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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Madre, Padre e Finco
Nicola Finco attacca i consiglieri di “Bassano per Tutti” contrari alla “Festa della Famiglia Naturale” istituita dalla Regione. Il leghista su twitter: “In che mani sei finita o mia bella città?”. E su facebook: “Siamo alla follia”
Pubblicato il 18-12-2014
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“La maggioranza sinistroide di Bassano si schiera contro la famiglia naturale. In che mani sei finita o mia bella città?”.
Così tweettò Nicola Finco, consigliere regionale della Lega Nord. Un cinguettio riferito alla presa di posizione dei consiglieri comunali bassanesi di maggioranza del gruppo “Bassano per Tutti” Mattia Bindella, Teresa Santini e Renzo Masolo in merito alla “Festa della Famiglia Naturale”, istituita poche settimane fa dalla giunta regionale del Veneto e che si terrà ogni anno in tutte le scuole venete di ogni ordine e grado in concomitanza con l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.
La delibera di giunta che sancisce la nuova ricorrenza, su proposta dell'assessore veneto all'Istruzione Elena Donazzan, deriva a sua volta dall'approvazione in Consiglio regionale di una mozione sul tema, con primo firmatario il consigliere regionale leghista Arianna Lazzarini e con l'obiettivo (Elena Donazzan dixit) di “valorizzare la famiglia naturale come pilastro della nostra società ed esprimere con un atto e un appuntamento il nostro riconoscimento di valori indiscutibili, che discendono dalle leggi millenarie della natura e che nessun atto umano può modificare”.

Nicola Finco: "I consiglieri bassanesi Bindella, Masolo e Santini hanno poco da essere indignati"
Non la pensano così, invece, Bindella, Santini e Masolo che bollano la novità arrivata da Venezia come un atto discriminatorio nei confronti di chi non vive in senso “tradizionale” i rapporti di amore, di convivenza e di crescita affettiva e come una delibera non consona alle sensibilità di “una società per tutti, in cui ogni forma di amore trova piena cittadinanza” e che in una nota congiunta hanno dichiarato quanto segue: “Condanniamo con forza e determinazione l’istituzione di una ricorrenza che riteniamo profondamente pericolosa per il messaggio di esclusione ed intolleranza di cui si fa portatrice, in particolare considerando quelli che sono stati scelti dalla Regione del Veneto come i principali destinatari dell’iniziativa in questione, i ragazzi e le ragazze delle scuole venete.”
“Come consiglieri comunali di “Bassano per Tutti” - hanno ancora affermato i tre consiglieri di maggioranza - esprimiamo la nostra indignazione per questa delibera, nella volontà di trasmettere un messaggio chiaro ai nostri cittadini e alle nostre cittadine, in particolare a tutti coloro che, a causa di una società che ancora troppo spesso tende ad escludere chi non rientra all’interno di canoni ritenuti indiscutibili, vivono una situazione di discriminazione.”
“Siamo alla follia” ha commentato al riguardo ancora Finco, questa volta su facebook. Social network a parte, sulla nuova polemica made in Bassano è giunto oggi anche un comunicato stampa ufficiale diramato dal gruppo consiliare della Lega Nord in Regione, che sottolinea: “L’invito a non rispettare la delibera di Giunta regionale relativa all’istituzione della Festa della Famiglia tradizionale, rivolto dai consiglieri di “Bassano per tutti” ai presidi delle scuole del territorio, riceve la condanna del consigliere leghista Nicola Finco, che del provvedimento istitutivo della Giornata è stato forte sostenitore in aula.”
“La Festa, prevista da delibera regionale per l’ultimo giorno utile prima della pausa natalizia - spiega ancora la nota del Carroccio -, prevede specifiche iniziative negli Istituti in base alle sensibilità dei dirigenti e degli insegnanti.”
Segue quindi, annunciata, la dichiarazione di Nicola Finco: “Si tratta di un atto votato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale, su proposta della vicecapogruppo leghista Arianna Lazzarini. Che tre consiglieri comunali di Bassano invitino le Scuole a non rispettarlo è gravissimo. Forse non hanno ben letto la mozione che ha originato la delibera di Giunta. Se l’avessero fatto, avrebbero capito che non si tratta di una Festa discriminatoria verso qualcuno, ma di una Giornata che promuove la Famiglia come la definisce la Costituzione, quella cioè formata da padre, madre e figli.”
“I consiglieri bassanesi Bindella, Masolo e Santini hanno poco da essere indignati - prosegue Finco -. La Famiglia, quella che genera e alleva i figli, è una sola. Piena libertà a chiunque di vivere la Coppia e la sessualità come più gli aggrada, ma non si può discutere sul fatto naturale che il concepimento di figli avviene solo in una Famiglia tradizionale.”
“Ad ogni modo vorrei capire - prosegue il comunicato del consigliere leghista - cosa ne pensano il sindaco Stefano Poletto (Sic, NdR) e l’amministrazione PD delle dichiarazioni dei consiglieri di ‘Bassano per tutti’ che appoggiano la sua Giunta. Se cioè il primo cittadino concordi sul disattendere una delibera di Giunta regionale che va unicamente a promuovere valori così importanti per la nostra comunità, senza discriminare nessuno.”
“Sono sempre di più - conclude Finco - le Amministrazioni “democratiche” che vietano presepi o cerimonie natalizie o la celebrazione della Famiglia tradizionale… ora si ventila questo anche per la mia città. Ma in che mani è finita Bassano?”
Una bella diatriba formato famiglia, che profuma anche di imminente campagna elettorale.
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