Pubblicità

UnipolMove

Pubblicità

UnipolMove

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Illustri

E Olmi va alla guerra

L'occhio critico e disincantato del maestro sulla Prima Guerra Mondiale nel centenario del conflitto: sull'Altopiano di Asiago terminate le riprese di “Torneranno i prati”, il film di Ermanno Olmi sull'Italia in guerra nel 15 - 18

Pubblicato il 15-03-2014
Visto 4.121 volte

Il primo ciak risale allo scorso gennaio, ieri è stato il giorno delle ultime riprese.
Narrano le cronache che il regista abbia voluto “vere facce da freddo” per girare le immagini del fronte in inverno. E così, invece di ricostruire il set in uno studio cinematografico per affidarsi successivamente ai miracoli tecnici della post-produzione, a 83 anni ha sfidato le gelide temperature dell'Altopiano di Asiago coperto di neve per far rivivere visivamente, e con realismo assoluto, una notte in trincea.
Basterebbe questo retroscena per comprendere lo spirito di monastica dedizione con cui Ermanno Olmi ha concepito la realizzazione di “Torneranno i prati”, la sua opera che col sottotitolo “15 - 18 l'Italia in guerra” ripercorre gli eventi della tragedia bellica nel centenario del primo conflitto mondiale.

Una scena del film (da lastampa.it)

Un titolo di alto significato, per una storia raccontata ad alta quota: e cioè interamente sull'Altopiano dei Sette Comuni, con due trincee ricostruite rispettivamente a circa 1.100 e 1.800 metri di altitudine.
Scritta, oltre che diretta, dallo stesso Olmi la pellicola - basata su una storia realmente accaduta - è interpretata da Claudio Santamaria, Jacopo Crovella, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti, Camillo Grassi e Niccolò Senni.
Prodotto da Cinema Undici e Ipotesi Cinema con RAI Cinema, il film si è avvalso anche del contribuito di diversi investitori che - come ha ricordato il vice presidente e assessore alla Cultura della Regione Veneto Marino Zorzato - “hanno accolto con entusiasmo l’invito a partecipare alla sua realizzazione che narra eventi della Prima Guerra Mondiale, in occasione del suo Centenario”. L'opera è stata realizzata con un contributo di 80 mila euro della Regione a valere sul Fondo per il cinema e l’audiovisivo.
“Torneranno i prati” è il drammatico flashback di un vecchio pastore, chiamato “Toni matto”, che sulle verdi e amene aree di pascolo dove porta i suoi animali aveva combattuto, da giovane soldato, sul fronte dell'autunno 1917 poco prima della disfatta di Caporetto. Non un film sulla guerra, come ha fatto intendere il maestro, ma “contro” la guerra: “Vorrei che più che un film bello sia un film utile - ha dichiarato Olmi -. Un film che ci faccia chiedere perché questa guerra mondiale è accaduta.”
Un'opera che ripercorre quindi la cosiddetta “epopea” della Grande Guerra oltre le versioni della storia ufficiale, e che si inserisce nelle celebrazioni del centenario del conflitto ponendosi, criticamente, a capirne gli aberranti motivi e perché ancora oggi la parola “guerra” resti saldamente presente nell'umano vocabolario.
“Non abbiamo voluto perdere l’opportunità - ha ancora detto Zorzato - di guardare la Grande Guerra attraverso gli occhi di un maestro del cinema.
Per il tema trattato, il film di Olmi rientra a pieno titolo tra le iniziative che la Regione del Veneto ha promosso per celebrare il Centenario della Grande Guerra e la memoria del sacrificio di tanti italiani che sull’Altopiano di Asiago persero la vita”. Il film, riconosciuto di Interesse Culturale, gode anche del sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Struttura di Missione per la Commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale).”
“Una memoria - ha aggiunto il vice presidente della Regione - che vuole essere lontana da ogni retorica, come è lontana da ogni retorica la capacita di Olmi di raccontare storie di uomini semplici, pastori, contadini e operai. Storie di donne e uomini profondamente legati alle proprie tradizioni e al proprio modo di vivere che vedono la propria vita travolta dalla grande storia. L’Altopiano di Asiago come il Piave e il Grappa rappresentano, per la storia del Novecento italiano, luoghi simbolo. Ancora oggi a distanza di cento anni il paesaggio, la memoria collettiva e certe espressioni del linguaggio colloquiale sono ancora segnati dal ricordo dei terribili combattimenti.”
Una creazione artistica che intende dare le sue risposte alla domanda del perché in quell'oscura epoca, su quei prati “tornati” oggi ad ospitare i pascoli, le bestie erano gli uomini. Con la mai sopita tendenza, ancora oggi e in tanti angoli del mondo, a ritornare tali.

Messaggi Elettorali

Francesco RuccoRenzo MasoloElena Pavan

Più visti

1

Attualità

30-10-2025

Colpo di teatro

Visto 10.195 volte

2

Attualità

29-10-2025

Dica 33

Visto 9.672 volte

3

Elezioni Regionali 2025

30-10-2025

Quei bravi Tosi

Visto 9.177 volte

4

Attualità

29-10-2025

Tre anni di pena

Visto 9.129 volte

6

Sociale

27-10-2025

Voci per Gaza: sul palco, la solidarietà

Visto 2.699 volte

7

Hockey

29-10-2025

Bassano, il rischiatutto a Grosseto

Visto 2.673 volte

8

Calcio

27-10-2025

Bassano, colpo da pirati

Visto 2.653 volte

10

Hockey

30-10-2025

Bassano stoppato a Grosseto

Visto 2.336 volte

1

Elezioni Regionali 2025

25-10-2025

Financial Times

Visto 20.632 volte

2

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 20.366 volte

3

Elezioni Regionali 2025

19-10-2025

Fratelli e Sorelle

Visto 20.343 volte

4

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 19.692 volte

5

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.682 volte

6

Politica

26-10-2025

I nodi al pettine

Visto 16.695 volte

7

Attualità

21-10-2025

Antenna 5G sotto accusa

Visto 11.996 volte

9

Attualità

10-10-2025

Jacopo Marostica

Visto 11.521 volte

10

Politica

16-10-2025

Fratelli d’Antenna

Visto 11.361 volte