Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Pubblicato il 20-10-2024
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Il Bassano non riesce a mettere in cascina quella vittoria che tanto gli servirebbe per sbloccare il suo campionato. Ovviamente l'ottenere un punto in casa di una Luparense costruita per primeggiare non può che essere accolto favorevolmente ma con qualche distinguo.
I giallorossi mantengono inviolata la propria porta, si fanno preferire nel corso della prima frazione ma alla lunga rischiano di rimanere con il cerino in mano. Tra il palo interno di Fasolo e diversi mischioni in area, il finale di partita è da batticuore ed il triplice fischio è salutato con grande favore.
Bragagnolo porta copertura e carattere in mezzo al campo (foto Alberto Casini)
L'impressione è che con un paio di innesti la squadra possa svoltare perché è solida e ben messa in campo. La prova di un soddisfacente primo tempo è che, tra i due contendenti, la formazione d'alta classifica, per il predominio territoriale, pareva fossero i bassanesi e non i Lupi. Il rientro di Bragagnolo in mediana regala qualche geometria in più ma manca totalmente lo spunto negli ultimi 25 metri. La sfida vive più che altro di qualche rara fiammata. La palla gol più rilevante porta la firma di Raicevic che vede il portiere fuori dai pali e tira in porta dal cerchio di centrocampo. L'estremo difensore recupera miracolosamente la coordinazione ed il pallone esce di un nulla.
Invece nella ripresa la trama si è ribaltata per due motivi. Innanzitutto grazie ai cambi di grande qualità a disposizione di mister Masitto. In secondo luogo perché ai giallorossi sono venute meno le energie e come al solito il tecnico giallorosso sembra allergico ai cambi. Basti pensare che la prima sostituzione, Colombi per Raicevic, arriva a dieci minuti dalla fine ed in totale le sostituzioni sono tre sulle cinque disponibili. Ongaro, Zilio e De Carli si fanno in quattro per la squadra ed esauriscono la benzina ma l'unico ad uscire è la mezzala ex Belluno all'89' per fare spazio a Sagrillo.
L'altra questione riguarda le caratteristiche dei giocatori oggi schierabili. A San Martino di Lupari, ad esempio, ritenendo insostenibile la doppia punta pesante, Zattarin impiega Forestan in appoggio a Raicevic. Una specie di scelta obbligata che non paga assolutamente. Con Sbrissa e Forte ai box per ancora circa venti giorni bisogna tentare di fare di necessità virtù, andare oltre gli attuali limiti e cercare di racimolare quei punti che possano portare la squadra fuori dalla zona playout.