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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Un po’ di Grappa per Bassano
La famiglia Eger cede al Comune di Bassano del Grappa, per il tramite del Comitato Celebrazioni Storiche nel nome del Grappa, un terreno al 13° tornante sulla strada Cadorna, in territorio di Borso. Domenica 8 luglio la cerimonia di consegna
Pubblicato il 05-07-2012
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Un pezzetto di Bassano in provincia di Treviso. Ci avreste mai pensato? Anzi, per meglio dire: un pezzetto di Bassano sul Monte Grappa, che dal 1928 associa il suo nome a quello della città. Eppure il Comune di Bassano non possiede un solo filo d’erba del territorio del Sacro Monte. Da qui l’idea - nata in seno al Comitato Celebrazioni Storiche in nome del Grappa 1918-2018 e in vista del centenario della Grande Guerra - di acquisire almeno un metro quadro del Massiccio per donarlo alla città.
I metri quadri, in realtà, sono 100: un appezzamento di proprietà della famiglia Eger, che da secoli possiede terreni e pascoli sul Grappa, ubicato in corrispondenza del 13° tornante sulla strada Cadorna, in territorio comunale di Borso del Grappa, a tre chilometri dalla cima. Un fazzoletto di storia che da domenica prossima, 8 luglio, con una breve cerimonia che avrà inizio alle 11.30, sarà donato ufficialmente dai proprietari alla città del Grappa, di nome e ora - anche se per un piccolo spicchio di monte - anche di fatto.
Non si tratta di un punto qualsiasi della montagna cara ai bassanesi. Come ha spiegato in conferenza stampa il presidente del Comitato Celebrazioni Storiche Nino Balestra, il tornante in questione durante il conflitto era tristemente noto come “giro della morte”, perché particolarmente esposto ai bombardamenti nemici.
Come riportò in un suo racconto lo scrittore americano John Dos Passos - all’epoca della guerra, volontario della Croce Rossa -, le ambulanze giungevano fino alla curva e attendevano il buio, quindi a fari spenti e col motore al minimo percorrevano quelle poche centinaia di metri “dove cadevano più granate che in tutto il restante territorio.”
Una testimonianza bellica presente ancora oggi: proprio dal punto panoramico del terreno donato alla città sono ancora visibili, a un secolo di distanza, centinaia di buche provocate dalle bombe.
Ora il pezzetto di Grappa di Bassano del Grappa sarà spianato e risistemato a cura del Comitato medesimo. E’ prevista la collocazione di un cippo in pietra che ricorderà “come questo lembo del Sacro Monte sia stato donato dalla famiglia Eger su idea del Comitato”.
Una tabella bilingue in ferro, inoltre, inviterà i passanti ad osservare la strada oltre il lato sud del tornante, evidenziando i segni dei bombardamenti sul fronte.
“Diventerà una balconata - afferma Balestra - perché la gente possa vedere quei crateri che esistono ancora.”
L’iniziativa coglie pienamente le indicazioni del comitato scientifico regionale per il centenario della Grande Guerra, che nel suo documento programmatico ha inserito la voce “Luoghi della tragedia da preservare”. E così, per le celebrazioni dell’importante ricorrenza storica, la città di Bassano avrà il “suo” avamposto sul Massiccio da cui perpetuare la memoria del conflitto.
100 anni rivissuti in 100 metri quadri.
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