Ultimora
26 Apr 2024 18:38
Venezia, ispezione con un drone al Campanile di San Marco
26 Apr 2024 18:06
Venezia, 23-600 i turisti paganti nel secondo giorno ticket
26 Apr 2024 17:05
Il Papa a Venezia, alla messa anche 'superfamiglia' Tripodi
26 Apr 2024 13:56
Sequestrati 1800 prodotti cosmetici in supermercati vicentini
26 Apr 2024 13:48
Rubano smartphone e chiedono riscatto, arrestate 2 ragazze
26 Apr 2024 12:53
Ticket Venezia: Zuin, effetto disincentivo non può vedersi ora
26 Apr 2024 23:31
Putin firma, Gazprom gestirà le filiali dell'italiana Ariston
26 Apr 2024 23:01
Juve-Inter 0-2, la Roma è campione d'Italia donne senza giocare
26 Apr 2024 22:40
Serie A: Frosinone batte Salernitana 3-0 CRONACA e FOTO
26 Apr 2024 21:50
Serie A: Frosinone-Salernitana 2-0 DIRETTA e FOTO
26 Apr 2024 21:46
Oblio oncologico, per alcuni tumori scatta anche dopo un anno
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura - n.21
Una recensione di L’isola di cemento, di J.G. Ballard: uno sguardo d'autore sulla Terra e i suoi abitanti, visti da quaggiù
Pubblicato il 06-08-2017
Visto 1.506 volte
L’isola di cemento (Concrete Island), scritto da J. G. Ballard e pubblicato nel 1974 (Feltrinelli, 2007, 155 pagine, 7,50 euro) è stato il soggetto letterario che ha dato vita alla nuova rappresentazione recentemente messa in scena a cura di “Color Lab”, laboratorio di Color Teatri, all'interno di Trame, la rassegna veneta e contemporanea di scambi di esiti di laboratori teatrali.
«Nessun uomo è un’isola», scriveva Hemingway, ma in questo romanzo di Ballard un uomo che è rimesso al mondo, da sopravvissuto a un incidente stradale, e diventa “l’isola”, quella che è costretto ad abitare in seguito all’evento che l’ha sbattuto fuori strada, su uno spartitraffico di cemento, c’è ed esiste/resiste come un novello Robinson catapultato in un nuovo mondo all’inizio ostile, e che poi diventa bonaccia nella tempesta, l’occhio del ciclone, l’unico mondo possibile.
Alienato all’improvviso, a causa dello scoppio di uno pneumatico, da una vita da “Robert Maitland” (trentacinquenne architetto benestante, tutto moglie e amante, lavoro e Jaguar), l’uomo che esce ferito dall’auto e si ritrova in uno spazio altrettanto alienato dalla città (Londra) e dalla civiltà, diventati puntini luminosi all’orizzonte, irraggiungibili.
Si crede perduto e solo, si ingegna per sopravvivere, in un luogo dove denaro, cravatte eleganti, bella faccia e gli status symbol della sua posizione vincente in società non gli servono più a niente e scopre presto che l’isola non è disabitata: la popolano Proctor-l’acrobata “bestiale” (un moderno Calibano) e Jane, una giovane prostituta squilibrata che è una via di mezzo tra Miranda e Ariel (tre personaggi protagonisti de La Tempesta, di Shakespeare). Lontani dall’essere presenze tranquillizzanti, questi due personaggi rappresentano in realtà degli ostacoli al termine del naufragio tra il cemento. Maitland ha anche il sospetto che siano presenze allucinatorie, create dalla febbre e dalla fame che lo stanno debilitando mentre passano i giorni, e la salvezza sembra sempre più un miraggio.
L’isola si rivela in breve un satellite della città dove approdano dopo lanci programmati oggetti-rifiuto, cibo-rifiuto (quello gettato dai finestrini dagli automobilisti di passaggio sul raccordo autostradale), persone-rifiuto. La critica a realtà e società metropolitane consumistiche e tecnicizzate è sempre stata uno dei temi cardine dell’opera di Ballard, che si è servito del genere della fantascienza per esplorare quello “spazio interno” del tutto umano che avvince e inquieta allo stesso tempo chiunque si appresti a indagarlo. L’isola, più che raffigurare una falla nel sistema, ne rappresenta la logica prosecuzione.
Da questo osservatorio privilegiato — potrebbe essere, senza licenze letterarie, una di certe isole ecologiche al contrario che spuntano alle costole delle città — si assume una posizione di dominio che consente anche al lettore di guardare, con un certo sconforto, “la Terra e i suoi abitanti da quaggiù”.
Il 27 aprile
- 27-04-2023PoveraItalia.it
- 27-04-2022Veni, Vidi, Body
- 27-04-2022Naturalmente Brocchi
- 27-04-2021Divide et Impera
- 27-04-2021Roberto di Canossa
- 27-04-2020Pentola a pressione
- 27-04-2019Sputacaso
- 27-04-2019All Stars
- 27-04-2018Il Museo Cinico
- 27-04-2018Il Canale di Suez
- 27-04-2018Addio Giuseppe Nardini
- 27-04-2017Categoricamente Sì
- 27-04-2017Poletto: “Solidaretà alla CGIL”
- 27-04-2015Canilli (B.d.G.): “No all'apertura il 1° maggio del Grifone”
- 27-04-2015Tempio Ossario, conclusi i lavori di monitoraggio
- 27-04-2015Ladri e ricettatori, arrestati due moldavi
- 27-04-2014In aula col replicante
- 27-04-2012Gassificatore: la parola alla Pyromex
- 27-04-2011Bassano: cancellato il tributo consortile
- 27-04-2011Bassano, nasce il “Living Lab”
- 27-04-2011Viaggio all’Aquila, città fantasma
- 27-04-2010Io no spik Inglish
- 27-04-2010Metropark: la storia infinita