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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
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Una delegazione di imprenditori dell'emirato sarà in visita nella nostra regione: previsto un incontro anche a Bassano. Nell'occasione gli ospiti kuwaitiani visiteranno alcune eccellenze del “made in Veneto”. Tra queste...anche il Mose
Pubblicato il 27-09-2014
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Il suo nome completo, come da comunicato stampa, è Sua Altezza Shikh Jaber Mubarak Al Hamed Al Sabah. Difficile da pronunciare e da ricordare: ma gli imprenditori veneti dovrebbero segnarselo, e metterlo in evidenza, nella loro agenda. Perché Sua Altezza Shikh eccetera eccetera è il primo ministro dello Stato del Kuwait, in visita ufficiale nei giorni scorsi in Italia per suggellare i 50 anni di cooperazione tra i due Paesi. Una missione istituzionale che ha preparato il terreno, proprio in occasione dell'importante anniversario, al progetto “Go4Kuwait”: una intensa cinque-giorni di incontri con una delegazione di imprenditori kuwaitiani che si svolgerà dal 5 al 9 ottobre nel Veneto.
L'iniziativa è promossa da Abdullah Yahya Al-Yahya, Cavaliere della Repubblica Italiana e coordinatore generale del progetto Kuwait-Italia per il Golfo Arabo, e dal suo consigliere, l'imprenditore italiano Giancarlo Insinna. “Insieme abbiamo deciso - dichiara Insinna - di organizzare questo meeting per rafforzare i rapporti tra i due Paesi, al fine di creare sinergie professionali durature.”
Un'occasione, a quanto pare, da cogliere al volo: in tempi di giro di affari stagnante, di pagamenti insoluti e di assegni postdatati nel mercato interno e di grossi problemi anche nell'export, conseguenti all'embargo alla Russia, ecco che nuovi orizzonti si possono schiudere per l'ansimante economia del Nordest nella terra dei petrodollari. E così, alcuni tra i più importanti imprenditori veneti operanti nei più diversi settori - ambientale, tecnologico, petrolifero, scientifico, turistico, tecnologico, risparmio energetico, edile e design del Made in Italy - incontreranno la delegazione dei loro colleghi dell'emirato in una serie di meeting, tavole rotonde e visite in aziende organizzata allo scopo.
Una veduta di Kuwait City (fonte immagine: arabianbusiness.com)
Il programma ufficiale di “Go4Kuwait” è ancora in fase di definizione e sarà presentato nei prossimi giorni. Quello che è certo è che il tour economico-imprenditoriale interesserà le città di Venezia, Verona, Treviso e Bassano del Grappa. Un bel riconoscimento per la nostra città e per il suo territorio, “promossi” tra i comprensori produttivi più significativi della regione.
“Go4Kuwait - informano i promotori - nasce con l’obiettivo di rispondere ai bisogni concreti delle aziende e istituzioni in modo innovativo e personalizzato, creando le basi per un crescente sviluppo dell’economia italo - kuwatiana e stringendo accordi imprenditoriali in questa direzione. Sarà una grande opportunità per il rilancio dell’economia veneta e italiana. Una vetrina unica per le eccellenze del Made in Italy che avranno la possibilità di dialogare con importanti investitori kuwaitiani.”
Della serie: speriamo bene. Ad oggi, hanno già aderito al progetto molte realtà imprenditoriali del Veneto, anche dal Bassanese. Ci sarà, per gli attesi ospiti, pure la verifica sul campo: per mostrare ai businessmen del Golfo il livello di produttività che si può riscontrare alle nostre latitudini, saranno per loro organizzate anche delle visite educational ad alcune eccellenze dell'economia del Nordest. E, tra gli eventi in scaletta, è in programma anche la visita al Mose (Modulo Sperimentale Elettromeccanico), il sistema di dighe mobili contro le acque alte a Venezia, alla presenza dell'imperituro ex parlamentare vicentino Mauro Fabris, che dallo scorso anno è il nuovo presidente del Consorzio Venezia Nuova, concessionario dello Stato per la realizzazione e la gestione della grande opera.
Speriamo solo che i capitani d'azienda dell'emirato, aggiornandosi su internet, non abbiano letto le recenti notizie di cronaca giudiziaria, riferite all'era Galan-Chisso, sul maxi-appalto lagunare. Un'inchiesta su cui i magistrati veneziani stanno cercando di andare sempre più a fondo, come le trivelle petrolifere di Kuwait City.
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