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Uno sviluppo da resettare

Il Movimento 5 Stelle Area Pedemontana invita gli amministratori locali a ripensare il “modello di sviluppo” rappresentato dalla SPV e dai centri commerciali. “Chiediamo alla politica dormiente uno scatto di orgoglio”

Pubblicato il 12-06-2012
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Il Movimento 5 Stelle Area Pedemontana ha trasmesso in redazione un comunicato, che riportiamo di seguito:

COMUNICATO

Lo scavo della "prima pietra" della SPV a Romano d'Ezzelino (foto Alessandro Tich)


In questo periodo abbiamo assistito a progetti discutibili riguardo al nostro territorio: gassificatori, ampliamento di centri commerciali, superstrade.
Il Movimento 5 Stelle chiede soprattutto ai sindaci del nostro comprensorio e agli amministratori regionali se queste opere realmente servano e cosa possano apportare in termini di valore aggiunto alla zona Pedemontana .
Dire che lo sviluppo passa per la costruzione e creazione di nuove infrastrutture appare un pensiero ormai vecchio come vecchia appare la logica che sta dietro a questa idea di sviluppo che indica nel territorio un mezzo da sfruttare per costruire e non qualcosa da tutelare e valorizzare.
La nostra zona ha goduto di un inarrestabile boom economico negli ultimi 30 anni nei quali sono stati costruiti capannoni, centri commerciali, case, uffici.
A Bassano ci sono circa 2.500 appartamenti vuoti e esistono già diversi centri commerciali costruiti negli ultimi anni.
La zona Pedemontana è ormai edificata per il 40-50%: un livello ormai troppo elevato e non giustificato da nessuna logica di mercato.
Invece di fermarsi, ripensare il nostro sviluppo cosa ci propone il “nuovo modello di sviluppo”? Un nuovo centro commerciale a Bassano che chiede un ampliamento da 7999 a 14.000 mq e prevede, in barba a quanto affermato mesi fa, la apertura di nuovi inutili negozi. Non doveva essere il centro commerciale Emisfero (Unicomm) il centro del mobile bassanese? Un centro commerciale inoltre vicinissimo a un altra grande struttura come Il Grifone.
Con inevitabili problemi di traffico e disagi per la popolazione.
Ma si sa il centro sorgerà dove dovrebbe passare la Superstrada Pedemontana Veneta: altra opera dannosa, inutile, costosa, illegittima, chiusa al traffico locale (è una autostrada a pagamento) e che toglierà ai cittadini bassanesi la Gasparona.
Nel tratto Breganze-Bassano infatti sul sedime della Gasparona verrà costruita la SPV.
Il Movimento 5 Stelle si chiede se veramente non sia possibile mettere in discussione questo modello di “SVILUPPO” e proporre qualcosa di completamente innovativo e al servizio del nostro territorio.
Lo chiede alla classe politica e anche alla classe imprenditoriale soprattutto a quelle organizzazioni che invocano la costruzione delle strade e delle opere pubbliche come il toccasana, la bacchetta magica che farà ripartire la economia veneta.
Ne siamo sicuri? Che cosa porteranno in termini di lavoro e valore aggiunto i nuovi centri commerciali ? Poco o niente visto che altri esercizi più piccoli verranno chiusi per la inevitabile concorrenza.
E le strade? Valsugane o Pedemontane? Cosa porteranno? Lavoro aggiuntivo per i veneti ? Lo dubitiamo visto che attualmente nei cantieri e negli uffici della SPV lavorano operai e impiegati siciliani e campani, la società che costruisce è un consorzio italo-spagnolo e addirittura il direttore dei cantieri è un geometra di Salerno.
Tutto questo porterà solo vantaggi per pochi, magari speculazioni immobiliari ma non lascerà ricchezza al nostro territorio anzi distruggerà valore: terra preziosa per la coltivazione di prodotti tipici famosi nel mondo , concorrenza per tanti piccoli esercizi commerciali già in difficoltà, aumenti di traffico per non parlare dei danni ambientali e alla salute delle persone prodotte da progetti come il gassificatore di Cassola.
Attorno alle Superstrade si addenseranno tutte queste belle cose: depositi merci, logistici, inceneritori, centri commerciali etc.

Il Movimento 5 Stelle Area Pedemontana Veneta chiede agli amministratori locali e regionali di porre un freno al proliferare di queste opere e alla continua minaccia rappresentata al nostro territorio e paesaggio e propone invece di valorizzare e tutelare le risorse di cui siamo ricchi come i prodotti DOC e DOP attraverso anche la creazione e il potenziamento dei farm market locali, incentivare il recupero del patrimonio immobiliare dei centri storici, la promozione e lo sviluppo del turismo di qualità.
Chiediamo alla politica dormiente uno scatto di orgoglio e una nuova coerente pianificazione del nostro territorio che valorizzi le nostre bellezze e blocchi la costruzione di inutili opere pubbliche e la edificazione di nuovo cemento.
Ci sembra invece che quanto proposto oggi non comporti nulla di tutto ciò se non una ulteriore perdita di valore del nostro territorio e del nostro paesaggio.
Contraddittorie ci appaiono infine le prese di posizione di certi partiti come la Lega che per bocca del sindaco di Rosà Bordignon bocciano ulteriori ampliamenti del centro commerciale Emisfero e dall'altra attraverso la vicesindaco e onorevole Lanzarin tentano di evitare che il commissario per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta decada il 31.12.2012 come previsto dal decreto legge di riordino della protezione civile cancellando di fatto la costruzione della SPV.
Una evidente contraddizione. A che tipo di sviluppo pensano i nostri amministratori per la nostra Pedemontana? Attendiamo una risposta coerente con le attuali e mutate esigenze del nostro territorio.

Francesco Celotto
Ufficio Stampa Movimento 5 Stelle Area Pedemontana (Bassano,Rosà,Cassola,Tezze,Rossano,Marostica,Cartigliano)

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