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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
L’Area di Colmimosa
La progettualità dell’Area Urbana Pedemontana approvata ufficialmente dalla Regione Veneto. È il via libera ai finanziamenti europei per gli interventi previsti, per un totale di quasi 14 milioni di euro
Pubblicato il 08-03-2024
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I sindaci di Schio e di Valdagno a Bassano del Grappa: sarà per questo che piove.
Ma con l’Area Urbana Pedemontana, che unisce lungo la linea geografica orizzontale della SPV 13 Comuni da Mussolente a Valdagno, tutto è possibile.
E sono tutti qui, in municipio a Bassano, per annunciare la lieta novella agli organi di informazione. Tutti insieme appassionatamente: manca all’appello solamente Sarcedo.

Foto di gruppo dei sindaci e assessori intervenuti in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)
Oltre al sindaco di Schio Valter Orsi e al suo omologo di Valdagno Giancarlo Acerbi, è ovviamente presente nell’occasione il sindaco di Bassano (Comune capofila) Elena Pavan assieme ai sindaci di Breganze Piera Campana, di Rosà Elena Mezzalira, di San Vito di Leguzzano Umberto Poscoliero, di Colceresa Enrico Costa e di Marostica Matteo Mozzo, ai vicesindaci di Mussolente Valentina Fietta e di Malo Matteo Golo e agli assessori di Thiene Nazzareno Zavagnin e di Cassola Giannantonio Stangherlin.
È l’8 marzo e il sindaco di Colceresa Costa, entrando nella sala Ferracina che è la sede della conferenza stampa, omaggia le gentili signore presenti con dei mazzetti di mimose.
Un gesto che è ovviamente assai gradito.
Del resto, Area Urbana Pedemontana è una denominazione di genere femminile.
E anche Colmimosa potrebbe essere un bel nome per un Comune unificato.
“La nostra strategia di Area Urbana Pedemontana è stata definitivamente approvata dalla Regione Veneto, col decreto n. 14 del 22 febbraio 2024”, esordisce il sindaco Elena Pavan dando la notizia per la quale siamo qui riuniti.
Tradotto in soldoni, perché di soldoni si tratta, è il via libera ai finanziamenti con il sostegno dei fondi europei FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale”) per gli interventi previsti dalle progettualità nei 13 Comuni interessati che hanno superato i pali e paletti normativi imposti dall’Unione Europea, relativi al bando settennale FESR 2021-2027.
“Il nostro programma di sviluppo urbano sostenibile ha avuto un esito positivo - continua la sindaca di Bassano del Grappa -. Non è stato sempre un percorso in discesa, abbiamo dovuto motivare la nostra natura di “area unitaria”. Abbiamo mantenuto un dialogo di co-progettazione e siamo venuti incontro alle richieste di aggiustamenti e implementazioni nei confronti della Regione e dell’Unione Europea. Ora la progettazione è stata approvata e questo è il sigillo definitivo.”
“Le opere saranno finanziate grazie a un lavoro di “incastri magici” sulle regole imposte dalla UE - aggiunge -. Le risorse saranno anticipate dai Comuni e poi ristorate agli stessi dopo un check di verifica sugli interventi realizzati.”
Le aree di intervento progettuale dell’Area Urbana Pedemontana riguardano lo sviluppo del digitale, il sostegno alle Pmi del settore culturale e turistico, il verde, la mobilità, il sociale e la rigenerazione urbana.
La lista dei progetti che saranno realizzati grazie all’aggregazione sovracomunale comprende tra gli altri - per restare nel solo circondario bassanese - il Bosco urbano San Bassiano (Bassano del Grappa, 400.00 euro), il recupero dell’area degradata ex Acquapark (Cassola, 400.000 euro), la pista ciclabile Breganze-Colceresa (552.400,89 euro), alloggi ERP (Bassano del Grappa, 363.700,44 euro), alloggi in co-housing (Bassano del Grappa, 900.000 euro e Rosà, 913.024,98 euro) e alloggi di residenzialità leggera per persone fragili (Rosà, 102.466,96 euro).
Le big news riguardano soprattutto il capitolo della rigenerazione urbana.
Prevede infatti, sempre tra le altre cose, la ristrutturazione del blocco centrale nella ex caserma Fincato per farne la casa delle associazioni (Bassano del Grappa, 325.000 euro), la realizzazione dell’Isola dello Sport (Cassola, 460.000 euro), la ri-funzionalizzazione dell’area polivalente di quartiere Angarano (Colceresa, 241.000 euro).
E ancora il nuovo Centro Polifunzionale di Casoni (Mussolente, 270.000 euro) e la riqualificazione e ampliamento della piazza limitrofa al Duomo (Rosà, 280.000 euro).
Le cifre sopra indicate riguardano i sostegni per i singoli progetti con fondi FESR e tutte le opere saranno co-finanziate dai Comuni interessati.
“Quando è arrivata la notizia dell’approvazione, ricordavo il giorno in cui ci siamo presentati ufficialmente alla stampa sul Ponte di Bassano - dichiara il sindaco di Schio Valter Orsi, primo referente dell’Area Urbana per l’Alto Vicentino -. È stato il segno importantissimo di una nuova sfida di collaborazione di questi territori, sviluppando un nuovo asse di lavoro e di sviluppo sostenibile sull’asse pedemontano.”
“In diversi Comuni le amministrazioni sono in scadenza e quindi ci sarà un turnover di amministratori - prosegue Orsi -. Questa è una pietra importante che lascia un bagaglio interessantissimo per lo sviluppo di questo territorio con i prossimi fondi FESR. E già presentarsi con un progetto di coesione d’area crea un contesto di vantaggio.”
“Questo è il primo passo di una politica di sviluppo sostenibile di un territorio ben identificato”, concorda il sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi.
Per il sindaco di Rosà Elena Mezzalira, “il nostro desiderio è lavorare su temi di ambito e sul territorio per creare delle ricuciture importanti rispetto all’impatto della Superstrada Pedemontana Veneta”.
Umberto Poscoliero, primo cittadino di San Vito di Leguzzano, rimarca l’importanza di far parte dell’Area Urbana per un Comune piccolo come il suo: “Senza il co-finanziamento europeo non saremmo riusciti a progettare la rigenerazione urbana della nostra piazza, per un costo complessivo di 1 milione e 200mila euro”.
“Nel periodo 2025-27 ci aspettano ulteriori fondi con questo strumento sugli stessi assi - afferma il vicesindaco di Mussolente Valentina Fietta -. Sottolineo che abbiamo una struttura tecnica dedicata all’Area Urbana, con almeno un referente tecnico per ogni Comune.”
Il sindaco di Marostica Matteo Mozzo plaude ai colleghi Pavan e Orsi per “il lavoro di trait d’union” svolto in ottica di aggregazione territoriale.
Mozzo guarda all’Area Urbana come all’occasione “di cambiare completamente il modo di pensare il territorio, con la creazione di un metodo sovracomunale che è totalmente differente”.
La sintesi di tutto quanto emerso negli interventi degli altri amministratori, nelle parole del sindaco di Breganze Piera Campana:
“L’Area Urbana Pedemontana è una diversa modalità di pensare il territorio, di proporsi nei confronti dell’Europa per attirare le risorse e una modalità nuova per gli amministratori ma anche per i cittadini. È un modo per mantenere le identità dei Comuni lavorando insieme.”
Foto di gruppo finale dei sindaci e assessori presenti, nella loro adunanza gioiosa.
La quale, in questa data particolare, fa rima con mimosa.
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