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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Su “Ombre” spunta l'“ordinansa” del sindaco
Con una spiritosa retro-copertina, il periodico di annunci illustra l'ordinanza del Comune di Bassano sul divieto di consumare bevande oltre i 5 metri dal plateatico dei locali
Pubblicato il 07-08-2010
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Il Comune la butta in ridere. Per meglio attirare l'attenzione dei giovani, primi destinatari dell'ordinanza che vieta di consumare bevande oltre i 5 metri dal plateatico dei locali.
E così - per informare efficacemente i frequentatori di bar e birrerie di Bassano sull'ordinanza medesima - l'Amministrazione comunale ha deciso di affidarsi ad “Ombre”: pubblicazione-cult di annunci pubblicitari che con scherzi, battute, fotomontaggi e “cassade” varie, rigorosamente in dialetto, promuove i locali pubblici del comprensorio.
Nella retro-copertina dell'ultimo numero di “Ombre”, in distribuzione in questi giorni, appare così una gustosa vignetta che raffigura i quattro titolari di due note birrerie del centro - “Ai buei” e “Pacelli” - in veste di naufraghi su un'isola deserta. “Podemo bevarse na' pina colada?” - chiede uno sotto una palma da cocco. “Nialtri sì. Perché semo dentro i 5 metri” - risponde l'altro. “So' fora dai 5 metri?” - si chiede il terzo naufrago, col salvagente in mare vicino alla pinna di un pescecane. “Ocio ai vigii” - ammonisce, sempre in ammollo, il quarto sperduto nell'oceano.
L'ordinanza di Cimatti in versione "Ombre"
L'iniziativa, contraddistinta dallo slogan “Fazemo festa co'a testa”, è la prima di una serie di messaggi che attraverso lo spiritoso periodico si rivolgeranno ai frequentatori della “movida” bassanese.
“Il Comune - ci dice Roberto “Mancio” Bordignon, della redazione di “Ombre” - ci ha incaricato di trovare un modo per rivolgersi ai giovani, facendoli ridere, informandoli sulle varie ordinanze di ordine pubblico. Ogni mese usciremo con una vignetta diversa, su un'ordinanza diversa. Questo mese presentiamo l'ordinanza dei 5 metri dai locali pubblici, poi seguiranno altre ordinanze come quella sugli schiamazzi, sulle sigarette, eccetera.”
E allora vai col “diaeto”, e con la giusta dose di humour, per lanciare messaggi che comunicati in modo più serio e ufficiale non verrebbero mai recepiti.
Accanto alla vignetta, vengono così illustrati i punti principali dell' “ordinansa del 20 magio”:
“Podì bevare whisky, spriss, bira, suchi de fruta, acqua e limon o queo che voì stando vissin al bar! Oltre i 5 metri dal plateatico del locae podarìa costarve na' multina!
Ocio a no far capee perché se i ve sgama se va dai 25 ai 500 euro... Mejo tegnersei in scarsea... Opure bevarsei...
Nel caso de un minorene el papà e a mama poe decidere de trasformare a multa in lavoreti utii per a comunità”.
Così dunque l'“ordinansa” di Cimatti. Il tono è scherzoso, ma il consiglio non scritto - viste le sanzioni previste - è quello di prenderla sul serio.
“Dunque...- conclude “Ombre” - su co' e recie!”
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