Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 16-09-2017
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Il Bassano ha dovuto inghiottire il rospo a Fano, dopo aver sbagliato un rigore sullo 0 a 0, e ne è uscito più forte. Perché? Perché ha trasformato la rabbia e la frustrazione patite in energia da spendere in campo. Quella di Fano sembra essere stato il classico bagno d’umiltà, la classica difficoltà della vita che aiuta a crescere ed ad essere più forti. Solo che la vera forza dei giallorossi potrà essere veramente soppesata solo con un avversario di primo livello. Si potrebbe anche scrivere che un’altra settimana di rodaggio sarebbe stata utile a Magi per istruire i suoi. Si potrebbe anche pensare che la gara contro i neroverdi arriva al momento giusto, col vento in poppa delle due vittorie e con zero possibilità di prendere sottogamba l’avversario. In più si gioca al Mercante, non un dettaglio.
Il fischio d'inizio è previsto per le 18:30
Di seguito le parole della vigilia di mister Magi.
Sull’inizio di campionato: “Siamo partiti male, forse oltremisura, però ci ha dato una scossa benefica. Adesso dobbiamo saper gestire l’entusiasmo. Ogni partita va sudata e col Pordenone in particolare”.
Sugli obiettivi stagionali: “Vogliamo riuscire a dare il massimo e vedere dove possiamo arrivare. I ragazzi hanno qualità pertanto devono puntare a grandi traguardi, magari non subito ma devono alzare l’asticella. Sono in particolar modo i confronti contro le grandi squadre a farci crescere, anche attraverso le sconfitte. Il Pordenone è tra queste, ci confrontiamo con la prima della classe, reduce da tre vittorie su tre. Faremo di tutto affinché sia uno spettacolo e avremo la coscienza pulita solo se ce la giocheremo con tutte le nostre forze. Il risultato sarà una consegna. Contro le grandi anche una sconfitta può essere istruttiva, ovvio che preferiremo vincere”.
Su quali progressi vorrebbe vedere: “Finora non abbiamo affrontato squadre di questo livello. Ci arriviamo con un cammino altalenante ma reduci da una prova di forza a Santarcangelo. Vorrei vedere più faccia tosta mentre non voglio assolutamente percepire braccino corto o timori. Poi ci vorrà la serenità di accettare qualsiasi risultato”.
Su Venitucci multitasking: “Dario si è calato nei panni di leader tecnico. Fa la differenza e la fa fare agli altri. Ci dà imprevedibilità e qualità in ogni zona di campo in cui si posiziona”.