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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Polizia bilocale
L'ex assessore alla Sicurezza e attuale consigliere di minoranza Angelo Vernillo interviene sulla politica per la Polizia locale dell'amministrazione Pavan. “Si legge, si ricorda, si riflette: Bassano sicura?”
Pubblicato il 28-11-2019
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Polizia bilocale. In servizio da una parte per Bassano e, dall'altra, per la Valbrenta sotto il mantello istituzionale dell'Unione Montana del Brenta, a sua volta destinata a trasferirsi a Bassano e ad essere rinominata Unione Montana del Bassanese.
È il Comando allargato sulla cui fattibilità amministrazione Pavan ha chiesto un parere competente, affidando allo scopo l'incarico al dott. Giovanni Scarpellini, comandante dei Consorzi di Polizia locale Ne.Vi. - Nordest Vicentino di Thiene e Alto Vicentino di Schio.
Il quale, in sostanza, dovrebbe compiere uno studio su un'ipotesi di allargamento del Comando che esiste già da quattro anni, essendo stato istituito nel 2015 dalla precedente amministrazione il Corpo intercomunale di Polizia Locale del Bassanese, che vede uniti a seguito di convenzione i vigili di Bassano del Grappa e i loro colleghi di quella che all'epoca si chiamava Unione Montana Valbrenta (per gli smemorati, leggasi: www.bassanonet.it/news/20753-corpi_comunicanti.html).
Foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet
È lo spunto di un comunicato stampa trasmesso in redazione da Angelo Vernillo, consigliere comunale capogruppo di Bassano Passione Comune nonché già assessore alla Sicurezza dell'amministrazione Poletto, che pubblichiamo di seguito:
COMUNICATO
SI LEGGE, SI RICORDA, SI RIFLETTE: BASSANO SICURA?
Si legge: “Svolta epocale” per il comando di Polizia Locale allargato all’Unione Montana grazie alla consulenza gratuita dI 6 mesi che l’amministrazione Pavan ha appena conferito al dott. Scarpellini, comandante del consorzio Ne.Vi. Di Thiene.
Si ricorda: ma il comando allargato non esiste già da almeno 4 anni? E allora dove la svolta epocale?
Si riflette: se il comando allargato esiste che bisogno c’è di una consulenza di 6 mesi per “uno studio di fattibilità”? Si trasferisca la funzione all’Unione Montana ma si doti il comando di un comandante - dirigente come è stato fino a dicembre 2018. Si faccia poi un concorso pubblico o si incarichi formalmente un vigile con le competenze già in organico o proveniente da altri comandi.
Ma gli si dia il potere ed il ruolo per agire. Altrimenti si fa un giro a vuoto di 6 mesi per poi tornare al punto di partenza.
Si legge: c’è carenza di vigili che impediscono di svolgere i servizi.
Si ricorda: come è possibile una tale moria di vigili dall’oggi al domani? Perché quel che si poteva fare e si faceva fino a poco tempo non appena si è cambiato non è più possibile?
Si riflette: ma perché non si è ri-programmato il servizio complessivo per rendere possibili alcuni servizi di qualità e così importanti promossi e realizzati in questi anni? Pattuglie serali che rispondevano al telefono ad esempio.
Si legge: il controllo di vicinato si allargherà ad altri quartieri.
Si ricorda: già attivi i quartieri San Marco, San Vito e San Michele pochi mesi prima della fine della precedente amministrazione si erano fatti avanti Quartiere Firenze e Angarano.
Si riflette: perché si è aspettato tutto questo tempo quando bastava girare la chiave e tutto era già pronto per essere messo in moto anche con questi quartieri?
Si legge: mai come in questi mesi ogni giorno le cronache raccontano di furti, aggressioni, vandalismi, risse in città.
Si ricorda: chi ora governa Bassano aveva chiesto le dimissioni di sindaco e assessore per delle scritte sui muri. Una volta addirittura per una notizia inventata di una aggressione subita. Mai in cinque anni si sono viste situazioni come quelle di questo secondo semestre del 2019.
Si riflette: se si abbassa la guardia, non si mettono per strada gli agenti di polizia locale, non si attivano le telecamere ai varchi di ingresso o non si da notizia di questo perché provenienti da “passato” amministrativo, non si comunicano le nuove dotazioni di auto e stazione mobile per gli stessi motivi, non si continua a ribadire i concetti di “sicurezza partecipata” e del controllo di vicinato, se non si portano avanti concretamente giorno per giorno i rapporti di collaborazione con le forze dell’ordine (magari senza tante foto o post sui social ma lavorando) magari a qualcuno può venire in mente che a Bassano si può.
Per cinque anni abbiamo costruito una Bassano sicura insieme. E i numeri, i fatti e anche il prefetto testimoniano questo.
Ok ha vinto il “#sicambia”, ma forse qua sarebbe meglio per tutti, andare #avanti.
Angelo Vernillo
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