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Alessandro Tich
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Caso Isacc: manifestazione di protesta in piazza dei sindacati prima dell’inizio del consiglio comunale. “Inaccettabile dare la colpa ai dipendenti per lo scadimento del servizio, l’amministrazione dell’ente deve cambiare completamente rotta”
Pubblicato il 01-03-2023
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Ore 18.30 di martedì 28 febbraio 2023.
Ogni tanto le date vanno ricordate e scritte per intero, visto che a Bassano del Grappa sta per iniziare un consiglio comunale che dovendo discutere e approvare l’Ordine del Giorno sulla situazione di disagio alla Casa di Riposo e sulla richiesta al CdA di Isacc (ovvero a ciò che ne resta) di rassegnare le dimissioni si rivelerà assolutamente inedito nei contenuti e politicamente clamoroso.
Ma di questo, egregi lettori, riferirò nel mio prossimo articolo, per il quale già vi consiglio di procurarvi un’ampia scorta di pop-corn.

Foto Alessandro Tich
In piazza Libertà davanti al municipio si svolge l’annunciato sit-in - che come al solito, è uno stand-up - dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil per protestare contro le scelte del CdA dell’istituto, sugli improvvisi aumenti delle rette, sulla prospettiva di privatizzazione dell’ente per la quale è stato affidato ad un legale dallo stesso CdA uno studio di fattibilità e in generale sulle condizioni di lavoro che incidono pesantemente sulla qualità dei servizio agli ospiti.
“Noi abbiamo deciso di organizzare questo presidio stasera, Cgil, Cisl e Uil confederali, insieme con le categorie che rappresentano i lavoratori e i pensionati, perché riteniamo che quello che viene posto oggi a Bassano sia un tema che ha una valenza molto grande, che riguarda sia il servizio che il lavoro - spiega a Bassanonet Giulia Miglioranza di Cgil Vicenza -. Sappiamo e siamo pienamente consapevoli del fatto che attraverso la qualità delle condizioni di lavoro, che per noi deve essere pubblico, passa anche la qualità del servizio.”
“Noi abbiamo registrato all’interno di questa struttura delle condizioni organizzative che non rendono il servizio di qualità - aggiunge Miglioranza -. Però abbiamo registrato anche tutta una serie di privatizzazioni nel servizio stesso, per cui quello che sta accadendo oggi è la goccia che fa traboccare il vaso. Perché l’amministrazione dell’ente, con la delibera di affidamento dell’incarico per la valutazione e studio di fattibilità della privatizzazione sa bene che la privatizzazione non sarà possibile ad oggi, ma di fatto alcuni elementi di privatizzazione già avvengono e la qualità del servizio sappiamo che si è ridotta.”
“Quello che noi vogliamo dire all’amministrazione dell’ente, al CdA, è che devono cambiare completamente rotta - conclude l’esponente Cgil -. E dare la colpa ai lavoratori di condizioni del servizio che non sono sufficientemente di qualità per noi non va bene. Non si può dire che le lavoratrici e il lavoratori stanno a casa in maternità o per altri legittimi motivi e quindi sono un costo improduttivo, perché per noi è inaccettabile.”
“Noi oggi siamo qua perché vogliamo che il consiglio voti e prenda consapevolezza che la privatizzazione ci trova altamente contrari - afferma Elena Tonelli, segretario generale Cisl Funzione Pubblica di Vicenza -. Abbiamo un CdA che non ha saputo gestire una struttura pubblica, che sta lavorando per una privatizzazione di un ente che è sempre stato di gestione pubblica, con un’alta qualità dei servizi che sono decaduti per una cattiva gestione di questo CdA e di questa direzione della Casa di Riposo. Non possiamo assolutamente pensare che ci sia una privatizzazione di un ente che ha funzionato sempre bene con altri CdA e altre direzioni. “
“Noi siamo molto preoccupati perché il servizio non decada - rimarca Roberto Merlo, segretario generale Uil Pensionati Vicenza -. Il servizio della Casa di Riposo deve restare pubblico perché stiamo rischiando veramente, intanto con l’aumento enorme delle rette che c’è stato e coi vuoti che ci sono nella Casa di Riposo, che la situazione sociale dei nostri pensionati che sono in casa di Riposo diventi carente e insufficiente. Questo è il motivo per cui siamo qui presenti.”
“I lavoratori chiederono di migliorare le condizioni di lavoro e soprattutto di mantenere la qualità di un servizio pubblico, perché essendo lavoratori pubblici dànno servizi pubblici - riferisce Lara Donati della Funzione Pubblica Cgil Vicenza -. E soprattutto, un’altra cosa che potrebbe succedere differenziando le varie prestazioni è che i lavoratori debbano scegliere a chi dare e a chi non dare la prestazione. Gli ospiti, per loro, nella Casa di Riposo devono essere uguali e avere le stesse identiche prestazioni.”
Prima dell’inizio dei lavori del consiglio comunale il sit-in dei sindacati riceve la visita di cortesia della presidente della IV commissione consiliare “Sociale” Lucia Fincato, la consigliera comunale che più Isacc non si può. Qualche minuto più tardi arriva anche il sindaco Elena Pavan, che esprime solidarietà ai presenti. Presenti che di lì a poco saliranno in buon numero in sala consiliare per assistere alla discussione sull’Ordine del Giorno sulla Casa di Riposo. Inizia il conto alla rovescia, tra un po’ nei confronti del CdA dell’ente partiranno razzi e petardi.
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