Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
9 Sep 2025 14:40
9 Sep 2025 13:30
9 Sep 2025 13:12
9 Sep 2025 12:56
9 Sep 2025 12:39
9 Sep 2025 12:23
10 Sep 2025 02:09
9 Sep 2025 21:23
9 Sep 2025 21:12
9 Sep 2025 20:53
9 Sep 2025 20:31
9 Sep 2025 20:27
Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 18-04-2017
Visto 1.668 volte
Il Bassano dopo mesi in isolamento è tornato alla luce del sole e si è riguadagnato la possibilità di vivere un finale di stagione da protagonista. La rete di Fabbro è stata uno squarcio di sole tra le nuvole di un temporale – più stagione delle piogge che acquazzone – e il risollevato BV si sente come uno schiavo a cui è stata restituita la libertà, un condannato a cui è stata concessa la grazia: con addosso la consapevolezza totale che non c’è più tempo da sprecare. Chiaro, lampante, evidente: i giallorossi devono tradurre questo potente sentimento in campo e soprattutto lontano dal Mercante dove nel corso dell’anno hanno raccolto pochissimo. Il prossimo turno in quel di Forlì (domenica ore 20:30) può dare delle risposte determinanti o quasi. Se il Soccer Team si qualificherà ai playoff disputerà i sedicesimi in gara unica in trasferta (ad oggi a Pordenone, sarebbe una rivincita mica male).
Equilibrio. A confortare l’ambiente sono stati anche i segnali lanciati da alcuni uomini chiave e la consapevolezza che non dovrebbe mancare molto al rientro a pieno regime di Bianchi e in gruppo di Proietti. La prova superba di Laurenti ha risollevato un centrocampo da dicembre in avanti monco di compattezza, personalità e qualità. I progressi dei punti di riferimento offensivi Grandolfo e Candido hanno corroborato il lavoro di Minesso e Fabbro. Non è facile far coesistere tanti giocatori con caratteristiche d’attacco ed ottenere risultati. D’Angelo c’era riuscito con 4-3-1-2, Bertotto sembra aver trovato la chiave con un modulo di più facile interpretazione ma non meno efficace il 4-2-3-1. Il segreto sta nel chiedere anche a chi non è intenditore per caratteristiche di sacrificarsi, di mettersi completamente al servizio dei compagni. L’equilibrio è tanto più importante considerato che in difesa, spesso non adeguatamente coperta, si continua a ballare troppo. Citazione di merito va ad un Fabbro alla Zubin di glereaniana memoria ma anche all’impatto avuto da Gashi. Il classe 1998 con la sua freschezza, sfrontatezza e qualità può essere davvero utile per piazzare la zampata decisiva verso gli spareggi promozione.