Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Vincenzo Pittureri
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 20-01-2025
Visto 3.327 volte
Roba da Grande Abbuffata.
Bassano torna alla vittoria e lo fa in maniera arrembante e prorompente. Prende le misure al Grosseto di Mariotti nel primo tempo salvo poi farlo a fette nella ripresa con sgommate ed accelerate continue e incessanti. La creatura modellata da Ale Bertolucci ha la pazienza e la lucidità di smontare il munitissimo assetto difensivo maremmano senza disunirsi nemmeno quando due reti annullate a Scuccato e Riba ed altrettanti frettolosi cartellini blu avrebbero potuto far deragliare i giallorossi, sotto persino 0 a1 con la rete gioiello di Saavedra. Invece il bolide di Pozzato graffiava l'1 a 1 dell'intervallo.
E dopo l'Ubroker era un fiume in piena, incontenibile e inarrestabile. Bassano mutava registro, alzava i ritmi e gonfiava la pressione squadernando hockey ruggente e vibrante. Cantava l'intero coro di Bertolucci srotolando giocate d'autore e attacchi trancianti che premiavano uno dopo l'altro gli interpreti di casa: da Riba a Ivo Silva, da Tamborindegui a Scuccato e ancora a Pozzato. Il tutto sotto l'illuminante regia di Joan Galbas e le parate salvavita di Mattia Verona.
Foto Michele Brunello
Grosseto coi tiri da fermo reggeva sino al 4 a 3 poi Bassano dilagava ed esondava di goleada offrendo showtime e regalando squarci di spettacolo ed emozioni sfiorando ripetutamente la doppia cifra.
Finiva col palazzo in festa, la curva a firmare la colonna sonora della serata e una squadra che per mentalità e maturità ora può affrontare chiunque guardandolo dritto negli occhi.
A -2 dal quarto posto in classifica, adesso il futuro immediato chiama la complicata doppia trasferta di sabato nel covo della vicecapolista Forte dei Marmi e di mercoledì 29 nel quarto di finale di Coppa Italia su gara secca a Follonica.
Uno snodo cruciale in soli 4 giorni che può fungere da spartiacque stagionale.
Ma questo Ubroker possiede gli anticorpi per resistere agli urti delle big conclamate e ritagliarsi un inverno a gomiti spianati.