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Marco PoloMarco Polo
Giornalista
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Crash test

Siamo nella settimana che condurrà al derby contro il Pordenone. Si tratta della prima volta in stagione che i giallorossi incroceranno i guantoni con una candidata al successo finale. Il duello si vince a centrocampo. Tifo tra attesa e curiosità

Pubblicato il 13-09-2017
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Due vittorie consecutive per serrare i ranghi. Due partite che sono servite per far salire di condizione tutta la squadra e far emergere le individualità. Il filtrante di Botta per il gol di Diop, al netto della dormita di Sirignano, è roba da rifarsi gli occhi, da guardare più e più volte. Lo stesso Minesso, giocatore fondamentale, ha mandato segnali importanti sia calciando splendidamente il penalty del 2 a 0 sia con il tacco che ha dato il là allo splendido assist di Andreoni. In questa fase così particolare della costruzione di un nuovo Bassano è determinante che la squadra metta anima e corpo nel gettare delle solide fondamenta, delle ferme certezze alle quali fare affidamento nel momento del bisogno. Eh si, perché il prossimo turno è in programma un impegno davvero tosto e di sicuro ci saranno delle fasi dell’incontro in cui bisognerà stringere i denti.

Scontro diretto. Domenica alle ore 18:30 al Mercante andrà in scena il primo test di un certo livello del campionato. Parlare di partita decisiva alla quarta giornata fa ridere i polli, nel contempo non si può nascondere che il duello con i neroverdi sia il massimo per tastare il polso della compagine di Bassano del Grappa. Non nascondiamo che la curiosità c’è: domenica sera sapremo molto di più sul livello raggiunto dalla squadra di Magi. Finora i giallorossi hanno affrontato avversarie che, verosimilmente, stazioneranno nella colonna di destra della classifica. Con ciò non si vogliono sminuire le vittorie, in serie C non è mai facile vincere contro nessuno, ricordiamo il filotto di sconfitte della passata stagione. Tuttavia il Pordenone capolista è di un altro livello, è in formissima, in questo momento è più squadra e rappresenta quindi un banco di prova temibile. In più ha già affrontato e superato, in Coppa Italia, avversari quali il Venezia e il Lecce. Il Soccer Team, da parte sua, è in fase di collaudo dopo i numerosi cambiamenti estivi e i progressi di partita in partita sono evidenti. Se la settimana scorsa Mattia Minesso parlava di un gruppo che ha raggiunto il 70% delle proprie possibilità, di certo non avrà raggiunto il 100% per il match contro i friulani. Entusiasmo e consapevolezza dei propri attuali limiti possono essere un mix esplosivo in positivo. Con umiltà e dedizione totale alla causa da parte di tutti si può sperare in un risultato positivo. In questo quadro, con un ostacolo così duro da superare, assume ancor più rilevanza l’appoggio incondizionato del pubblico. Il Gruppo Grappa farà la sua parte, il resto dello stadio deve trasmettere ai giocatori fiducia e positività.

Scorcio dello stadio Mercante


Punti di forza. Il Pordenone in questo momento dà l’impressione di essere più solido. La difesa neroverde è quella della passata stagione se si eccettua il cambio tra ex giallorossi Formiconi per Semenzato. In più il portiere Perilli offre più garanzie di Tomei. Anche il centrocampo è tosto ed è imperniato sulla coppia Burrai-Misuraca con l’aggiunta di Lulli dalla Samb. L’attacco è stato stravolto e, sulla carta, sembrerebbe meno interessante del tridente passato. La carta però non indossa le scarpe da calcio. Dove si vincerà il duello? Probabilmente a centrocampo. Serve un Bianchi super formato Mercante e non il cugino sbiadito di Fano e Santarcangelo, serve che Laurenti riesca a mettere in difficoltà l’ex compagno Misuraca, serve che Venitucci si trovi lo spazio dove poter essere più pericoloso, serve che Minesso non lesini un sostanziale aiuto ai compagni che gli coprono le spalle. Più la squadra riuscirà a rimanere corta e compatta e più agevole sarà il lavoro dei difensori. A Santarcangelo in alcuni frangenti si è sofferto troppo, affrontare delle difficoltà e vincere comunque accelera il processo di crescita ed indirizza il lavoro settimanale. Intanto c’è da registrare un dato estremamente positivo: una prolificità diffusa. Hanno siglato un gol a testa Venitucci, Laurenti, Diop, Minesso e Grandolfo. Ciò significa che la rete può arrivare nei modi e nei momenti più disparati.

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