Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 18-02-2025
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Febbraio, non aprile, il più crudele dei mesi. Il Carnevale che sale ha sempre anche storicamente parlando tra le sue componenti principali la follia, insita nel suo interrompere per qualche giorno i ruoli imposti e svelare la possibilità di mondi totalmente differenti da quello in cui viviamo – o che per circostanze o scelta, non viviamo.
Nel mezzo, lo schizzo quasi a sorpresa, in vero molto desiderato e progettato da tempo, di una mostra-lampo, quei lampi perfetti che squarciano d'estate (nelle estati che non esistono più) un'afa stagnante, collocata nei giorni che anticipano per l’appunto il culmine del Carnevale e “dopo la sbornia Sanremese e San Valentino” – così esordisce la nota sull’inaugurazione (in programma venerdì 21 febbraio, alle ore 17.30).
La collocazione disegnata dunque in un contesto pop – simpaticamente, acutamente, in stile AlePop.
il manifesto della mostra 3 Ex Ragazzi Visionari, realizzato da AlePop, dal 21 febbraio nella Chiesa di San Giovanni Battista
Con altrettanta lietezza e con amore per l’ironia viene sottolineato che si tratta di una “mostra di boomer art”.
Viene annunciata con questa didascalia, sul sito di Lampi Creativi, la mostra 3 Ex Ragazzi Visionari, collettiva che sarà allestita nella Chiesa di San Giovanni Battista dal 21 febbraio a domenica 2 marzo, esposizione che ospiterà opere di AlePop, Enrico Minato e Joseph Rossi.
Tre artisti e tre comunicatori visivi legati alla cultura dell’immagine in tutte le sue forme che si presentano come boomer, per inquadrare l’età e il contesto storico-culturale in cui sono cresciuti, ma che parlano nella loro arte linguaggi senza tempo e universali. Amore e cura appassionata dell’elemento grafico, individuato come linguaggio espressivo che definisce una lingua madre, e poi il comune denominatore dell’ironia, i fili rossi originali che li uniscono e che unisce la loro arte.
Boomer è un termine che indica chi è nato tra il 1946 e il 1964, ed è un appellativo che solitamente viene attribuito a chi mostri atteggiamenti o modi di pensare ritenuti ormai superati dalle nuove generazioni, ma in questo caso si tratta di (ex) ragazzi visionari, l’ex in tutta evidenza riferito solo anagraficamente ai “ragazzi”, dato che le visioni sono ben presenti e accese e potenti nei lavori e nell’espressione artistica di tutti e tre. Come sempre vitale è stata ed è la loro attenzione al gesto civico e alla discussione senza ipocrisie e senza sconti, alla guida la passione, il senso critico, l’idea del confronto.
I 3ERV hanno vissuto a pieno dei cambiamenti epocali, “forse senza essere in grado di comprenderli”, hanno dichiarato candidamente, come se la comprensione, il prendere con sé, fosse un dovere a cui in qualche modo hanno sentito di aver mancato: illuminato, e pieno di onestà e dignità, il non prendere con sé tanta parte di ciò che è stato e che è questo mondo.
Dalle brevi note di presentazione dei protagonisti della mostra, figure molto note anche nel contesto cittadino, ma qui raffigurate in didascalie autobiografiche, quindi ben parlanti, note che avremo modo e cura a breve di ampliare e di approfondire:
Enrico Minato, artista che prende la parola, la declama in immagine e confonde le nostre idee preconcette con una coerenza che abbraccia il pubblico e che necessita del rapporto e confronto con le persone;
Joseph Rossi forma e deforma qualsiasi linguaggio in favore di una rilettura provocatoria e schizofrenica, classicamente impostata a profanarne il senso con sofisticata raffinatezza;
AlePop, pur vivendo “fuori dal mondo”, riesce a leggere la contemporaneità con senso critico che restituisce riconoscendone la complessità in maniera caustica e diretta.
Il progetto a cura di Fabiola Scremin e Marco Maria Polloniato, ideata e organizzata da ZazaMag, AgitKom, Lampi Creativi, Futuro Antico, il progetto grafico, inconfondibilmente coloratissimo e vibrante, generoso e bello, a cura di AlePop, la mostra sarà visitabile nella Chiesa di San Giovanni Battista a partire dal 21 febbraio nei giorni mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle ore 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle ore 15 alle 19.
L’ingresso è libero.