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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Buon Anniversario

Intervento del capogruppo consiliare della Lega Nord Tamara Bizzotto, a quattro anni dalla prima interpellanza leghista sulle condizioni statiche e sui problemi strutturali del Ponte degli Alpini

Pubblicato il 01-03-2016
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Brassaï. L’occhio di Parigi

In principio fu Luciano Todaro: l’uomo con la fascia a lutto al braccio, capogruppo consiliare della Lega Nord e ribattezzato “assessore al pungolo” nell’era dell’Amministrazione Cimatti a Bassano.
Il quale, il 1 marzo 2012 (ovvero esattamente quattro anni fa) presentò per primo in consiglio comunale una interpellanza, sottoscritta anche dai consiglieri leghisti Tamara Bizzotto e Nicola Finco, sul tema “Condizioni statiche Ponte degli Alpini”. Oggi se ne parla praticamente tutti i giorni, ma allora era un argomento del tutto inedito.
Nell’occasione, l’istanza della Lega segnalava che “è necessario preservare il manufatto anche con manutenzioni straordinarie, per non doversi vedere poi moltiplicato l'importo di riparazione”.

Foto: archivio Bassanonet

E questo perché, come rilevava l’interpellanza, “si osserva che il piano stradale che lo attraversa non è più ad unico livello, ma ha assunto un andamento ad onda” e “i montanti che sorreggono il tetto non sono più a piombo e presentano preoccupanti deviazioni”.
Inoltre, come avvertiva il Carroccio bassanese, “i rivestimenti in marmo del piano di calpestio presentano sensibili distacchi dalla struttura portante, così pure i parapetti in legno”.
L’interpellanza consiliare auspicava “una collaborazione probabilmente gratuita con istituti universitari a noi vicini, i quali sviluppassero uno studio e un controllo di lungo periodo riguardo al ponte e alla sua staticità”. E chiedeva quindi all’Amministrazione comunale “quali azioni effettuano gli Uffici tecnici comunali per il controllo del ponte, con quale periodicità, quando è stato effettuato l’ultimo controllo e con quali risultati”.
Di fronte all’inedita richiesta, l’assessore ai Lavori Pubblici dell’epoca Dario Bernardi aveva replicato - fra le altre cose - che “possiamo tranquillizzare la città sullo stato di buona salute del manufatto, perché questo è il risultato dei continui monitoraggi che l'Amministrazione comunale fa, grazie anche a collaborazioni auspicate anche dall'interpellanza, ma che sono datate da molto tempo, in modo particolare quella con l'Istituto di architettura di Venezia, che danno seguito a queste verifiche”.
Circa l’andamento ondulatorio del piano stradale, per fare un altro esempio, l’assessore rispondeva che “la regolarità del piano di calpestio del ponte non c'è mai stata o per lo meno le irregolarità sono state registrate da anni e sono da considerarsi tipiche del manufatto sia per la natura del materiale di costruzione, sia per gli accadimenti cui è stato soggetto (si veda fra tutti la deformazione a seguito della Brentana, che con i lavori del 1969 non venne rettificata in toto e pertanto rappresenta quasi una cicatrice dei danni ingenti che il Ponte ha subito con l'ultima alluvione degli anni '60).”
Analoga botta e risposta due anni più tardi, con una nuova interpellanza presentata dai tre consiglieri leghisti il 15 gennaio 2014, che costatando che “il collasso della struttura si è aggravato” sollecitava “lavori urgenti sul Ponte Vecchio”. E anche allora l’assessore Bernardi rassicurava: “Abbiamo sempre affermato, senza volere prendere in giro nessuno, che non vi sono pericoli per le condizioni di sicurezza e di staticità dell'opera, anche se il bene, come in altri tempi della sua secolare esistenza, ha bisogno di una straordinaria manutenzione.”
Fin qui gli antecedenti storici, a beneficio del rinfresco della memoria.
Oggi - in vista dell’annunciato e dibattuto in intervento di restauro del Ponte e nel quarto “anniversario” della prima interpellanza del 1 marzo 2012 - la capogruppo consiliare della Lega Nord Tamara Bizzotto ha trasmesso in merito un comunicato stampa, che pubblichiamo di seguito:

COMUNICATO

Oggetto: Ponte degli Alpini.

Esattamente 4 anni fa, il primo Marzo 2012, fu discussa in Consiglio Comunale l’interpellanza/denuncia della Lega Nord, formulata dall’allora capogruppo Luciano Todaro, preoccupata per le condizioni di degrado che il Ponte degli Alpini andava via via dimostrando, non solo chiedendo lumi all’Amministrazione (che disponeva allora come oggi del consistente appoggio del Partito Democratico) ma anche prospettando possibili soluzioni.
Fu risposto dall’allora Assessorato ai Lavori Pubblici, in maniera dilatoria e minimizzante, che non vi erano imminenti pericoli e che la salute del manufatto era da considerarsi buona (interessante leggere alcuni stralci dei verbali dei consigli comunali).
Pare quasi una beffa rileggere oggi, alla luce di quanto poi emerso, talune dichiarazioni, in particolare nel 2012 la risposta dell’Assessore ai LLPP, alla nostra prima interrogazione di denuncia sullo stato del Ponte, in cui venivamo rassicurati che questo era costantemente seguito dall’Ufficio Tecnico Comunale: “possiamo tranquillizzare la città sullo stato di buona salute del manufatto perché questo è il risultato di continui monitoraggi” e ancora nel 2014 “non vi sono pericoli per le condizioni di sicurezza e staticità dell’opera”.

Bene, oggi conosciamo esattamente lo stato di criticità in cui versa il Ponte e sappiamo anche che per recuperare tutto il tempo perduto oltre che per scongiurare ulteriori pericolosi peggioramenti del prezioso manufatto, l’attuale amministrazione ha attivato una procedura di somma urgenza per l’affidamento dei lavori di ripristino e consolidamento.
Dopo quattro lunghi anni siamo ancora in attesa di vedere finalmente l’inizio vero e proprio dei lavori, seriamente preoccupati, nonostante le parole ancora una volta rassicuranti dell’assessore di turno, che come già accaduto per il bando di gara e per l’aggiudicazione ripete come un mantra “entro pochi giorni”, che la stagione primaverile ormai alle porte, con le sue piogge, pregiudichi l’inizio dei lavori nell’alveo del fiume.
Se c’è bisogno della riprova dell'incapacità delle Amministrazioni, passata ed attuale di Bassano, nel gestire la questione "Ponte degli Alpini", purtroppo questo anniversario ne dà triste conferma.
Le condizioni in cui versano la nostra Città e il patrimonio inestimabile costituito dal nostro Ponte sono sotto gli occhi di tutti.
Pressapochismo, assenza di programmazione e di progettualità futura per Bassano sono le parole d’ordine alle quali si è conformata l’Amministrazione Poletto.

Auguri caro vecchio Ponte!

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