritmi serrati, così come programmato, con previsioni di conclusione entro il 2020, mentre la galleria, già in ritardo rispetto ai cronoprogrammi approvati per le suddette motivazioni, andrà dettagliatamente riprogrammata nei tempi a seguito dei risvolti e dei tempi che assumerà l'indagine della Procura.
19-08-2025
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