Ultimora
27 Apr 2025 16:09
Festa di 40mila per la 25/A edizione della Padovamarathon
27 Apr 2025 14:40
A Treviso ricompare la panchina tolta ai migranti da Gentilini
27 Apr 2025 11:40
Atto vandalico no-vax, imbrattata sede Caf Cisl a Verona
26 Apr 2025 16:14
Bizet 150: Carmen e quello screzio tra Chaplin e Caruso
26 Apr 2025 14:39
L'approccio multidisciplinare contro i tumori ossei
26 Apr 2025 14:23
A Vicenza nuovo raid dei No Vax, contro la sede del Pd
27 Apr 2025 17:51
Serie A: Juventus-Monza DIRETTA e FOTO
27 Apr 2025 17:35
++ Schlein, gli striscioni fascisti sono inaccettabili ++
27 Apr 2025 17:43
Serie A: La Roma vince a San Siro, Inter al terzo ko ed è crisi
27 Apr 2025 17:15
Serie A: sgambetto della Roma all'Inter, sbanca San Siro grazie a Soulè
27 Apr 2025 16:30
Ciclismo: Pogacar vince anche la Liegi-Bastogne-Liegi
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Bassano chiede giustizia
Venerdì 7 ottobre mobilitazione pubblica per evitare la chiusura del Tribunale cittadino. Un incontro tra sindaci, ordini professionali e categorie economiche e un dibattito con la cittadinanza per fare fronte comune contro il temuto taglio
Pubblicato il 05-10-2011
Visto 2.827 volte
E' un po' come una chiamata alle armi. Sindaci del comprensorio, avvocati, presidenti degli ordini professionali, presidenti delle associazioni di categoria, amministratori pubblici: si ritroveranno tutti venerdì pomeriggio, 7 ottobre, nella sala Martinovich del Centro Giovanile per concordare nuove azioni finalizzate ad evitare la chiusura del Tribunale di Bassano del Grappa.
“Una scelta che, se effettivamente attuata - afferma una nota del Comune di Bassano - andrebbe tra le altre cose ad incidere pesantemente sull’economia locale a tutti i livelli.”
L’incontro per gli addetti ai lavori è fissato per le ore 17. Di seguito, alle 18.30, su iniziativa dell’Ordine degli Avvocati, sempre in sala Martinovich, è previsto un dibattito sul tema aperto alla cittadinanza.

E' mobilitazione a Bassano per salvare il Tribunale dalla scure del governo
La notizia della possibile chiusura del tribunale cittadino ricorre, ciclicamente, da anni. Ma questa volta - in nome dei tagli, dei risparmi e della conseguente riorganizzazione dei servizi dello Stato imposti dalla manovra finanziaria - appare una prospettiva molto probabile.
E poco importa, agli occhi del Ministero, se il bilancio economico della struttura giudiziaria bassanese risulta ampiamente in attivo.
Considerando infatti la gestione del Tribunale secondo criteri “aziendali”, l'esercizio annuale del palazzo di giustizia cittadino - grazie alla notevole litigiosità del nostro territorio, confermata anche dal consistente numero di studi legali presenti a Bassano - può vantare un ragguardevole utile: oltre 3 milioni e 300mila euro di introiti complessivi per l’Erario a fronte di 920mila euro di costi per l’amministrazione dello Stato.
Ma il criterio dei costi-benefici, evidentemente, non rientra nei parametri previsti per il mantenimento della struttura. Né tantomeno viene in aiuto il dato di fatto dell’efficienza dei procedimenti (anche se il termine “efficienza”, con la giustizia italiana, è sempre relativo) rispetto alla media regionale: 3 anni è la durata media di una causa a Bassano rispetto ai 6 del Tribunale di Vicenza.
Quello di Bassano, in definitiva, paga lo scotto di non essere un Tribunale di capoluogo di provincia e in quanto tale è inserito nell’elenco delle sedi giudiziarie prese di mira dalla scure della Finanziaria.
Una decisione che è ancora “nell’aria”, ma che necessita - qui e adesso - di una forte mobilitazione del territorio per fare in modo di salvare il salvabile prima che sia troppo tardi.
Bassano chiede giustizia: sempre in via Marinali, a pochi metri dall’attuale sede del Tribunale, c’è un’enorme scatola di cemento ancora in costruzione - destinata ad ospitare la futura “Cittadella della Giustizia” e già costata allo Stato oltre 12 milioni di euro - che in caso di soppressione della sede giudiziaria cittadina da parte dello Stato medesimo diventerebbe una gigantesca scatola vuota.
Sarebbe - almeno dalle nostre parti - la madre di tutti gli sprechi: uno scandalo da condannare in primo grado, e senza appello.
Il 27 aprile
- 27-04-2024Parola di Pfinco
- 27-04-2023PoveraItalia.it
- 27-04-2022Veni, Vidi, Body
- 27-04-2022Naturalmente Brocchi
- 27-04-2021Divide et Impera
- 27-04-2021Roberto di Canossa
- 27-04-2020Pentola a pressione
- 27-04-2019Viva l'Italia
- 27-04-2019Sputacaso
- 27-04-2019All Stars
- 27-04-2018The End
- 27-04-2018Il Museo Cinico
- 27-04-2018Il Canale di Suez
- 27-04-2018Addio Giuseppe Nardini
- 27-04-2017Categoricamente Sì
- 27-04-2017Poletto: “Solidaretà alla CGIL”
- 27-04-2015Canilli (B.d.G.): “No all'apertura il 1° maggio del Grifone”
- 27-04-2015Tempio Ossario, conclusi i lavori di monitoraggio
- 27-04-2015Ladri e ricettatori, arrestati due moldavi
- 27-04-2014In aula col replicante
- 27-04-2012Gassificatore: la parola alla Pyromex
- 27-04-2011Bassano: cancellato il tributo consortile
- 27-04-2011Bassano, nasce il “Living Lab”
- 27-04-2011Viaggio all’Aquila, città fantasma
- 27-04-2010Steda Spa, la grande sfida di “Cividale 3”
- 27-04-2010Io no spik Inglish
- 27-04-2010Metropark: la storia infinita