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Alessandro Tich
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Uno a Tre
Il sindaco Nicola Finco replica alla presa di posizione dei sindaci di Padova, Treviso e Vicenza contro il Tribunale della Pedemontana. “Il Veneto non finisce dentro le tangenziali dei capoluoghi”
Pubblicato il 08-03-2025
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Ci mancava anche la PaTreVi, la Trimurti dei tre sindaci di Padova, Treviso e Vicenza.
Ma così è se vi pare: ieri i primi cittadini delle tre città capoluogo Sergio Giordani, Mario Conte e Giacomo Possamai si sono incontrati a Padova con i presidenti degli Ordini degli Avvocati delle tre Province per scongiurare la minaccia del Tribunale della Pedemontana alle risorse dei rispettivi Tribunali e chiedere al riguardo un incontro col ministro della Giustizia Carlo Nordio, come dal mio precedente articolo “La Triplice Alleanza”.
Un novità rilevante anche dal punto di vista politico, perché con la presenza di Mario Conte nel trittico “No Ped” dei primi cittadini si apre una falla, riguardo alla questione del progetto giudiziario bassanese, all’interno della Lega.
Archivio Bassanonet
Oggi si registra la reazione alla notizia del sindaco leghista di Bassano del Grappa Nicola Finco, particolarmente inviperito per l’iniziativa dei suoi esimi colleghi, come da comunicato stampa trasmesso in tarda mattinata in redazione.
“Apprendiamo con stupore - esordisce Finco - che i sindaci di Padova, Vicenza e Treviso, assieme ai rispettabili presidenti degli Ordini degli Avvocati, si sono riuniti d’urgenza per lanciare l’allarme contro l’ipotesi del Tribunale della Pedemontana con sede a Bassano del Grappa. Una minaccia evidentemente così grave da meritare immediatamente un incontro col Ministro della Giustizia, quasi fosse una questione di sicurezza nazionale.”
“Ci fa piacere - continua il primo cittadino bassanese - constatare tanta solerzia nell’opporsi a un progetto che, in realtà, mira solo a colmare un vuoto di giustizia in un territorio strategico e fortemente produttivo come la Pedemontana. Ma sia chiaro: tranquilli, non vogliamo portarvi via nulla! Non chiediamo certo di chiudere i Tribunali delle vostre città, né di smantellare i Palazzi di Giustizia di Vicenza, Padova e Treviso.”
“Ci limitiamo - continua - a far notare un piccolo dettaglio: il Veneto non finisce dentro le tangenziali dei capoluoghi. Esistono anche altre città, altri territori, altre esigenze. E se qualcuno ha l’ardire di proporre un Tribunale che risponda meglio alle necessità di imprese e cittadini di un’area in forte espansione come la Pedemontana, forse non è il caso di strapparsi le vesti ma lavorare insieme per chiedere a Roma quello che ci spetta.”
“Per quanto riguarda le preoccupazioni sulla possibile carenza di magistrati e personale amministrativo - evidenzia il sindaco - mi permetto di suggerire ai colleghi che il problema non si risolve certo facendo la guerra al Tribunale della Pedemontana; semmai, potrebbe essere parte della soluzione chiedere più risorse per una regione come il Veneto, che conta una sola Corte d’Appello, a fronte delle quattro presenti in Sicilia. Tanto per ricordare cosa accade a latitudini diverse.”
“In attesa che i sindaci delle grandi città ci concedano il permesso di discutere il futuro della giustizia in Veneto, noi continueremo a lavorare per il bene dei cittadini della Pedemontana - conclude Nicola Finco -. Speriamo che un giorno si possa parlare di giustizia senza provincialismi e senza la paura che un Tribunale in più possa scombussolare equilibri consolidati.”
E per forza che il Veneto non finisce dentro le tangenziali dei capoluoghi.
Altrimenti la Pedemontana - intendo la Superstrada e non la ancora ipotetica circoscrizione giudiziaria - che ci starebbe a fare?
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