Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 01-03-2025
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Quella del gruppo di cittadini che ha convocato la stampa in una stradina laterale di via Carpellina a Bassano è una discesa in campo di nome e di fatto.
Non solo perché si tratta di persone, non tutte residenti nella zona, che hanno deciso di metterci la faccia per fare quadrato contro il nuovo caso di consumo di suolo che interessa la città, ma anche perché per fare la foto di gruppo scendono davvero in un campo agricolo.
È un terreno coltivato a ortaggi dall’azienda ortofrutticola Verde Vivo Agricoltura Biologica, che ha sede nella vicina via Capitelvecchio. È qui, sulla stradina prospiciente il campo, senza il viavai del traffico “asfaltato”, che stato deciso di fare la conferenza stampa per motivi di sicurezza. Ma il vero oggetto dell’incontro coi cronisti si trova a 150 metri di distanza in direzione nord, guardando le montagne.
Foto Alessandro Tich
È l’area ancora mantenuta a verde e ad uso agricolo di via Cristoforo Colombo, confinante con le pertinenze del Grifone Shopping Center nonché della Brunello Domenico Srl, e tuttora di proprietà del Gruppo Paterno, dove dovrebbe sorgere (il verbo è al condizionale in attesa della decisione politica definitiva) un nuovo supermercato ovvero una nuova media struttura di vendita, di superficie fino a 1500 mq.
L’operazione è resa possibile grazie ad un accordo di “trasferimento di edificabilità” tra privati, previa dichiarazione di pubblico interesse da parte del Comune.
Nella fattispecie, come ho già avuto modo di spiegare in un precedente articolo, la proprietà privata di un’area edificabile di via Rivarotta a Marchesane è disposta a cedere i propri crediti urbanistici di edificabilità al Gruppo Paterno.
Il terreno di via Cristoforo Colombo diventerà così edificabile e lì si potrà costruire il nuovo supermercato.
Per far partire l’operazione manca solo l’ultimo atto, in programma nel prossimo consiglio comunale di giovedì 6 marzo.
Tra i punti all’ordine del giorno vi è infatti la discussione e approvazione della variante al Piano degli Interventi di recepimento dell’atto di accordo Pubblico/Privato per l’insediamento della media struttura di vendita in questione.
In altre parole, l’accensione del semaforo verde per la nascita della nuova area commerciale.
Alla vigilia di quella che è la settimana decisiva per una questione che ha già fatto molto rumore, un gruppo di cittadini sensibili alla questione si è dato quindi appuntamento per sensibilizzare ulteriormente sull’argomento altri cittadini, attraverso i media.
Ad esprimere nell’incontro con la stampa le loro ragioni di opposizione al progetto è la giovane Arianna Toffanin, che si presenta come “portavoce di una pluralità di cittadini e cittadine che si dicono preoccupati rispetto alla linea che l’amministrazione sembra voler mantenere circa la permuta e il cambio di destinazione d’uso dell’area attualmente agricola lungo via Cristoforo Colombo”.
“Il nostro invito è quello di fermarci un attimo e di guardarci intorno e anche ascoltare - esordisce Toffanin -. Perché noi qui adesso siamo in mezzo ai campi, ma 150 metri più in là la condizione è totalmente diversa. È un’area già fortemente urbanizzata e piena di attività commerciali.”
“Guardando a Bassano - aggiunge -, siamo in una situazione in cui le piccole attività negli ultimi anni stanno diminuendo sempre di più e si sono ridotte di più di un terzo, perché le persone vengono indirizzate e canalizzate verso attività commerciali più grandi e più periferiche. Che sicuramente avranno un parcheggio più comodo, ma sono anonime. E quindi la realizzazione di un’ulteriore area del genere porta Bassano a perdere un po’ di anima. Con le piccole attività che si spengono, il centro cittadino ulteriormente si svuota.”
“Poi - prosegue la portavoce - c’è anche il problema del traffico, perché tutti noi siamo rimasti imbottigliati almeno una volta qui alla rotonda tra via Capitelvecchio e via Cristoforo Colombo, soprattutto durante le feste. E l’aggiunta di una nuova area commerciale va ad appesantire questa situazione. Non è stato fatto uno studio sull’impatto di questa nuova attività sul traffico, perché la normativa non lo prevede per questa dimensione. Però ci chiediamo se sia stato considerato il contesto in cui va a inserirsi, che è già di un traffico intenso.”
Ma non è tutto:
“C’è ancora il fatto che questa è un’area attualmente agricola, è un suolo che al momento rinfresca l’aria e trattiene l’acqua. Cementificarlo e quindi impermeabilizzarlo significa perdere una risorsa che non è più recuperabile. Perciò non riteniamo utile questa nuova struttura.”
Chiedo in conclusione ad Arianna Toffanin se le persone qui presenti pensano di essere presenti anche in consiglio comunale.
“L’invito di oggi, alla cittadinanza, vuole essere proprio quello di partecipare al consiglio comunale di giovedì 6 marzo, alle 18.30 - mi risponde -. Ci piacerebbe che le persone si attivassero, a dimostrazione che l’interesse per il futuro di Bassano e dei territori di casa nostra c’è. E che ci sta a cuore quello che succede in città.”
Perché quella delle persone intervenute qui oggi è una preoccupazione a tutto campo.