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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Simply Red
Spunta un nuovo semaforo in piazzale Cadorna, nella strategica direttrice viaria della città. Si aggiunge un ulteriore filtro alla fluidità del traffico in zona: urge pensare al doppio senso di circolazione in via Parolini
Pubblicato il 06-04-2021
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Oh, questa sì che è una sorpresa di Pasqua. Obnubilato dal disimpegno dei pensieri e dalle restrizioni agli spostamenti per Dpcm della due-giorni pasquale, me ne sono accorto solo oggi. La città di Bassano del Grappa ha un nuovo semaforo.
L'impianto semaforico è stato installato in piazzale Cadorna, a ridosso del Tempio Ossario e poco prima della svolta a destra per via Verci. La novità è contestuale alle modifiche della viabilità apportate in zona, con il nuovo senso di marcia corredato di nuovo ingresso (e corsia di ingresso dedicata) nel parcheggio davanti al Centro Giovanile e uscita obbligatoria dal medesimo sul lato opposto. Gioiscono i pedoni, che si trovano a disposizione un nuovo passaggio pedonale semaforico, anche se devono attendere ben 92 secondi prima che scatti per loro il verde, arco di tempo che a volte, per chi ha fretta, può sembrare interminabile.
Ma questo semaforo ha la figata dell'indicazione per i pedoni del “conto alla rovescia” dei secondi che mancano al via libera per l'attraversamento della strada, per il quale è concesso un lasso di tempo di 10 secondi (più 8 secondi di tempo supplementare con il “giallo”), non valido comunque per le qualificazioni olimpiche.

Foto Alessandro Tich
Gioiscono invece un po' meno gli automobilisti, che si ritrovano un ulteriore filtro alla fluidità della circolazione in zona. Dopo quelli di viale delle Fosse (per chi proviene da nord o da viale Venezia) o di via Parolini (per chi proviene da sud e svolta a sinistra), di via Remondini e i due di salita (ovvero discesa) Brocchi si aggiunge infatti il quinto semaforo consecutivo nel giro di poche centinaia di metri. Evvai.
Per lunga esperienza personale posso dichiarare che la direttrice viaria viale delle Fosse-via Remondini-salita Brocchi è un ambito di applicazione privilegiato della Legge di Murphy: se al tuo passaggio il semaforo deve diventare rosso, lo diventerà. Simply Red.
Al punto che quelle volte che ho incredibilmente beccato la tanto pubblicizzata “onda verde” istituita dall'amministrazione comunale, transitando in auto senza stop da viale delle Fosse a piazzale Cadorna, avrei dovuto segnarmi le date sul calendario.
Ma tant'è. I congestionamenti del traffico che si verificano regolarmente in questa parte di città nelle ore di punta sono causati anche dalle interruzioni del flusso viario ai vari semafori a distanza ravvicinata, che adesso si sono arricchiti di un impianto aggiuntivo.
Non ci possiamo fare nulla. Anzi, no: una cosa, e anche molto importante, potrebbe essere fatta. Ed è l'istituzione, annunciata da varie amministrazioni e attesa da un numero ormai imprecisato di anni, della madre di tutti i cambiamenti per la viabilità bassanese: il doppio senso di circolazione in via Parolini, che taglierebbe finalmente la testa al toro liberando una volta per tutte da buona parte del traffico il budello di salita Brocchi e vie limitrofe.
Vi immaginate poter uscire da Bassano, in direzione sud, senza dover per forza intraprendere il giro dell'oca che da salita Brocchi prosegue per viale XI Febbraio, con ulteriore semaforo “in agguato” in zona liceo Brocchi?
Negli anni che furono, l'idea di istituire il doppio senso di circolazione in via Parolini era collegata al progetto di realizzazione della parallela strada nell'attigua area del PPE Parolini (ex Piano Mar), da costruirsi a carico dei privati. Controversie legali senza fine stanno ancora rimandando l'opera stradale di iniziativa privata ma ad uso pubblico del PPE Parolini alle calende greche. È quindi quanto mai opportuno sganciarsi da tale infruttuosa prospettiva per evitare di continuare a parlare ancora di questa cosa nelle campagne elettorali amministrative del 2024 e successive. In più, a giorni partiranno finalmente i lavori di realizzazione della rotatoria di Ca' Baroncello, allo strategico incrocio con via Parolini e via Ca' Rezzonico. Un intervento che toglierà di mezzo altri semafori “infiniti” e che rappresenterebbe un decisivo elemento di fluidificazione del traffico da e verso una via Parolini a sua volta delegata al ruolo, se venisse percorsa in doppio senso, di principale strada di entrata e di uscita della città.
Leggo dalle linee programmatiche dell'amministrazione Pavan: “In merito alla viabilità l'amministrazione intende dare corso ad un aggiornamento del Piano della Mobilità Sostenibile, modificando la viabilità sulla base del sistema viario esistente e in costruzione, in modo da fluidificare e decongestionare da subito il traffico di attraversamento ed uscita della città”. Quel “da subito”, a onor del vero, non è stato concretizzato. Ma c'è ancora tempo per intervenire in tal senso.
E allora prepariamoci ad altre nuove code, negli orari di punta, nel tratto ancora obbligato tra viale delle Fosse e piazzale Cadorna, a cui il quinto semaforo nuovo di zecca darà il suo contributo in termini di attese con i motori accesi. Ma non possiamo andare avanti così. Serve dare una forte scrollata a una politica viabilistica comunale che sin dalla discussa reintroduzione del doppio senso di marcia nell'altro budello di via Tabacco appare ancora procedere per singoli interventi a spot, senza far trasparire il disegno programmatorio di una visione generale d'insieme.
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