Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Teatro

Ex genitori ed ex figli? Al Remondini, il malessere incompreso

Lunedì 4 marzo, la stagione teatrale bassanese ha portato sul palco il dramma di Florian Zeller Il figlio

Pubblicato il 05-03-2024
Visto 4.012 volte

Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Lunedì 4 marzo, la stagione teatrale della Città di Bassano, realizzata in collaborazione con il circuito Arteven, ha ospitato lo spettacolo Il figlio, tradotto e diretto da Piero Maccarinelli.
Sul palco del Remondini sono saliti come protagonisti Cesare Bocci e Galatea Ranzi, “genitori” del giovane Giulio Pranno, e poi Marta Gastini, a dare vita in un gioco delle coppie, ma con figli, al testo omonimo scritto dal drammaturgo e regista francese Florian Zeller, opera che ha debuttato a Parigi nel 2018.
Prodotto da Il Parioli e Teatro La Pergola, il lavoro mette in scena i drammi dell’adolescenza fragile e della sanità mentale, le incomprensioni tra le generazioni e all’interno delle coppie, la solitudine e il malessere generati da un teatrino delle convenzioni a cui è difficile sfuggire, proprio del mondo contemporaneo.

da Il figlio, con Cesare Bocci, Galatea Ranzi e Giulio Pranno

Ad accogliere sul palco, una scenografia nera, buia, illuminata da rettangoli-finestre sul nulla — creazione firmata da Carlo Di Marino con Javier Delle Monache, alle luci.
I riflettori sono puntati su una sorta di interno-notte che avvolge le abitazioni di due “famiglie”: una diventata ex, dove all’inizio abitano madre e figlio, una attuale, dove abitano l’ex marito di lei con la nuova moglie (ovviamente giovane e carina) e il nuovo figlio.

Le pareti nere si sfogliano come sipari d’occorrenza, dirigendo la visuale dello spettatore all’interno delle due case dove si svolgono le vicende. Protagonista è il figlio Nicola, diventato da grandicello figlio di divorziati, ragazzo che ha sofferto e continua a soffrire il balletto con variazioni di assetti affettivi che l’ha visto coinvolto, destabilizzante per il suo già fragile equilibrio mentale.
Cesare Bocci (volto noto anche grazie alla serie tv Il commissario Montalbano) è un doppiamente padre poco paterno in realtà, che si arrabatta a mantenere gli equilibri tra ciò che è stata e ciò che è la sua vita a strati, ancorata a due donne e ai loro figli. Galatea Ranzi-Anna è una donna ancora ferita e una madre troppo emotivamente affettiva per rappresentare una colonna portante, o anche solo un lampione luminoso a cui appoggiarsi, per Nicola.
I problemi sono quelli che si immagina, legati alla frequentazione “obbligata” tra i due ex genitori, poca gradita alla nuova moglie, tenuta in piedi dai problemi legati alla scuola, alla crescita e alle devianze di Nicola, che a sua volta non si dà pace, migra da una casa all’altra e tenta di adattarsi alla sua nuova vita di figlio in realtà poco conteso, più di peso.
Non ruota tutto intorno al “piccolo sole” che Nicola era stato: ora vengono prima i vagiti del neo-figlio neonato, progetti di viaggi a Portofino, carriere lavorative, finte allegrie da American Party — con tanto di performance da ballo fuori d’anca di papà, al ritmo di “A far l’amore comincia tu”.
Il ragazzo si rintana in camera, è una sorta di Hikikomori molto occidentale, ma il suo nido un giorno è invaso dalla “ragazza” di papà e quindi torna dalla madre, che gli vuole bene, ma cominciava a stare bene anche da sola… Tutto ordinario. Di straordinario, ma neanche poi tanto purtroppo, c’è la presenza di un coltello sotto il cuscino, di cicatrici sottovalutate su braccia e polsi, di un fucile da caccia in casa — che era del nonno, un padre di padre del tutto a tono.
Giulio Pranno, grazie anche a un aspetto da ragazzino un po’ alla Di Caprio da giovane, interpreta con i giusti toni e un assetto credibile Nicola, trova con scioltezza la misura per dare anima a questo personaggio di ragazzo vittima della depressione ben mascherata da passeggero disagio adolescenziale. Bocci e Ranzi vestono con sobrietà i panni grigi di due genitori comuni, un padre e una madre del tutto normali nei loro egoismi, nel loro conformismo e anche nell’incapacità di cogliere ciò che sul serio “non è normale”, che chiaro sfila davanti agli occhi.
Senza svelare il finale, che non è così scontato, un’ultima nota potrebbe essere data alle istituzioni, che fanno la loro comparsa da angolazioni sempre po’ in ombra (il liceo, il pediatra, l’ospedale — messi in rappresentazione da Riccardo Floris e Manuel Di Martino). Della società viene messa in luce pari inadeguatezza — in termini preveggenza, senza scomodare la prevenzione.

“Non è una questione d’amore”: è la frase-chiave dello spettacolo, pronunciata a un certo punto sul palco. Non lo è di sicuro.
Applausi calorosi per gli interpreti, dal pubblico bassanese.

Il 29 aprile

Più visti

1

Attualità

22-04-2024

La storia siamo noi

Visto 11.741 volte

2

Attualità

25-04-2024

Belli Ciao

Visto 10.683 volte

3

Attualità

24-04-2024

Coffee Freak

Visto 10.416 volte

4

Politica

22-04-2024

Euroberto

Visto 9.861 volte

5

Politica

24-04-2024

E.R. - Zen in prima linea

Visto 9.331 volte

6

Politica

26-04-2024

In un secondo Momento

Visto 8.828 volte

7

S.O.S. città

26-04-2024

Yes We Can

Visto 8.385 volte

8

Attualità

26-04-2024

Silence, Please

Visto 7.387 volte

9

Politica

27-04-2024

Elementare, Watson

Visto 5.439 volte

10

Imprese

26-04-2024

Imprese e investimenti in attesa del taglio dei tassi

Visto 5.196 volte

1

Politica

06-04-2024

Teatro Verdi

Visto 14.386 volte

2

Politica

05-04-2024

Mazzocco in campagna

Visto 13.132 volte

3

Attualità

08-04-2024

La Terra è rotonda

Visto 12.530 volte

4

Attualità

22-04-2024

La storia siamo noi

Visto 11.741 volte

5

Attualità

15-04-2024

Signori della Corte

Visto 11.603 volte

6

Politica

07-04-2024

Gimme Five

Visto 11.583 volte

7

Politica

12-04-2024

Cavallin Marin

Visto 11.224 volte

8

Politica

09-04-2024

Carraro in carriera

Visto 11.097 volte

9

Politica

03-04-2024

Pavanti tutta

Visto 10.931 volte

10

Politica

19-04-2024

Campagnolo per tutti

Visto 10.768 volte